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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Peschiera del Garda (VR)

Intorno alla metà del Cinquecento la Serenissima Repubblica rinnovò profondamente le fortificazioni di Peschiera, risalenti all'età Scaligera e ormai non più adeguate a resistere alle offese dell'artiglieria. Le mura turrite vennero sostitute da una cinta bastionata, secondo un progetto di Guidobaldo II d'Urbino. Ulteriori rafforzamenti vennero intrapresi nel secolo successivo, soprattutto sul lato occidentale in direzione Brescia: cavalieri, opere a corno e rivellini.
La pace di Lunéville (9 febbraio 1801) assegnò le terre veneziane in destra dell'Adige alla Francia. Gli ufficiali del Genio incaricati di redigere un piano di fortificazione valutarono negativamente quanto realizzato nel Seicento, in particolar modo le opere a copertura dei tre bastioni occidentali, che vennero spianate. Al loro posto si iniziò la costruzione di due controguardie. Il grave problema della presenza di alture dominanti la fortezza (Salvi e Mandella) venne ovviato attraverso la loro occupazione con un primo gruppo di opere avanzate1.
Questo primo embrione di campo trincerato crebbe negli anni successivi la Restaurazione, soprattutto dopo la Prima Guerra d'Indipendenza. E' a questo periodo che risale la maggior parte delle strutture belliche e logistiche (forti, caserme, ospedali, magazzini e polveriere) che fecero della cittadina lacustre una piazzaforte di manovra, uno dei punti cardine del celebre 'Quadrilatero'.
I lavori di fortificazione, iniziati nel 1849 dall'Impero Austriaco sotto la spinta degli eventi bellici ormai di fatto conclusi, vennero riorganizzati già due anni dopo. L'originario progetto di sedici nuove opere disposte a ventaglio (più una ulteriore in posizione arretrata) venne sottoposto a revisione: alcune opere incomplete vennero demolite e sostituite da un numero inferiore di nuova progettazione2. Problemi finanziari intralciarono l'attuazione dei programmi e solo l'esito della guerra Austro-Franco-Piemontese del 1859, che aveva trasformato Peschiera in terra di confine, portò allo stanziamento delle risorse necessarie. Nel 1866, alla vigilia dello scontro con il Regio Esercito, erano operativi dodici forti staccati (conteggiando i gruppi 'Salvi' e 'Mandella' come due uniche opere).
Attualmente la cinta magistrale e gli edifici militari interni ad essa si sono quasi integralmente conservati. Per quanto riguarda le opere esterne, circa la metà sono scomparse o ne restano soltanto scarne tracce. Fra quelle sopravvissute, da segnalare forte Ardietti, aperto al pubblico il sabato pomeriggio grazie ai soci del Centro di Documentazione Storica della Fortezza di Peschiera.

Sinteticamente, le fortificazioni permanenti della piazza di Peschiera sono (in senso antiorario, procedendo per cerchi concentrici):
Cinta magistrale (Anno di costruzione: XVI Secolo; Tipologia: mura di cinta a linea bastionata, strutturata su cinque bastioni; Configurazione (1682, in senso orario): bastione Querini, porta Verona, rivellino, bastione San Marco, traversa sull'isoletta prospiciente i Voltoni, cavaliere della Rocca, bastione Cantarane, opera a corno, cavaliere, bastione Feltrin, mezzaluna, cavaliere, porta Brescia, rivellino, cavaliere, bastione Tognon, opera a corno; Configurazione (1866, in senso orario): bastione Querini (I), porta Verona, bastione San Marco (II), controguardia (IX), trinceramento a linee spezzate sull'isoletta prospiciente i Voltoni (X), cavaliere della Rocca (VII), bastione Cantarane (III), bastione Feltrin (IV), porta Brescia, rivellino (XII), cavaliere (VI), bastione Tognon (V), controguardia (XIII); Stato di conservazione: esistente; Note: il cavaliere della Rocca inglobava i resti della rocchetta scaligera);
Forte Salvi vecchio (già Bastion X) (Werk X o Vorwerk Salvi, in origine Werk XIV) (Anno di costruzione: 1806-1810; Tipologia: opera permanente appartenente al sistema bastionato. Tracciato pentagonale asimmetrico, con saliente acuto. Perimetro protetto da fossato; Armamento (1866): tre cannoni da 12cm a retrocarica + tre cannoni ad anima liscia + due obici + due mortai; Presidio: 120 uomini; Località: via Tito Speri; Coord.: 45.436009,10.687812; Stato di conservazione: discreto; Proprietà: privata);
Forte Salvi nuovo (Werk X o Vorwerk Salvi, in origine Werk XIII) (Anno di costruzione: 1854-1855, rafforzato nel 1865; Tipologia: opera permanente originariamente appartenente al sistema bastionato ma successivamente adattato a quello poligonale. Tracciato pentagonale. Impianto asimmetrico a lunetta, con saliente acuto. Fianchi obliqui, divergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato e muro staccato. Ridotto con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): tre cannoni da 12cm a retrocarica + tre cannoni ad anima liscia + due obici + due mortai; Presidio: 64 uomini; Località: via Nencioni; Coord.: 45.434306,10.690111; Stato di conservazione: discreto; Proprietà: privata; Note: Costruzione iniziata nel periodo napoleonico e completata intorno alla metà dell'Ottocento dal Genio austriaco);
