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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Brienno (CO)

Il sistema difensivo approntato lungo l'Occupazione Avanzata Frontiera Nord – oltre a trinceramenti, ricoveri e postazioni per artiglieria o armi automatiche – si articolò anche sulla predisposizione di opere atte ad ostacolare passivamente l'avanzata di eventuali forze ostili provenienti dal confine elvetico.
Nel versante sud-occidentale del lago di Como, lungo la via Regina, vennero individuate due posizioni favorevoli allo scopo: a Brienno e a Colonno1. Si trattava di manufatti notevoli scavati nella roccia, conosciuti come gallerie di mina, atti a rendere inagibili i tunnel viari. Solo il primo è sopravvissuto al XX Secolo.
E' situato presso lo sperone roccioso del 'Puncétt' ed è strutturato su due distinte gallerie adiacenti. La prima – composta da un unico locale – ospitava il gruppo generatore; la seconda aveva una pianta a linee spezzate da cui partivano le diramazioni per il magazzino/ricovero, le due polveriere (per esplosivi e inneschi) e i sei pozzi di mina.
La galleria principale si estendeva in asse sopra quella stradale, con i pozzi (profondi 9m. ca.) disposti all'incirca 'a lisca di pesce'. In caso di necessità le cariche sarebbero state calate nei pozzi e quindi fatte brillare causando il crollo della roccia con conseguente inagibilità dell'opera viaria. Per convogliare la forza d'urto verso il basso, i pozzi sarebbero stati 'intasati' con l'acqua proveniente dalle cisterne2.
Il manufatto – terminato nel 1917 – si presenta attualmente in ottime condizioni ed è occasionalmente visitabile a cura del gruppo A.N.A. di Brienno.

Sinteticamente:
● (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: galleria di mina; Località: Puncétt, via Regina; Altitudine: 225m; Lungh. 40m ca.; Coord.: 45.914806, 9.132000; Stato di conservazione: ottimo; Modalità di accesso: visitabile; Note: strutturato su una sala macchine, un magazzino/ricovero, due polveriere, sei pozzi di mina e tre cisterne);

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1 Un terzo punto di interruzione venne predisposto nell'entroterra di Argegno (fra Dizzasco e Muronico), allo sbocco della Valle Intelvi. Cfr: VIVIANI Ambrogio - CORBELLA Roberto, La Linea Cadorna: Val d’Ossola - Lago Maggiore - Val d’Intelvi - Lago di Como - Valtellina, Azzate, Macchione Editore, 2001, pag. 67.
2 Le cisterne erano alimentate con acqua sorgiva o d'infiltrazione, per cui non venne previsto un pozzo di captazione dalle acque del lago. Per approfondimenti, cfr: BREDA Maria Antonietta - FUMAGALLI Sara - PADOVAN Gianluca, Opere di mina: La galleria di demolizione di Brienno (Como), in: BREDA Maria Antonietta (a cura di), Luoghi e architetture della Grande Guerra in Europa. I sistemi difensivi dalle teorizzazioni di Karl von Clausewitz alla realtà della Prima Guerra Mondiale. Atti del I Congresso Internazionale 'Conoscenza e Valorizzazione delle opere militari moderne'. Milano 16-17 novembre 2011, Oxford, British Archaeological Reports, 2012, pagg. 81-104; TROTTI Antonio, I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l'Età Moderna e la Grande Guerra, Milano-Temù, Regione Lombardia - Museo della Guerra Bianca in Adamello, Vol. 2: Le grandi opere in caverna della Frontiera Nord, 2011, pagg. 193-209.

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