Nel 1915 la difesa dell'Alto Lario contro un ipotetico invasore proveniente dalla val Chiavenna e dall'alta Valtellina, era affidata essenzialmente al fuoco di sbarramento proveniente dai Montecchi di Colico (forte Montecchio e forte Fuentes) 1. Le esperienze belliche delle prime settimane di guerra mostrarono i limiti delle batterie corazzate tipo Rocchi e obbligarono il Comando Supremo a riconsiderare l'intero impianto difensivo. Vennero creati nuovi appostamenti di artiglieria campale, ma in posizione più arretrata, prevalentemente all'altezza del monte Legnoncino. Le batterie, organizzate nel Raggruppamento XII (settore Mera-Adda, sottosettore Bellano-Dervio della O.A.F.N.), avevano il compito di battere il pian di Spagna e la sponda nord-occidentale del lago di Como, fra Dongo e Gravedona. Unica eccezione era la batteria presso il castello di Vezio, che avrebbe avuto come obiettivo lo sbocco della val Menaggio2. I dati di tiro sarebbero stati forniti dagli osservatori n.LIV a Bellagio (303m), n.LV al castello di Vezio (360m), n.LVI a Roccolo Barelli (680m), n.LVII a Roccolo Artesso (1.229m), n.LVIII a monte Legnoncino (1.688m) e n.LIX a Roccoli Lorla (1.466m). Una estesa rete di viabilità militare, iniziata già nell'anteguerra, avrebbe facilitato gli sforzi logistici3. Le artiglierie sarebbero state protette da un sistema di opere campali disposto lungo la linea di cresta che da Corenno Plinio saliva ai monti Legnoncino e Legnone4. Nel dopoguerra iniziò il lento decadimento delle condizioni degli apprestamenti difensivi. Recentemente – grazie a fondi pubblici relativi al progetto 'For.Ti-Linea Cadorna' (programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007-2013) – alcune opere sono state parzialmente rupristinate e vi sono stati posizionati cartelli esplicativi.
Sinteticamente, le postazioni di artiglieria del Raggruppamento XII sono: ● Appostamento n.108 (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: postazione di artiglieria campale, con armamento principale in caverna; Armamento (previsto): quattro cannoni da 149A; Gruppo: n.XLII Comune: Varenna; Località: castello di Vezio; Altitudine: 359m; Proprietà: privata); ● Appostamento n.108bis (Tipologia: pilastrino4 di artiglieria campale; Armamento (previsto): mortai da 210; Gruppo: n.XLIILocalità: villa Lavizzari; Altitudine: 239m); ● Appostamento n.108ter (Tipologia: pilastrino di artiglieria campale; Armamento (previsto): cannoni da 149A; Gruppo: n.XLIILocalità: villa Giulia; Altitudine: 291m); ● Appostamento n.109bis (Tipologia: pilastrino di artiglieria campale; Armamento (previsto): cannoni da 149A; Gruppo: n.XLIII; Comune: Dervio; Località: castello di Dervio; Altitudine: 326m); ● Appostamento n.109 (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: postazione di artiglieria campale, con armamento principale a cielo aperto; Armamento (previsto): cannoni da 149A; Gruppo: n.XLIII; Comune: Sueglio; Località: Loco Tocco; Altitudine: 996m); ● Appostamento n.110 (Anno di costruzione: 1917 ca.; Tipologia: postazione di artiglieria campale, con armamento principale in caverna; Armamento (previsto): quattro cannoni da 149A + due cannoni di p.c.; Gruppo: n.XLIII; Comune: Sueglio; Località: Loco Tocco; Altitudine: 1025m; Proprietà: privata; Modalità di accesso: non visitabile; Note: opera con due gallerie di ingresso principali. Un terzo cunicolo conduce ad una postazione di artiglieria per cannone di p.c. e ad un posto d'osservazione. Strutturata su sei piazzole, un magazzino/ricovero e una polveriera); ● Appostamento n.111 (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: postazione di artiglieria campale, con armamento principale in piazzole blindate; Armamento (previsto): sei mortai da 210; Gruppo: n.XLIII; Comune: Sueglio; Località: lago di Artesso; Altitudine: 1214m; Coord.: 46.097583, 9.342278; Stato di conservazione: buono; Modalità di accesso: visitabile; Note: strutturato su piazzole collegate a due a due da un camminamento sotterraneo che dà accesso ad uno o due vani (attualmente solo un camminamento è parzialmente agibile). Trinceramenti a protezione della batteria. Osservatorio all'inizio della mulattiera per Roccoli Lorla, nelle adiacenze di un edificio).