Forte Mandella nuovo (Werk XI o Vorwerk Mandella, in origine Werk XVII) (Anno di costruzione: 1855; Tipologia: opera permanente originariamente appartenente al sistema bastionato ma successivamente adattato a quello poligonale. Tracciato pentagonale. Impianto a lunetta, con saliente acuto. Fronte di gola rientrante, con muro piegato a tamburo. Perimetro protetto da una caponiera 'a orecchio di gatto' sul fianco destro; Armamento (1866): due cannoni da 12cm a retrocarica + tredici cannoni ad anima liscia + due obici; Presidio: 390 uomini; Località: Mandella; Coord.: 45.435510,10.703933; Stato di conservazione: ruderi; Proprietà: demanio militare; Modalità di accesso: non visitabile; Note: Costruzione iniziata nel periodo napoleonico e completata intorno alla metà dell'Ottocento dal Genio austriaco);
Forte Mandella piccolo (già Reduit central de la Mandella) (Werk XI o Vorwerk Mandella, in origine Werk XVI) (Anno di costruzione: 1806-1810; Tipologia: opera a tracciato pentagonale simmetrico, con saliente ottuso. Fronte di gola aperto; Località: Mandella; Coord.: 45.436613,10.705167; Stato di conservazione: scomparso);
Forte Mandella vecchio (già Bastion R) (Werk XI o Vorwerk Mandella, in origine Werk XV) (Anno di costruzione: 1806-1810; Tipologia: opera permanente appartenente al sistema bastionato. Tracciato pentagonale asimmetrico, con saliente ottuso; Armamento (1866): due cannoni da 9cm a retrocarica + sette cannoni ad anima liscia + un obice; Presidio: 180 uomini; Località: Mandella; Coord.: 45.437769,10.705339; Stato di conservazione: ruderi; Proprietà: Demanio militare; Modalità di accesso: non visitabile);
Forte Cappuccini (Werk I, in origine Werk 1/2) (Anno di costruzione: 1850-1851 ca., rafforzato nel 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato poligonale. Impianto asimmetrico a lunetta, con saliente acuto. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rettilineo, difeso da un tamburo. Perimetro protetto da fossato. Muro staccato e caponiera sul fianco sinistro. Muro aderente, caponiera e batteria chiusa sul fianco destro, prospiciente il lago. Ridotto a pianta tondeggiante; Armamento (1866): due cannoni da 12cm a retrocarica + otto cannoni ad anima liscia + sei obici; Presidio: 96 uomini; Località: Cappuccini; Coord.: 45.444329,10.683853; Stato di conservazione: tracce; Proprietà: privata; Uso attuale: esercizio pubblico, Ristorante-Pizzeria 'Il Forte Cappuccini');
Forte Papa (Werk II, in origine Werk I) (Anno di costruzione: 1850 ca., rafforzato nel 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato trapezoidale asimmetrico, con impianto a lunetta. Fronte di gola a leggero rientrante. Perimetro protetto da fossato e da due caponiere, una semplice ed una doppia. Muro staccato sui fianchi sinistro e d'attacco. Muro aderente sul fianco destro. Ridotto a pianta longitudinale, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): due cannoni da 12cm a retrocarica + due cannoni da 9cm a retrocarica + due cannoni ad anima liscia + due obici + due mortai; Presidio: 106 uomini; Località: via Forte Papa; Coord.: 45.440620,10.679973; Stato di conservazione: discreto; Proprietà: Demanio dello Stato, in concessione al Comune di Peschiera. Attualmente il sito è curato dall'associazione 'Compagnia del Morbo'; Uso attuale: deposito comunale);
Forte Laghetto (Werk III, in origine Werk II) (Anno di costruzione: 1850-1851 ca., rafforzato nel 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto asimmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi leggermente obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola a leggero rientrante. Perimetro protetto da fossato, muro staccato e tre caponiere, semplici agli angoli di spalla e doppia sulla capitale. Ridotto a pianta longitudinale piegata, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): due cannoni da 12cm a retrocarica + due cannoni da 9cm a retrocarica + quattro cannoni ad anima liscia + tre obici + due mortai; Presidio: 163 uomini; Località: via Forte Laghetto; Coord.: 45.437140,10.677223; Stato di conservazione: tracce; Proprietà: privata);
