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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Riva del Garda (TN)

L'Impero Austriaco avviò la realizzazione di un dispositivo difensivo permanente in conseguenza dell'esito della II Guerra d'Indipendenza, che – con l'armistizio di Villafranca e la successiva pace di Zurigo – aveva stabilito la cessione della Lombardia al Regno Sardo. Nei primi anni '60 vennero così edificate tre opere: Forte 'San Nicolò', Südbatterie e Forte 'Sant'Alessandro' (o Nordbatterie) che sfruttavano la conformazione del Monte Brione (il piccolo rilievo che separa la piana di Riva da quella di Torbole) per controllare la strada costiera che unisce i due paesi e il settore verso Nago e Arco. Questa prima linea difensiva venne via via rafforzata con la costruzione di nuove fortificazioni. Sul Monte Brione vennero quindi realizzati la Batteria 'di Mezzo' (Mittel-Batterie, 1885/1888) e il modernissimo Forte 'Garda' (1904/07), oltre a vari depositi, camminamenti e postazioni di artiglieria che fecero del monte un vero e proprio campo trincerato.
Negli anni immediatamente precedenti lo scoppio della Prima Guerra Mondiale si provvide inoltre a proteggere anche i rilievi montuosi immediatamente ad ovest del lago. Lungo la strada per la val di Ledro venne realizzato la Tagliata del Ponale: un imponente sistema fortificato su più livelli scavato nella roccia, costituito da gallerie, osservatori, postazioni per artiglieria e armi automatiche. Più internamente, sopra le Zete del Ponale, venne eretto il cosiddetto 'Defensionmauer', uno sbarramento difeso da postazioni di fucilieri ed armi automatiche. A livello del lago la difesa era affidata alla Batteria Bellavista mentre, in posizione più arretrata, c'era l'imponente Forte 'Tombio' (1908/1912), localizzato sul monte omonimo.
Con l'entrata in guerra dell'Italia a fianco dell'Intesa, si provvide a posizionare alcune batterie sul lungolago.
Alle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale risalgono invece alcune opere in cemento visibili ancor oggi sul lungolago. Ricoveri e postazioni in roccia per armi automatiche vennero ricavati lungo il versante orientale del monte Brione. Tali realizzazioni – integrate da alcune fortificazioni di origine austro-ungarica – rientravano nella linea difensiva denominata 'Voralpenstellung' (o 'Blaue Linie').
L'Organisation Todt realizzò anche due ricoveri sotterranei in cemento: uno in viale Nino Pernici e l'altro nel parco dell'Albergo Lido, per una capienza di circa trecento persone ciascuno. Del primo è ancora visibile un ingresso, ora nel parcheggio di un condominio sito in via Damiano Chiesa. Il secondo venne demolito alla fine degli anni Sessanta in occasione della costruzione del Palazzo dei Congressi.
Per quanto riguarda la protezione antiaerea della popolazione civile, non ci si poté affidare al solo adattamento degli scantinati, in quanto molti edifici ne erano del tutto privi. Entro l'estate 1943 vennero approntati tre ricoveri pubblici anticrollo: uno presso un palazzo privato in via Maffei e i rimanenti presso gli istituti scolastici 'A. Maffei' e 'D. Chiesa'. Inoltre venne adattata una ex galleria risalente alla Grande Guerra sita nelle adiacenze di via Monte Oro/via del Faggio, alle pendici del Monte Rocchetta. L'aggravarsi dell'offensiva aerea Alleata – che aveva toccato anche il Trentino – rese necessaria la predisposizione di difese più adeguate. A fine maggio 1944 iniziarono i lavori per la realizzazione di un grande ricovero antiaereo pubblico in caverna. Aperto ufficialmente in ottobre, aveva una capienza di circa tremila persone. Vi si può accedere da via Usignolo (l'altro ingresso venne abbattuto durante i lavori di costruzione di via Circonvallazione). Esisteva anche un piccolo rifugio industriale presso la centrale elettrica, che poteva contenere circa ottanta persone.

