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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Piacenza

Pur non essendo parte dell'impero Asburgico, il ducato di Parma entrò a far parte del suo sistema di sicurezza a seguito di una Convenzione stipulata il 14 marzo 1822.
Gli Austriaci riconobbero l'importanza della collocazione geografica della città, al fine di garantire la libertà di movimento alle truppe operanti nel nord Italia. Il Genio militare innanzitutto si curò di sbarrare le vie di penetrazione lungo le sponde del Po – ad occidente e ad oriente – con opere a ridosso dei canali Rifiutino e Fodesta. Una ridotta era posizionata ancora più ad est, a copertura del colatore Rifiuto. La strada per Milano, sulla riva sinistra del Po, era difesa da una testa di ponte strutturata su tre (poi quattro) lunette1.
Successivamente (probabilmente in occasione delle prime due guerre d'Indipendenza), alcune opere staccate – forti e ridotte – vennero poste a copertura delle principali arterie che si diramavano dalle porte meridionali (Sant'Antonio, San Raimondo e San Lazzaro)2. Intorno alla metà dell'Ottocento, due torrioni vennero costruiti a ridosso dei bastioni Borghetto e Fodesta, prevalentemente con funzioni di controllo interno. Le polveriere erano cinque, situate oltre la cinta magistrale.
Il territorio venne considerato di rilevanza strategica anche dal nuovo governo piemontese, succeduto a quello di Maria Luigia in conseguenza della sconfitta Austriaca sancita dall'armistizio di Villafranca (8 luglio 1859).
Tra il 1860 ed il 1863 Piacenza accrebbe notevolmente il suo ruolo di campo trincerato. Nuove opere – di tipo semipermanente – integrarono lo schermo protettivo già esistente: i fortilizi di epoca austriaca più arretrati vennero collegati fra loro da un tracciato continuo terrapienato. Una seconda linea difensiva – più esterna – venne stabilita affiancando i preesistenti forti di Sant'Antonio e della Galleana (notevolmente ampliati) con altri sei, meno imponenti, ad eccezione di quello di San Lazzaro. Anche la riva sinistra del Po venne sottoposta a significativi interventi, con la realizzazione di un'opera principale, a San Rocco, e di tre minori disposte a ventaglio.
Lo spostamento del confine – appena tre anni dopo il completamento dei lavori – diminuì l'interesse per la piazza, che non venne più aggiornata. Gran parte delle strutture venne dismesso entro il primo dopoguerra3.
Gli insediamenti di Sant'Antonio e San Lazzaro, adibiti a depositi munizioni o a stabilimenti militari, vennero mantenuti attivi. Il primo subì danni gravissimi a causa della deflagrazione degli esplosivi ivi presenti4.

Sinteticamente, le fortificazioni permanenti della piazza di Piacenza sono (in senso antiorario, procedendo per cerchi concentrici):
Cinta magistrale (Anno di costruzione: 1528-1546; Tipologia: mura di cinta a linea bastionata, strutturata su nove bastioni, quattro piattaforme e tredici cavalieri; Lunghezza: 6,3km ca.; Configurazione (1546, in senso orario): porta di Sant'Antonio (o di Strada Levata), bastione Sant'Antonio, cavaliere, bastione Campagna, cavaliere, bastione Borghetto, porta Borghetto, cavaliere, bastione San Sisto, cavaliere, porta Fodesta, bastione Fodesta, cavaliere, piattaforma Sant'Ambrogio, cavaliere, bastione Torricella (o San Lazzaro), porta San Lazzaro, cavaliere, piattaforma San Salvatore, bastione Corneliana, cavaliere, piattaforma Santa Caterina, cavaliere, bastione Sant'Antonino (poi Sant'Agostino), cavaliere, porta San Paolo (poi San Raimondo), piattaforma Beverora (poi San Raimondo), cavaliere, bastione San Benedetto, cavaliere; Stato di conservazione: parzialmente esistente (nel tempo sono stati demoliti i bastioni Sant'Antonio, Fodesta, San Lazzaro e le piattaforme Sant'Ambrogio e San Salvatore); Note: il bastione Borghetto venne utilizzato come sede di armi contraeree);
Castello (Anno di costruzione: 1547-1553 ca.; Tipologia: opera appartenente al sistema bastionato, a tracciato pentagonale; Configurazione (in senso orario): bastioni San Giovanni, San Benedetto, San Giacomo, Farnese, del Duca; Località: viale Malta; Coord.: 45.050011,9.679629; Stato di conservazione: parzialmente esistente; Proprietà: Demanio militare; Uso attuale: arsenale (polo di Mantenimento Pesante Nord); Note: la cittadella venne costruita inglobando il bastione di San Benedetto e due cavalieri facenti parte delle mura di cinta. I due bastioni rivolti vero l'interno vennero demoliti nel 1848, durante il Governo provvisorio);
Torrione Fodesta (Anno di costruzione: 1851; Tipologia: torre casamattata a pianta semicircolare; Località: viale Sant'Ambrogio; Coord.: 45.056391,9.702245; Stato di conservazione: esistente);
