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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Venezia: Mestre

La Serenissima Repubblica non destinò mai risorse per la difesa della frontiera lagunare occidentale. Le uniche fortificazioni ad essa ascrivibili sono da ricondurre alla fine del Settecento quando – per difendersi dalla minaccia della Francia rivoluzionaria – si provvvide a sbarrare i canali di accesso al nucleo urbano tramite il posizionamento di batterie nelle isole vicine o l'erezione di postazioni temporanee di artiglieria su palafitte.
L'Impero asburgico – che controllava la città in conseguenza della pace di Campoformio (17 Ottobre 1797) – in un primo momento mantenne l'originario impianto veneziano ma successivamente, verso la fine della cosiddetta prima dominazione, iniziò i lavori per l'edificazione di due teste di ponte a Marghera e a Fusina1.
I Francesi proseguirono i lavori a Marghera costruendovi un possente forte bastionato. Sul fianco destro, lungo il canale Osellino, venne realizzata un'opera staccata ('O') mentre sul fianco meridionale, lungo il canale Brentella, la progettata opera 'N' non vide mai la luce2.
Tranne alcuni interventi di adeguamento, il sistema difensivo napoleonico si mantenne inalterato anche per tutto il periodo della seconda dominazione austriaca. L'unica opera nuova ('Rizzardi') venne realizzata durante l'assedio di Venezia degli anni 1848-1849, nelle adiacenze dell'intersezione fra il canale Brentella e la linea ferroviaria.
Il Regno d'Italia affrontò la questione della difesa terrestre della piazza di Venezia già all'indomani dell'annessione del Veneto, in occasione dei lavori della Commissione permanente per la difesa generale dello Stato. In quel consesso venne suggerita la 'costruzione di una testa di ponte con tre forti staccati e tre batterie intermedie, che faccian sistema con forte Marghera e che proteggan Fusina, ove all'uopo si costrurrà una batteria'3.
Il dibattito proseguì anche durante la successiva Commissione per lo studio della difesa dello Stato che portò alla stesura del Secondo piano Generale delle fortificazioni4. Negli anni '80 dell'Ottocento il campo trincerato di Mestre prese forma (forti 'Gazzera', 'Carpenedo' e 'Tron'). La loro struttura era identica (forte Gazzera, il primo ad essere costruito, presentava però alcune lievi differenze): pianta poligonale, fossato acqueo, armamento principale in barbetta.
I rapidi progressi nelle artiglierie resero queste opere obsolete in pochi anni. Così ai primi del Novecento si intervenne sull'assetto difensivo sia attraverso un parziale rimodernamento delle fortificazioni esistenti5 sia costruendone di nuove (sei, in cemento e con armamento in cupole corazzate, più esterne rispetto ai precedenti e all'abitato di Mestre).
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il campo trincerato era strutturato sui seguenti forti: 'Poerio', 'Tron', 'Sirtori', 'Gazzera', 'Mezzacapo', 'Carpenedo', 'Cosenz', 'Rossarol' e 'Pepe'.
Lo spostamento delle frontiere su confini più lontani e sicuri a seguito del trattato di pace di Saint Germain en Laye (10 settembre 1919), rese del tutto inutile l'aggiornamento della cintura difensiva mestrina e le opere esistenti trovarono utilizzo unicamente come polveriere.
Con l'esclusione delle postazioni per armi contraeree, solamente dopo l'entrata in guerra dell'Italia nel giugno 1940 vennero realizzate nuove strutture difensive, militari e di protezione civile.
Al giorno d'oggi la maggior parte delle fortificazioni mestrine sono ancora presenti. Alcune di esse6 dopo la smilitarizzazione hanno trovato un nuovo utilizzo.