Forte Saladini (Werk IV, in origine Werk III) (1850-1851 ca., rafforzato nel 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto asimmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, sinistro convergente e destro divergente verso il fronte principale. Fronte di gola a leggero rientrante, difeso da un tamburo. Perimetro protetto da fossato, muro staccato e due caponiere a 'orecchio di gatto'. Ridotto a pianta tondeggiante; Armamento (1866): quattro cannoni da 12cm a retrocarica + due cannoni ad anima liscia + undici obici + due mortai; Presidio: 192 uomini; Località: via Frassino, adiacenze Pizzeria Mariano; Coord.: 45.433022,10.678101; Stato di conservazione: discreto; Proprietà: privata; Modalità di accesso: non visitabile);
Forte Baccotto (Werk V) (Anno di costruzione: 1858; Tipologia: opera permanente a tracciato semidodecagonale simmetrico. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato. Ridotto con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): due cannoni da 12cm a retrocarica + nove cannoni ad anima liscia + tre obici; Presidio: 290 uomini; Località: via Mantova, adiacenze Albergo Dolci Colli; Coord.: 45.427563,10.683532; Stato di conservazione ridotto: scomparso; Stato di conservazione opere in terra: discreto; Proprietà: privata;
Forte Ardietti (Werk VI) (Anno di costruzione: 1856-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato ottagonale simmetrico. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato, muro staccato alla Carnot e tre caponiere. Ridotto con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): quattro cannoni da 12cm a retrocarica + sette cannoni ad anima liscia + dodici obici + due mortai; Presidio: 612 uomini; Comune: Ponti sul Mincio; Località: via Mano di Ferro; Coord.: 45.422699,10.693231; Stato di conservazione: integro; Proprietà: Comune di Ponti sul Mincio; Uso attuale: sede di associazioni; Modalità di accesso: visitabile);
Batteria Mano di Ferro (in origine Werk VII) (Anno di costruzione: 1849-1851 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato poligonale irregolare, con saliente acuto; Località: via XI Settembre/via Biagi; Stato di conservazione: scomparso);
Forte Cavalcaselle (Werk VII, in origine Werk X) (Anno di costruzione: 1861; Tipologia: opera permanente a tracciato ottagonale. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato, muro staccato e tre caponiere. Ridotto composito, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): due cannoni da 12cm a retrocarica + quattro cannoni da 9cm a retrocarica + cinque cannoni ad anima liscia + sei obici + due mortai; Presidio: 184 uomini; Comune: Castelnuovo del Garda; Località: via Forte Villa, 1; Coord.: 45.435228,10.714109; Stato di conservazione ridotto: scomparso; Stato di conservazione opere in terra: discreto; Proprietà: privata; Uso attuale: esercizio pubblico, agriturismo);
Forte Polveriera (Werk VIII, in origine Werk XIII) (Anno di costruzione: 1861-1862; Tipologia: opera permanente a tracciato ottagonale. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato, muro staccato e tre caponiere. Ridotto composito, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): tre cannoni da 9cm a retrocarica + sette cannoni ad anima liscia + sei obici + due mortai; Presidio: 204 uomini; Comune: Castelnuovo del Garda; Località: adiacenze via Monte Baldo, nei pressi di una casa di cura privata; Coord.: 45.444066,10.708396; Stato di conservazione ridotto: scomparso; Stato di conservazione opere in terra: discreto; Uso attuale: parcheggio);
Forte Fenilazzo (Werk IX, in origine Werk XV) (Anno di costruzione: 1861-1862; Tipologia: opera permanente a tracciato ottagonale simmetrico. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato, muro staccato alla Carnot e tre caponiere. Ridotto composito, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): tre cannoni da 12cm a retrocarica + sette cannoni ad anima liscia + otto obici; Presidio: 314 uomini; Comune: Castelnuovo del Garda; Località: via Campanello; Coord.: 45.450893,10.701637; Stato di conservazione ridotto: esistente; Stato di conservazione opere in terra: scomparso; Proprietà: privata (ditta SAIMA); Modalità di accesso: non visitabile);
Forte Monte Croce (Werk XII, Werk 'Franciscus Josephus') (Anno di costruzione: 1864; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, divergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato, da galleria di fiancheggiamento di controscarpa e da cofani di controscarpa (sulla capitale e sugli angoli di spalla). Ridotto casamattato, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): undici cannoni da 12cm a retrocarica + quindici cannoni ad anima liscia + otto obici + sei mortai; Presidio: 490 uomini; Comune: Ponti sul Mincio; Località: adiacenze via del Forte; Coord.: 45.416645,10.685580; Stato di conservazione: scomparso; Note: utilizzato come 'cava' nei primi anni del Novecento, a servizio di una fornace di calce).