Sinteticamente, le altre fortificazioni principali sono (all'incirca da ovest ad est): ● (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: trinceramento; Comune: Dervio; Località: Sasso di Corenno; Altitudine: 350-470m; Stato di conservazione: buono; Modalità di accesso: visitabile; Note: complesso di postazioni sparse a cielo aperto per mitragliatrici, disposte su più livelli. Postazione (all'epoca) blindata per fucilieri. Presente basamento della teleferica che scendeva a Corenno Plinio. Più in quota, ulteriori postazioni a cielo aperto per fucilieri, almeno due ricoveri in caverna ed una postazione doppia in caverna per mitragliatrici). ● (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: caserma blindata; Comune: Valvarrone; Località: Paùl di Vestreno; Altitudine: 654m; Coord.: 46.089889, 9.319750; Stato di conservazione: discreto, crollato parte del vano principale; Modalità di accesso: visitabile; Note: struttura destinata ad alloggiare cento-centocinquanta soldati. Copertura in calcetruzzo armato. Fronte d'attacco protetto da un terrapieno. Presente un cunicolo (attualmente non agibile) che portava ad una postazione in caverna per mitragliatrici. Nelle adiacenze, trinceramenti, ricovero in caverna e postazione blindata). ● (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: opera in caverna; Comune: Valvarrone; Località: Cròs di Vestreno; Altitudine: 670m; Coord.: 46.091167, 9.321389; Stato di conservazione: buono; Modalità di accesso: visitabile; Note: camminamento che conduce ad una struttura ospitante una postazione singola per mitragliatrice e tre osservatori, fra loro adiacenti). ● (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: caserma blindata; Comune: Sueglio; Località: Duello; Stato di conservazione: buono; Modalità di accesso: visitabile; Note: struttura destinata ad alloggiare cento-centocinquanta soldati. Copertura in calcetruzzo armato. Fronte d'attacco protetto da un terrapieno. Presente un cunicolo (attualmente non agibile) che portava ad una postazione in caverna per mitragliatrici. Trinceramenti a protezione della struttura. Non distante, poco sotto il Roccolo Gabiolo, appostamenti d'artiglieria). ● (Anno di costruzione: 1916 ca.; Tipologia: casermetta; Comune: Sueglio; Altitudine: 1309m; Coord.: 46.095806, 9.347028; Note: incendiato in epoca post-armistiziale per impedirne l'utilizzo da parte dei partigiani. Fu ricostruito nel secondo dopoguerra, e inaugurato nel 1952 come rifugio Bellano). ● (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: trinceramento; Comune: Sueglio; Località: sentiero Roccolo di Artesso - Roccoli Lorla; Stato di conservazione: buono; Note: trincee a valle della mulattiera, integrate da postazioni a cielo aperto per mitragliatrici. Presenti ricoveri in caverna. A Ca' Crosìn, opera in caverna strutturata su un osservatorio ed una postazione singola per mitragliatrice). ● (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: trinceramento; Comune: Valvarrone; Località: Lorla est; Stato di conservazione: buono; Modalità di accesso: visitabile; Note: complesso di camminamenti e trincee, integrate da postazioni per mitragliatrici. Presente un osservatorio blindato). ● Osservatorio n.LVIII (Anno di costruzione: 1916-1917 ca.; Tipologia: opera in caverna; Armamento (previsto): due cannoni di piccolo calibro; Comune: Sueglio; Località: monte Legnoncino, San Sfirio; Altitudine: 1.688m; Coord.: 46.092167, 9.357111; Stato di conservazione: buono; Note: struttura ospitante un osservatorio e due postazioni di artiglieria).