Sinteticamente, le fortificazioni permanenti sono (in senso orario, procedendo per cerchi concentrici):
'Fusina' (già Ortschaft 'Fusina', F.P. 35) (Anno di costruzione: prob. 1805 ca.; Località: Fusina; Stato di conservazione: scomparsa);
Forte 'Rizzardi' (già Redoute 'Thurn', F.P. 37a) (Anno di costruzione: 1848; Tipologia: opera in terra a tracciato irregolare, parzialmente aperta sul fronte di gola. Perimetro protetto da fossato. Ridotto centrale a pianta rettilinea. Collegato a forte Marghera da un terrapieno; Località: Marghera; Stato di conservazione: scomparso; Note: dopo i moti del 1848-49 venne intitolato al gen. Georg Anton Franz von Thurn-Valsassina. Munito di blockhaus intorno agli anni 1860-64. Venne successivamente adibito a polveriera. Radiato dal novero delle fortificazioni con Regio Decreto 25 Agosto 1920 n.1681);
Forte 'Marghera' (già Fort 'Marghera', Fort 'Haynau', F.P. 37) (Anno di costruzione: 1805-1814; Tipologia: opera appartenente al sistema bastionato. Tracciato simmetrico, vagamente pentagonale. Ridotto centrale con fronti bastionati e una tenaglia, munito di due caserme difensive. Cinta esterna sul fronte d'attacco, munita di quattro bastioni. Perimetro protetto da fossato. Tre lunette sul fronte d'attacco. Una lunetta e due controguardie sul fronte di gola; Armamento (aprile 1913): otto cannoni da 149G su affusto da difesa + otto cannoni da 120G su affusto da assedio + sei obici da 210 su affusto da difesa; Località: San Giuliano, via Forte Marghera; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Venezia; Uso attuale: eventi culturali/ricreativi e sede museale; Modalità di accesso: visitabile in determinate giornate o in occasione di manifestazioni pubbliche; Note: costruzione iniziata dagli Austriaci e portata a termine durante il Regno Italico. Dopo i moti del 1848-49 venne intitolato al gen. Julius Jacob von Haynau. Vi vennero realizzate postazioni in barbetta intorno al 1910);
Forte 'Daniele Manin' (già Bastion 'O') (già Sternschanze 'Gorzkowsky', F.P. 38) (Anno di costruzione: 1811-1814 ca.; Tipologia: opera in terra chiusa a tracciato tenagliato irregolare a stella. Perimetro protetto da fossato e da due lunette. Ridotto centrale a pianta rettilinea; Armamento (1881): due cannoni da 16 GR + cinque cannoni da 12 GR; Località: San Giuliano, via Orlanda; Stato di conservazione: mediocre; Proprietà: Comune di Venezia; Note: dopo i moti del 1848-49 venne intitolato al gen. Karl von Gorzkowsky. Munito di blockhaus intorno agli anni 1860-64. Almeno dai primi anni del Novecento era adibito a polveriera alla prova);
Forte 'Tron' (Anno di costruzione: 1887-1890; Tipologia: opera appartenente al sistema poligonale, con armamento principale in barbetta. Tracciato simmetrico a lunetta. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale, dotati di spalle arrotondate verso il fronte d'attacco. Perimetro protetto da fossato, da una caponiera sul fronte d'attacco e da due semicaponiere sui fianchi. Fronte di gola a leggero rientrante, munito di caponiera; Armamento (1908): dieci cannoni da 15 GRC Ret. + sei cannoni da 12 GRC Ret. + quattro obici da 210G + quattro cannoni da 9 BR Ret. + dieci mitragliatrici a tre canne; Armamento (aprile 1913): sei cannoni da 149G + quattro cannoni da 75A + tre mitragliere; Località: Malcontenta, via Ca' Colombara; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Venezia, in concessione alla cooperativa Limosa; Modalità di accesso: visitabile; Note: ammodernato nel 1910 tramite l'installazione di sei cannoni da 149G sul traversone centrale);