Torrione Borghetto (Anno di costruzione: 1850; Tipologia: torre casamattata a pianta semiovale; Località: piazzale Porta Borghetto; Coord.: 45.058943,9.688185; Stato di conservazione: esistente);
Lunetta Paveri (Anno di costruzione: post 1822/ante 1853; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: adiacenze via del Pontiere; Coord.: 4545.066136,9.686935; Stato di conservazione: scomparsa);
Bastioni di Campagna Po (Anno di costruzione: post 1822/ante 1853; Tipologia: opera a linea bastionata; Località: adiacenze via Trebbia/via del Pontiere; Coord.: 45.060306,9.681942; Stato di conservazione: tracce);
Lunetta di Po (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Località: adiacenze via Bixio; Coord.: 45.055826,9.709847; Stato di conservazione: scomparsa);
Ridotta Camposanto (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: adiacenze via Trebbia/via Dorba; Coord.: 45.061135,9.670594; Stato di conservazione: scomparsa; Note: rimodernata negli anni 1860-1863 ca.);
Ridotta Rafalda (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: via Stradella/strada della Raffalda; Coord.: 45.046643,9.668037; Stato di conservazione: scomparsa);
Bastione fra Rafalda e lunetta Montecucco (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Località: adiacenze via Cella; Stato di conservazione: scomparso);
Ridotta Montecucco (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: via Cella/via Vittorio Veneto; Coord.: 45.042068,9.679055; Stato di conservazione: scomparsa);
Ridotta della Roda (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: adiacenze via Boselli/via Bagarotti; Coord.: 45.034798,9.696288; Stato di conservazione: scomparsa);
Lunetta San Giuseppe (Anno di costruzione: 1860-1863; Località: adiacenze via Boselli/via Rigolli/via Bubba; Coord.: 45.035725,9.702052; Stato di conservazione: scomparsa);
Ridotta della Fornace (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: adiacenze via Beati; Stato di conservazione: scomparsa);
Batteria San Giorgio (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Località: adiacenze via Millo; Stato di conservazione: scomparsa);
Forte Austriaco di San Lazzaro (Anno di costruzione: post 1822/ante 1853; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Perimetro protetto da caponiere; Località: SS9 via Colombo; Coord.: 45.042205,9.714683; Stato di conservazione: scomparso);
Lunetta della Ferrovia (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Località: adiacenze via Ongina; Stato di conservazione: scomparsa);
Lunetta (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Località: adiacenze via del Capitolo; Stato di conservazione: scomparsa);
Lunetta (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Località: adiacenze autostrada A21; Coord.: 45.055133, 9.724667; Stato di conservazione: scomparsa);
Lunetta (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Località: adiacenze via della Finarda; Coord.: 45.057567,9.723739; Stato di conservazione: scomparsa);
Ridotta Maruffi (Anno di costruzione: post 1822/ante 1853; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: adiacenze via della Finarda; Coord.: 45.056433,9.720518; Stato di conservazione: scomparsa);
Lunetta Malcantone (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859; Località: adiacenze via della Finarda; Stato di conservazione: scomparsa);
Lunette San Rocco di seconda linea (Numero manufatti: quattro; Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Comune: San Rocco al Porto; Coord.: 45.065891,9.711218; Stato di conservazione: scomparse; Note: Un dispositivo analogo – in posizione lievemente dissimile – era stato realizzato dal Genio Austriaco prima del 18535);
Opera a corona di Sant'Antonio (Anno di costruzione: post 1822/ante 1853; Tipologia (1859): opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale; Tipologia (1863): opera a corona, con forte originario disposto sulla linea capitale; Località: SP10 via Emilia Pavese; Coord.: 45.054645,9.662477; Stato di conservazione: scomparsa; Note: area adibita nel Novecento a depositi e stabilimenti militari);
Lunetta Malchioda (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: strada Malchioda; Coord.: 45.038934,9.665047; Stato di conservazione: scomparsa);
Opera a corona della Galleana (Anno di costruzione: post 1822/ante 1853; Tipologia (1859): opera permanente a tracciato ottagonale simmetrico. Perimetro protetto da caponiere; Tipologia (1863): opera a corona, con forte originario disposto sulla linea capitale; Località: via Manfredi; Coord.: 45.030760,9.682994; Stato di conservazione: parzialmente esistente; Proprietà: Comune di Piacenza; Uso attuale: parco pubblico; Modalità di accesso: visitabile);