Per quanto riguarda gli altri insediamenti militari, destinati a supporto della guarnigione, si segnala (in senso orario, procedendo per cerchi concentrici):
Padiglione Grandi Ufficiali (Officiers Pavillon) (Anno di costruzione: 1852-1856; Località: via Parco Catullo; Coord.: 45.439327,10.694798; Stato di conservazione: buono; Proprietà: F.I.V. della Cassa Depositi e Prestiti; Uso attuale: non utilizzato);
Palazzo del Comando di Piazzaforte (Festungs Commando) (Anno di costruzione: 1852-1854; Località: via Parco Catullo, 1; Coord.: 45.440071,10.693767; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: museo; Note: L'8 novembre 1917 – dopo la rotta di Caporetto – l'edificio fu sede di un convegno interalleato, al termine del quale si stabilì di organizzare la resistenza sulla linea del Piave. Venne dichiarato Monumento nazionale con Regio Decreto 20 dicembre 1937 n.2367. Attualmente noto col nome di 'Palazzina Storica');
Polveriera (Munitions-Magazin) (Anno di costruzione: 1831-1835; Località: bastione Querini; Coord.: 45.440776,10.693810; Stato di conservazione: scomparsa);
Caserma di fanteria (Infanterie Caserne) (Anno di costruzione: 1822; Località: via Parco Catullo, 3 (c/o caserma 'XXV Aprile'); Coord.: 45.440176,10.695003; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: scuola Allievi Agenti Polizia di Stato; Note: precedentemente nota come caserma 'Carlo Alberto');
Laboratorio pirotecnico (Laboratorium) (Anno di costruzione: 1860-1861; Località: via Parco Catullo; Coord.: 45.439803,10.697018; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: sede museale (Museo della pesca e delle tradizioni locali); Note: attualmente noto col nome di 'Sala Radetzky');
Stabilimento d'Artiglieria (Artillerie Etablissement) (Anno di costruzione: 1854-1857; Località: via Parco Catullo, 4; Coord.: 45.439530,10.696865; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: biblioteca civica, comando di polizia municipale, archivio storico comunale);
Palleria (Artillerie Park) (Anno di costruzione: 1860-1861; Località: piazza Parco Catullo; Coord.: 45.439109,10.696513; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: sede sezione locale A.N.A.);
CAE? ● Complesso della Rocca (Verpflegs-Magazin) (Anno di costruzione: XVI-XIX Secolo; Località: piazza Ferdinando di Savoia; Coord.: 45.437647,10.695907; Stato di conservazione: buono; Proprietà: F.I.V. della Cassa Depositi e Prestiti; Uso attuale: non utilizzato; Note: i due quartieri militari Veneziani – con pianta a 'L', disposti lungo il perimetro del cortile della Rocca – vennero ristrutturati nell'Ottocento. Nel 1837 l'ala occidentale venne adibita ad uso della provianda e ad ospedale. Nel 1861 l'ala orientale venne adibita a magazzino per i materiali d'artiglieria e a deposito della provianda. attualmente noto come ex caserma 'La Rocca');
Ospedale Militare d'Armata (Bombensicheres Garnisons Spital) (Anno di costruzione: 1864-1866; Località: via XXX Maggio; Coord.: 45.437417,10.694347; Stato di conservazione: buono; Proprietà: F.I.V. della Cassa Depositi e Prestiti; Uso attuale: non utilizzato; Note: attualmente noto come ex caserma 'XXX Maggio');
Polveriera di guerra (Kriegspulvermagazin) (Anno di costruzione: 1860; Località: bastione Feltrin; Coord.: 45.437099,10.692775; Stato di conservazione: buono);
Direzione del Genio (Genie Direction) (Località: via XXX Maggio/via Don Lenotti; Coord.: 45.438198,10.692802; Stato di conservazione: prob. parzialmente esistente; Uso attuale: abitazioni private ed esercizi commerciali);