Forte 'Gazzera' (o Forte 'Brendole') (Anno di costruzione: 1883-1887; Tipologia: opera appartenente al sistema poligonale, con armamento principale in barbetta. Tracciato simmetrico a lunetta. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale, dotati di spalle arrotondate verso il fronte d'attacco. Perimetro protetto da fossato, da una caponiera sul fronte d'attacco e da due semicaponiere sui fianchi. Fronte di gola a leggero rientrante, munito di caponiera; Armamento (1908): dieci cannoni da 15 GRC Ret. + sei cannoni da 12 GRC Ret. + quattro obici da 210G + quattro cannoni da 9 BR Ret. + dieci mitragliatrici a due canne; Armamento (aprile 1913): sei cannoni da 149G + quattro cannoni da 75A + tre mitragliere; Località: Gazzera, via Brendole/via Forte Gazzera; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Venezia, in concessione al Comitato Forte Gazzera; Modalità di accesso: visitabile; Note: ammodernato nel 1910 tramite l'installazione di sei cannoni da 149G sul traversone centrale);
Forte 'Carpenedo' (o Forte 'Vallon') (Anno di costruzione: 1887-1890; Tipologia: opera appartenente al sistema poligonale, con armamento principale in barbetta. Tracciato simmetrico a lunetta. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale, dotati di spalle arrotondate verso il fronte d'attacco. Perimetro protetto da fossato, da una caponiera sul fronte d'attacco e da due semicaponiere sui fianchi. Fronte di gola a leggero rientrante, munito di caponiera; Armamento (1908): dieci cannoni da 15 GRC Ret. + sei cannoni da 12 GRC Ret. + quattro obici da 210G + quattro cannoni da 9 BR Ret. + dieci mitragliatrici a due canne; Armamento (aprile 1913): sei cannoni da 149G + quattro cannoni da 75A + tre mitragliere; Località: Carpenedo, via Vallon; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Venezia; Modalità di accesso: visitabile; Note: ammodernato nel 1910 tramite l'installazione di sei cannoni da 149G sul traversone centrale);
Forte 'Alessandro Poerio' (Anno di costruzione: 1910; Tipologia: forte corazzato con armamento principale in pozzo; Armamento (aprile 1913): sei cannoni da 149A in cupole singole Armstrong + quattro cannoni da 75A su affusto a candeliere + quattro mitragliere in torrette a scomparsa + due mitragliatrici; Comune: Mira; Località: Ponte Damo, via Risorgimento/strada provinciale Oriago; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Mira, in concessione alla Cooperativa Sociale Primavera);
Forte 'Giuseppe Sirtori' (Anno di costruzione: 1911; Tipologia: forte corazzato con armamento principale in pozzo; Armamento (aprile 1913): quattro cannoni da 149/A in cupole singole Armstrong + quattro cannoni da 75A su affusto a candeliere con settore di tiro orizzontale di 70° + quattro mitragliere; Comune: Spinea; Località: via Forte Sirtori; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio militare; Modalità di accesso: non visitabile);
Forte 'Carlo Mezzacapo' (Anno di costruzione: 1911; Tipologia: forte corazzato con armamento principale in pozzo; Armamento (aprile 1913): sei cannoni da 149A in cupole singole Armstrong + quattro cannoni da 75A su affusto a candeliere + quattro mitragliere Località: Marocco, via Scaramuzza/via Gatta; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Venezia);
Forte 'Enrico Cosenz' (Anno di costruzione: 1911; Tipologia: forte corazzato con armamento principale in pozzo; Armamento (aprile 1913): quattro cannoni da 149A in cupole singole Armstrong + quattro cannoni da 75A su affusto a candeliere con settore di tiro orizzontale di 70°; Località: Dese, via Forte Cosenz; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio);
Forte 'Cesare Rossarol' (o Forte 'Tessera') (Anno di costruzione: 1907; Tipologia: forte corazzato con armamento principale in pozzo; Armamento (1908): quattro cannoni da 149A in cupole singole Armstrong + quattro cannoni da 87B + sei mitragliatrici; Armamento (aprile 1913): quattro cannoni da 149A in cupole singole Armstrong + quattro cannoni da 75A + quattro mitragliere in torrette a scomparsa + due mitragliatrici; Località: Tessera, via Pezzana; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Venezia);
Forte 'Guglielmo Pepe' (Anno di costruzione: 1909; Tipologia: forte corazzato con armamento principale in pozzo; Armamento (aprile 1913): sei cannoni da 149A in cupole singole Armstrong + quattro cannoni da 75A su affusto a candeliere + quattro mitragliere in torrette a scomparsa + due mitragliatrici; Località: Tessera, via Triestina; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato).

