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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Caorle (VE)

Le prime opere permanenti contemporanee risalgono probabilmente al periodo del Regno Italico: carte topografiche databili alla prima Dominazione Austriaca non riportano infatti la presenza di alcuna fortificazione nel territorio1.
All'epoca del congresso di Vienna il litorale caorlese era difeso da alcuni ridotti o batterie a copertura delle bocche di porto di Santa Margherita, Falconera e Baseleghe2.
L'unico fatto d'arme a cui furono sottoposte è riconducibile alla Prima Guerra d'Indipendenza, in occasione di un bombardamento controcosta da parte del brigantino Sardo 'Daino' avvenuto nei giorni 12-13 giugno 18483.
Il sistema difensivo esistente venne abbandonato dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia. Le coste tornarono ad essere sede di postazioni di artiglieria durante la Grande Guerra, quando vennero installati quattro cannoni da 120/40 (batteria 'G. Miraglia') al fine di proteggere il litorale da incursioni Austro-Ungariche4.
Numericamente ben più consistenti furono i provvedimenti militari successivi alla proclamazione dell'armistizio nel settembre 1943. L'Organisation Todt costruì lungo il litorale e nell'immediato entroterra un rilevante numero di bunker in cemento.
Le opere ivi realizzate, se non ebbero impiego nel conflitto in corso, trovarono utilità dopo la sua conclusione in quanto utilizzate come alloggi da parte di famiglie di sfollati. Nel corso degli anni la maggior parte di esse furono demolite, sprofondate nell'arenile o inglobate nella nuova passeggiata a mare, ma alcune sono visibili ancor oggi.

In relazione al periodo bellico, si segnala (all'incirca da ovest ad est):
● (Tipologia: piazzola per cannone antinave; Località: viale Santa Margherita/viale Vespucci, nei pressi del residence Panfilo; Stato di conservazione: scomparso; Note: venuta alla luce in occasione di interventi edilizi e demolita nel 2010 in conseguenza degli stessi);
● (Tipologia: bunker; Località: lungomare Venezia, a ridosso dell'allora esistente muro frangiflutti; Stato di conservazione: demolito);
● (Tipologia: bunker; Località: via della Serenissima, a ridosso del muro frangiflutti, presso un bar; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: bunker con annessa postazione 'Rs'; Località: lungomare Petronia, a ridosso del muro frangiflutti; Stato di conservazione: demolito o inglobato nella passeggiata a mare);
● (Tipologia: bunker; Località: lungomare Petronia, presso la locale sede dell'A.N.M.I.; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: bunker-ricovero; Località: lungomare Petronia, a ridosso del muro frangiflutti; Stato di conservazione: demolito o inglobato nella passeggiata a mare);
● (Tipologia: bunker-ricovero; Località: Riva dei Bragozzi; Stato di conservazione: demolito);
● (Tipologia: bunker; Località: Riva delle Caorline/Strada Nuova; Stato di conservazione: esistente; Note: utilizzato come basamento per una stele mariana);
● (Tipologia: bunker [Regelbau 668]; Località: via Canonica/via della Sacheta, all'interno del campo sportivo parrocchiale; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: bunker-ricovero; Località: viale Pompei/salita dei Fiori, all'interno di un istituto religioso adiacente al cimitero; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: bunker-ricovero; Località: via Alberoni/via Pretoriana; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: bunker; Località: adiacente il santuario della Madonna dell'Angelo; Stato di conservazione: demolito o inglobato nella terrazza a mare).

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1 ROSSI Massimo (a cura di), Kriegskarte 1798-1805: Il Ducato di Venezia nella carta di Anton von Zach = Das Herzogtum Venedig auf der Karte Antons von Zach, Treviso/Pieve di Soligo (TV), Fondazione Benetton Studi Ricerche/Grafiche V. Bernardi, 2005, cart. nn. XV-14, XVI-14.
2 'Il Ridotto che trovasi sulla Costa a destra entrando nel Porto, serve a sua difesa [di Santa Margherita, n.d.r.] ed a quella della Spiaggia adiacente e dei Canali interni'; 'Servono per sua difesa e per quella de' canali che racchiude nel suo interno, il Ridotto che trovasi all'estremità della Costa di Baseleghe, ed una Batteria dal lato opposto sulla Punta di Caorle, i di cui fuochi si intersecano'; 'Serve di difesa alla sua Bocca [di Baseleghe, n.d.r.] un Ridotto, che vi è all'entrata della sponda destra entrando' (s.n., Il pilota pratico alla costa occidentale dell'Adriatico da Trieste al fiume Tronto ad uso de' naviganti-costieri che frequentano nell'esercizio del piccolo Cabotaggio i Porti e le Spiaggie adiacenti. Aggiuntevi, per iscorta, la Carta ridotta della stessa porzione di Golfo, ed alcune Note sul Littorale completivo la suddetta Costa Occidentale, dal Tronto al Capo Santa Maria di Leuca, Milano, Tip. Gio. Bernardoni, 1816, pagg. 23, 25, 27).
3 PINELLI Ferdinando A., Storia militare del Piemonte in continuazione di quella del Saluzzo cioè dalla pace d'Aquisgrana sino ai dì’ nostri, Vol.: 3: Epoca Terza - Dal 1831 al 1850, Torino, T. Degiorgis Libraio-Editore, 1855, pagg. 496-497.
4 LAZZARINI Furio-CLERICI Carlo Alfredo, Gli artigli del leon: La batteria Amalfi e le fortificazioni costiere di Venezia nelle due guerre mondiali = The Lion's Claws: The Amalfi Battery and Venice's Coastal Fortifications during the two World Wars, Parma, Albertelli, 1997, pag. 36. I pezzi – insieme a quelli di una batteria c.a. da 76 – vennero sgomberati nell'ottobre 1917 a seguito della rotta di Caporetto.

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