Palazzo per la residenza degli ufficiali (Officiers Pavillon) (Anno di costruzione: 1865; Località: piazzale C. Betteloni; Coord.: 45.438905,10.692258; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: Municipio; Note: costruita al posto della demolita caserma Veneziana di cavalleria);
Polveriera (Munitions-Magazin) (Località: salita Tognon; Coord.: 45.439182,10.691319; Stato di conservazione: scomparsa);
Caserma di Cavalleria (Cavallerie Caserne) (Anno di costruzione: 1864; Località: riviera G. Carducci; Coord.: 45.439259,10.692001; Stato di conservazione: scomparsa; Note: Dopo il 1866 venne intestata a 'Ferdinando di Savoia'. Demolita nel Novecento);
Caserma d'Artiglieria (Artillerie Caserne) (Località: via Dante; Coord.: 45.438887,10.693625; Stato di conservazione: prob. esistente; Uso attuale: abitazioni private ed esercizi commerciali);
Arsenale della Marina (Marine Arsenal) (Anno di costruzione: 1859-1861; Località: Marina; Coord.: 45.442860,10.694687; Stato di conservazione: ancora esistente la polveriera nord; Uso attuale: cantiere navale e scuola di vela; Note: strutturato su cale di alaggio, due polveriere (Munitions-Magazin), caserma (Marine Caserne), magazzini (Stapeln), officine (Marine Werkstätten) e palazzina del direttore. La sua realizzazione aveva comportato lo scavo di un nuovo canale in riva destra e la demolizione del rivellino di porta Verona);
Magazzino per il legname d'opera (Holzschuppen) (Località: SR249 via Generale Bonomi; Coord.: 45.439648,10.699216; Stato di conservazione: parzialmente demolito; Note: edificio all'epoca sito sulla controguardia del bastione San Marco);
Magazzino per il fieno (Heumagazin) (Anno di costruzione: 1856-1862; Località: SR249 via Venezia/via Generale Dall'Ora; Stato di conservazione: scomparso; Note: edificio all'epoca sito sulla controguardia del bastione San Marco);
Deposito affusti (Laffetendepot) (Località: adiacenze via generale Dall'Ora; Coord.: 45.437754,10.701070; Stato di conservazione: scomparso);
Polveriera Badoara (Friedensplvermagazin, in origine Werk IV) (Anno di costruzione: 1850-1851 ca.; Tipologia: opera permanente a tracciato poligonale. Ridotto semicilindrico a due piani; Località: Badoara; Coord.: 45.431136,10.683384; Stato di conservazione: scomparso; Note: declassato a polveriera dopo il 1855);
Polveriera per il tempo di pace (Friedenspulvermagazin) (Località: Cavalcaselle; Stato di conservazione: scomparsa; Note: distrutta nel 1848);
Polveriera Ronchi (Kriegspulvermagazin) (Anno di costruzione: 1865; Località: viale Marzan/via Forte Ronchi; Coord.: 45.444794,10.701991; Stato di conservazione: discreto; Uso attuale: esercizio pubblico, tennis club).

_________________________
1 Cfr: FARA Amelio, Napoleone architetto nelle città della guerra in Italia, Firenze, Olschki, 2006, pagg. 77-86.
2 Werk V, V1/2, VI e VIII, di cui erano stati eretti essenzialmente solo i terrapieni, vennero spianati. I primi tre sostituiti dal nuovo Werk V ('Baccotto') e il quarto dal nuovo Werk VI ('Ardietti'). Werk VII (ubicato nei pressi della cascina 'Mano di Ferro'), nella condizione dei precedenti, risulterebbe non aver subito la stessa sorte ma non venne trasformato in forte. Werk IV, edificato presso la casa Badoara e prossimo al completamento, verrà successivamente adibito a polveriera per il tempo di pace. In conseguenza della ristrutturazione del sistema difensivo i forti riceveranno una nuova numerazione. Cfr: BOZZETTO Lino Vittorio, Peschiera: Storia della città fortificata, Peschiera del Garda, Franke, 1997, pagg. 212-217, 253-254

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