Per quanto riguarda gli altri insediamenti militari, si segnala:
Polveriera 'Bazzera' (Anno di costruzione: 1910 ca; Località: Tessera, via Bazzera; Stato di conservazione: buono; Proprietà: Demanio dello Stato, in concessione al Comune di Venezia; Uso attuale: culturale/ricreativo; Modalità di accesso: visitabile).

In relazione al periodo bellico, si segnala:
● (Tipologia: batteria contraerea; Località: via Brunacci/via Nicolodi; Stato di conservazione: parzialmente esistente);
● (Tipologia: bunker; Località: via F.lli Bandiera/via Galvani; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: batteria contraerea; Località: parco della Bissuola; Stato di conservazione: esistente).

Per quanto riguarda le opere di protezione antiaerea, si segnala:
Ricovero collettivo (Tipologia: rifugio antiaereo tubolare; Località: via Bottenigo (c/o impianto idrovoro di Ca' Emiliani); Stato di conservazione: esistente);
Ricovero collettivo (Tipologia: rifugio antiaereo fuoriterra; Località: via dell'Elettricità, all'interno di uno stabilimento industriale; Stato di conservazione: esistente);
Ricovero pubblico (Tipologia: rifugio antiaereo tubolare; Località: piazzale Donatori di sangue; Stato di conservazione: scomparso);
Ricovero pubblico (Tipologia: rifugio antiaereo tubolare; Località: piazza Ferretto; Stato di conservazione: scomparso);
Ricovero collettivo (Tipologia: rifugio antiaereo tubolare; Località: via Spalti (c/o autorimessa comunale); Stato di conservazione: esistente);
Ricovero collettivo (Tipologia: rifugio antiaereo; Località: via Sansovino/via Vespucci (c/o centrale Enel); Stato di conservazione: esistente).

_________________________
1 MORSIANI M. Alessandra, Le fortificazioni ottocentesche della piazzaforte marittima di Venezia, in: 'Castellum. Rivista dell'Istituto Italiano dei Castelli', nn.29/30 (1988-1989), br., pag. 48.
2 Mappa Plan de Malghera pour servir aux project de Venice de 1808, custodita presso il 'Service Historique de l'Armée de Terre' di Parigi, in: ZANLORENZI Claudio (a cura di), I forti di Mestre: Storia di un campo trincerato, Verona, Cierre Edizioni, 1997, pag. 166.
3 Rapporto sulla difesa del Veneto alla Commissione permanente per la difesa generale dello Stato, in data 14 Luglio 1867, f.to Luigi Menabrea, citato in BOBBA Davide, Dall'Unità d'Italia all'annessione del Veneto: Un percorso tra storiografia e documentazione , Milano, Biblion Edizioni (Coll.: Quaderni del Centro di documentazione sulle architetture militari di Forte Marghera), 2012, br., pagg. 47-73. La Commissione permanente per la difesa generale dello Stato era stata istituita con Regio Decreto 23 Gennaio 1862 ed aveva raggiunto le proprie conclusioni nel febbraio 1866, alla vigilia della cosiddetta Terza Guerra d'Indipendenza. Dopo l'annessione del Veneto i lavori erano stati riaperti fino al marzo 1868. La presa di Roma aveva comportato un nuovo aggiornamento. La relazione definitiva a corredo del piano generale di difesa dell'Italia sarà pertanto presentata al Ministro della Guerra Cesare Ricotti Magnani il 2 agosto 1871.
4 Il 'Piano Generale delle fortificazioni per la difesa dello Stato presentato dal Ministro della Guerra Ferrero alla Commissione Parlamentare nel maggio 1884' e il successivo 'Fortificazioni del Piano Generale di difesa dello Stato da attuarsi per le prime conforme alla proposta fatta dal Ministro della Guerra Ferrero nel maggio 1884' rappresentavano il compendio dei lavori della Commissione per lo studio della difesa dello Stato. Nell'ottobre 1880 il Ministro della Guerra Bernardino Milon aveva costituito il Comitato di Stato Maggiore generale con l'incarico di redigere un nuovo piano per le fortificazioni del Regno. Il Comitato si era costituito in Commissione di studio e alla conclusione dei lavori nel maggio 1883 aveva tenuto ben centoundici sedute.
5 A forte Marghera vennero realizzate postazioni in barbetta per cannoni e obici. Nei forti Gazzera, Carpenedo e Tron l'artiglieria principale venne collocata sul traversone centrale in installazioni, scoperte.
6 Forti Marghera, Gazzera, Carpenedo, Tron, Rossarol e la polveriera Bazzera.

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