Forte San Giuseppe (Anno di costruzione: 1860-1863; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: adiacenze via Bubba/strada alla Madonnina; Coord.: 45.028064,9.703491; Stato di conservazione: scomparso);
Forte del Molino (Anno di costruzione: 1860-1863; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: SP6 strada Farnesiana; Coord.: 45.032870 9.712130; Stato di conservazione: scomparso);
Opera a corona di San Lazzaro (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: fortificazione a linea bastionata con opere addizionali esterne. Ali a linee spezzate che si congiungono ai retrostanti forte austriaco e cimitero; Configurazione: quattro bastioni e tre lunette (mezzelune Emilia, della Ferrovia, Anselma); Località: adiacenze SS9 via Emilia Parmense/strada delle Novate/strada Anselma; Coord.: 45.034820,9.727575; Stato di conservazione: scomparso);
Forte Orsino (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Località: adiacenze via Portapuglia/strada dei Dossarelli; Coord.: 45.052456,9.729222; Stato di conservazione: scomparso);
Forte Borgoforte (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: opera con tracciato a corno; Località: adiacenze via della Finarda/strada Borgoforte; Coord.: 45.058920,9.733165; Stato di conservazione: scomparso);
Ridotta (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859 ca.; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Comune: San Rocco al Porto; Località: adiacenze riva fiume Po; Stato di conservazione: scomparsa);
Forte San Sisto (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Comune: San Rocco al Porto; Coord.: 45.074065,9.723210; Stato di conservazione: scomparso);
Ridotta (Anno di costruzione: post 1853/ante 1859 ca.; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Comune: San Rocco al Porto; Località: adiacenze linea ferroviaria; Coord.: 45.072428,9.715465; Stato di conservazione: scomparsa);
Forte della Ferrovia (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: opera a tracciato poligonale; Comune: San Rocco al Porto; Località: adiacenze linea ferroviaria; Coord.: 45.077431,9.717108; Stato di conservazione: scomparso);
Opera a corona di San Rocco (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: fortificazione a linea bastionata con opere addizionali esterne; Configurazione: sei bastioni e quattro lunette; Comune: San Rocco al Porto; Località: adiacenze via Martiri della Libertà/via Gramsci; Coord.: 45.083608,9.690096; Stato di conservazione: tracce);
Forte Quercia (Anno di costruzione: 1860-1863 ca.; Tipologia: opera a tracciato esagonale; Comune: San Rocco al Porto; Coord.: 45.078025,9.682682; Stato di conservazione: scomparso).

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1 Cfr: 'Pianta della città di Piacenza', 1833 (in: POLI Valeria, La storia urbana di Piacenza: Il sistema fortificato, Piacenza, Edizioni L.I.R., 2016, pag.156) e 'Plan von Piacenza', s.d. (in: SIBONI Armando, Le fortificazioni austriache esterne alle mura e le fortezze dette 'torrioni' nella città di Piacenza, Piacenza, Banca di Piacenza, 1988, pag.32).
2 Cfr: 'Situations-Plan der Festung Piacenza sammt Umgebung', 1853 (in: SIBONI Armando, Op. cit., pag.29).
3 R.D. 05 Febbraio 1903 n.46 ('Le seguenti opere della piazza di Piacenza, sulla destra del Po: Cinta murata, fronti bastionati di S. Lazzaro e di Campagna, lunetta Paveri e le linee a denti di sega che collegano l'opera di S. Lazzaro col trinceramento di seconda linea: sulla sinistra del Po: le quattro lunette di seconda linea: sono radiate dal novero delle fortificazioni della Stato […]'), R.D. 19 Settembre 1920, n.1632 ('Che radia dal novero delle fortificazioni dello Stato le opere fortificate della piazza di Piacenza e abolisce le servitù militari attorno a dette opere, eccettuato per alcune di esse'), R.D.L. 18 Novembre 1923, n.2801 ('Concessione in enfiteusi al comune di Piacenza di stabili demaniali') e Legge 16 Luglio 1925 n.1322 ('Cessione gratuita di beni demaniali al comune di Piacenza').
4 A partire dal 1906, parte dell'area era occupata dal Laboratorio Alti Esplosivi, destinato al caricamento dei proiettili. Comunemente noto come 'Pertite', fu teatro di ben due tragiche esplosioni. La prima (27 settembre 1928) provocò tredici vittime, la seconda (8 agosto 1940) quarantasette.
5 Cfr: 'Situations-Plan der Festung Piacenza sammt Umgebung', 1853 (in: SIBONI Armando, Op. cit., pag.29), 'Progetto del campo trincerato di Piacenza, 14 agosto 1860' (in: FARA Amelio, Luigi Federico Menabrea (1809-1896): Scienza, ingegneria e architettura militare dal Regno di Sardegna al Regno d'Italia, Firenze, Olschki, 2011, fig.IX), 'Progetto definitivo del campo trincerato di Piacenza, 5 luglio 1861' (FARA Amelio, Op. cit., fig.54).

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