La necessità di proteggere dall'offesa aerea alleata i velivoli basati a Lonate comportò la loro dispersione su tutto il terreno circostante. Anche il territorio di Castano Primo venne coinvolto in questo sforzo: nella brughiera a nord e a nord-ovest del nucleo urbano vennero eretti numerosi paraschegge, collegati tramite sentieri o piste dedicate al cosiddetto 'Aeroporto della Promessa'. Almeno undici paraschegge sono ancor oggi rintracciabili: cinque nelle adiacenze del santuario di Madonna di Gree e i rimanenti nella brughiera fra il paese e Cascina Cornarina. Restano testimonianze anche delle opere difensive leggere site lungo il perimetro dell'estesa area aeroportuale. Lungo Via Malpaga – in corrispondenza di un viadotto ferroviario della linea Nord Milano-Novara – esiste tuttora una postazione di controllo, in mattoni ed a pianta circolare. Il piccolo bunker ha subito alcuni rimaneggiamenti che ne hanno lievemente alterato l'aspetto. Un articolo apparso tempo fa sul quotidiano 'La Prealpina' (05 luglio 2006) ricorda poi la presenza di un'ulteriore opera in via Acerbi, quest'ultima però smantellata nei primi anni del dopoguerra. |