_________________________ 1 Il primo, sito sul Montecchio nord, era un'opera recentissima mentre il secondo, sito sul Montecchio omonimo (o Monteggiolo) risaliva al Seicento, tuttavia vi era stato previsto il posizionamento di una batteria di cannoni da 149G. 2 Il posizionamento di una batteria da 75mm era già stato previsto nell'anteguerra: 'Questo comando (foglio 1980 del 26-7-912) […] aderisce pure alla proposta di occupare con una batteria da 75A la poszione che trovasi in immediata vicinanza dei ruderi del castello di Vezio', citato in: BREDA Maria Antonietta - FUMAGALLI Sara - PADOVAN Gianluca, Opere di mina: La galleria di demolizione di Brienno (Como), in: BREDA Maria Antonietta (a cura di), Luoghi e architetture della Grande Guerra in Europa. I sistemi difensivi dalle teorizzazioni di Karl von Clausewitz alla realtà della Prima Guerra Mondiale. Atti del I Congresso Internazionale 'Conoscenza e Valorizzazione delle opere militari moderne'. Milano 16-17 novembre 2011, Oxford, British Archaeological Reports, 2012, pag. 88. Tuttavia nel 1915 non esisteva ancora una 'specifica sistemazione', in: BIAGINI Antonello - REICHEL Daniel , Italia e Svizzera durante la Triplice Alleanza. Politica militare e politica estera, Roma, USSME, 1991, pag. 85. 3 E' di origine militare la strada che ancora oggi collega Dervio con Vestreno, Introzzo, Tremenico, Avano, Pagnona e Premana. Lungo il percorso vennero costruiti tre ponti modulari in acciaio sui torrenti Fosasco (ai Molini di Tremenico), Vaniga (a ponente di Avano) e Verroncello (a Giabi di Pagnona), tuttora esistenti. Da essa si diramava il collegamento per Vestreno, Sueglio, Loco Tocco, monte Letèe, Subiale e monte Lavadèe. A cui 'presto si aggiunsero la continuazione Lavadè-Roccoli Lorla-San Sphirio, la tratta Letè-Artesso, il raccordo Tremenico-Subiale e la […] strada […] che da Gallino (tra Avano e Pagnona) con 44 tornanti sale al Passo del Legnone per poi aggirarne la vetta e scendere sul versante valtellinese fino all'ardito osservatorio dell'Alpe Scoggione', in: TROTTI Antonio, Alla scoperta della Frontiera Nord: Otto spunti di turismo storico-militare tra Varese, Como, Lecco, Sondrio e Canton Ticino, Milano-Temù, Regione Lombardia - Museo della Guerra Bianca in Adamello, 2013, pag. 83. 4 Per approfondimenti, cfr: TROTTI Antonio, La frontiera Nord in Valvarrone: alla scoperta dei manufatti storico-militari e di altre bellezze del territorio, Barzio, Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino, Riviera, 2013; TROTTI Antonio, I sistemi difensivi e le grandi opere fortificate in Lombardia tra l'Età Moderna e la Grande Guerra, Milano-Temù, Regione Lombardia - Museo della Guerra Bianca in Adamello, Vol. 2: Le grandi opere in caverna della Frontiera Nord, 2011, pagg. 211-223; VIVIANI Ambrogio - CORBELLA Roberto, La Linea Cadorna: Val d’Ossola - Lago Maggiore - Val d’Intelvi - Lago di Como - Valtellina, Azzate, Macchione Editore, 2001, pagg. 69-75. 4 Con pilastrino si intende la semplice individuazione del sito. |