Sinteticamente, i forti e le batterie (ancora esistenti o scomparsi) costruiti a Riva del Garda sono (da ovest a est):
Forte 'Tombio' (Werk Tombio) (Anno di costruzione: 1908/12; Armamento: 4 obici da 10cm M.9 installati in cupole singoli girevoli + tre cannoni a tiro rapido; Località: Monte Tombio; Stato di conservazione: ruderi, Proprietà: privata; Uso attuale: non utilizzato; Modalità di accesso: non visitabile; Note: forte di quarta generazione composto da un corpo principale e da due annessi: 'Linkern Annex' e 'Rechter Annex', quest'ultimo chiamato anche 'Piccolo Tombio');
'Defensionmauer' (Anno di costruzione: 1912/15; Armamento: 2 mitragliatrici; Località: Zete del Ponale; Uso attuale: non utilizzato);
'Tagliata del Ponale' (Strassensperre Ponale) (Anno di costruzione: 1913/1914; Armamento: 2 cannoni da 9cm M.75/4; Località: terza (ex seconda) galleria della vecchia strada per la val di Ledro; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: non utilizzato; Modalità di accesso: non visitabile; Note: forte di quinta generazione, le opere esterne – di epoca precedente – nel loro complesso vennero chiamate 'Forte Teodosio'. Radiata con R.D. 12 Agosto 1927 n.1882);
Batteria 'Bellavista' o ‘della Madonnina' (Strandbatterie Bellavista) (Anno di costruzione: 1913/1914; Armamento: 4 cannoni da 9cm; Località: lungolago all'altezza del monte Sperone; Proprietà: privata; Uso attuale: residenza alberghiera; Modalità di accesso: non visitabile);
Batteria 'Lido' (Lido-batterie) (Anno di costituzione: 1915/16 ca.; Armamento: 2 cannoni da 9cm M.75/96; Località: Parco Miralago; Stato di conservazione: una piazzola in buone condizioni, della seconda sopravvive solo parte del muro di protezione trasformato in edicola religiosa; Proprietà: comunale; Uso attuale: parco pubblico; Modalità di accesso: visitabile);
See-batterie o Seevilla-batterie (Anno di costituzione: 1915/16 ca.; Armamento: 2 cannoni da 12cm M.61; Località: Spiaggia dei Pini; Stato di conservazione: scomparsa);
Forte 'San Nicolò' (Werk San Nicolò) (Anno di costruzione: 1860/62; Armamento: 4 cannoni da 15cm M.61 in barbetta; Località: San Nicolò; Stato di conservazione: ottimo; Uso attuale: sede di uffici e magazzini; Modalità di accesso: non visitabile; Note: forte di prima generazione, rimodernato nel 1911/13 tramite la costruzione di un corpo annesso in calcestruzzo, armato con 6 (poi 2) cannoni da 9cm M.75/4 ed ora scomparso);
Batteria 'San Nicolò' (Strandbatterie San Nicolò) (Anno di costruzione: 1911/13; Armamento: 6 (poi 2) cannoni da 9cm M.75/4; Località: San Nicolò; Stato di conservazione: scomparsa);
Batteria 'Roccia' (Fels-batterie o Favancourt-batterie) (Armamento: 2 cannoni da 9cm M.75/4; Località: Monte Brione; Stato di conservazione: buono; Proprietà: demanio militare; Modalità di accesso: non visitabile);
Batteria 'Mortai' (Süd-Batterie) (Anno di costruzione: 1862 ca.; Armamento: 4 mortai da 15cm M.80; Armamento IGM: non armato; Località: Monte Brione; Stato di conservazione: ruderi; Uso attuale: non utilizzato; Note: forte di seconda generazione, durante la Prima Guerra Mondiale venne probabilmente adibita a magazzino);
Forte 'Garda' (Werk Garda) (Anno di costruzione: 1904/07; Armamento: 4 obici da 10cm M.99B installati in cupole singoli girevoli + 2 cannoni da 8cm M.5 a tiro rapido in postazione corazzata con feritoia minima; Località: Monte Brione; Uso attuale: non utilizzato; Modalità di accesso: non visitabile; Note: forte di quarta generazione);
Batteria 'Mortai II' (Haubitzanschlussbatterie, Garda Gruppe) (Armamento: 4 obici da 15cm M.99/4; Località: Monte Brione; Uso attuale: non utilizzato; Modalità di accesso: visitabile);
Batteria 'di Mezzo' (Mittel-Batterie) (Anno di costruzione: 1885/1888; Armamento: 4 cannoni da 12cm M.96 in postazione corazzata con feritoia minima; Località: Monte Brione; Stato di conservazione: discreto; Uso attuale: non utilizzato; Modalità di accesso: non visitabile; Note: forte di terza generazione);
Batteria ovest 'Sant'Alessandro' (Grotta-batterie, Stützpunkt Campedell) (Armamento IGM: 3 cannoni da 12cm M.61; Località: Monte Brione);
Forte 'Sant'Alessandro' (Nord-Batterie o Campedell) (Anno di costruzione: 1860/1862; Armamento: 4 cannoni da 12cm M.61 in barbetta; Armamento IGM: 3 cannoni da 15cm M.61; Località: Monte Brione; Stato di conservazione: ruderi; Uso attuale: non utilizzato; Modalità di accesso: non visitabile; Note: forte di seconda generazione, rimodernato nel 1908 e predisposto per 5 affusti per cannone, nel 1911 è dotato nelle adiacenze di una cisterna, una polveriera e una stazione radiotelegrafica).

Fra le opere della 'Blaue Linie' – realizzate negli anni 1944/45 o riadattate –, al momento si ha notizie di (da ovest ad est):
● 'tobruk' nei giardini di Punta Lido, nelle adiacenze della foce del torrente Albola;
● bunker-ricovero nel parco Miralago;
● 'tobruk' in località porto San Nicolò, nelle adiacenze di un camping;
● postazione tobruk in roccia in località porto San Nicolò, con ingresso all'interno della galleria stradale sotto il Monte Brione;
● ricovero in galleria, con due ingressi alla base del versante orientale del monte Brione;
● ricovero in galleria, con due ingressi sul versante orientale del monte Brione;
● postazione in roccia, con due ingressi sul versante orientale del monte Brione ed un osservatorio ricavato nella marmitta glaciale;
● due postazioni in roccia per armi automatiche sul versante orientale del monte Brione.

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