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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Cavallino Treporti (VE)

Privi di obiettivi sensibili e non essenziali per la protezione di Venezia, i circa 15 km del litorale del Cavallino – da Punta Sabbioni alla foce del Sile (o di Piave Vecchia) – non furono fortificati per tutto il periodo di esistenza della Serenissima. Le prime opere realizzate (ridotti di Tre Porti e Cavallino) risalgono al periodo del Regno Italico: la prima – posta a copertura dell'omonimo canale – venne completamente ricostruita dagli Austriaci intorno alla metà del XIX Secolo.
Agli inizi del Novecento, il Regno d'Italia – nell'ambito del profondo rinnovamento dell'assetto difensivo della piazza di Venezia (e, più in generale, dell'intera frontiera orientale) – vi fece costruire tre moderne batterie costiere ('Vettor Pisani', 'San Marco' e 'Radaelli'), la prima armata con obici in barbetta e le rimanenti con cannoni in cupola. Il sistema difensivo era integrato da caserme, polveriere e da numerose torri telemetriche. Una linea ferroviaria a scartamento ridotto collegava tutte le opere principali e veniva utilizzata per il trasporto di munizioni e altro materiale.
A ostilità già aperte, il settore – ormai teatro di guerra – venne notevolmente rafforzato con la costruzione di una possente batteria ('Amalfi') armata con due cannoni da 381/40 in torre binata1. I lavori iniziarono nel settembre 1915 e vennero completati diciassette mesi dopo.
Il sistema difensivo non venne praticamente coinvolto contro obiettivi navali, ma si rese utile in appoggio alle truppe di terra nell'ultimo anno di guerra, durante la cosiddetta 'Battaglia d'arresto' sul Piave (1917) e la successiva battaglia del Solstizio (giugno 1918).
Come negli altri litorali, la fine del conflitto portò al parziale disarmo di molte opere. Nel 1939 l'unica batteria costiera definita di 'primo impiego' era la 'Radaelli'. Ad essa si aggiungevano alcune postazioni contraeree o a doppio scopo. L'abbandono della non-belligeranza da parte dell'Italia il 10 giugno 1940 non mutò di molto la situazione: nei primi tre anni di guerra nel Mediterraneo, l'Alto Adriatico fu un settore del tutto secondario. Gli unici interventi furono da parte delle armi contraeree2.
Dopo la proclamazione dell'armistizio, le batterie esistenti vennero poste alle dipendenze del Marine-Artillerie-Abteilung 6323. Sbarramenti passivi e campi minati vennero stesi a loro protezione. Un caposaldo venne realizzato in prossimità del faro di Cavallino, alla foce del Sile 4.
Dei bunker realizzati negli anni 1943-1945, alcune vennero sabotati dagli stessi Tedeschi al momento della fine delle ostilità, altri vennero distrutti (o fatti affondare con potenti getti d'acqua) negli anni successivi. Non sono pochi però quelle sopravvissuti ai giorni nostri, talvolta riutilizzati dai proprietari dei terreni su cui si trovano. Per quanto riguarda il dispositivo difensivo di origine italiana, esso si è conservato quasi integralmente. Purtroppo rimangono solo insignificanti tracce della ferrovia militare.

Sinteticamente, le fortificazioni permanenti principali sono (da ovest ad est):
Ridotto 'Treporti' (Redoute de Tre Porti) (Anno di costruzione: 1811-1814; Località: Punta Sabbioni; Stato di conservazione: scomparso; Note: demolito in occasione della costruzione dell'omonimo forte austriaco);
Forte 'Treporti' (già Fort Treporti, F.P. 67) (Anno di costruzione: 1846-1856 ca.; Tipologia: opera chiusa a tracciato asimmetrico a lunetta. Fronte d'attacco leggermente curvo. Fianchi rettilinei obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola a leggero rientrante, con muro piegato a tamburo. Perimetro protetto da fossato e da quattro caponiere. Ridotto a due piani, a pianta semiellittica; Armamento (aprile 1913): cinque obici da 149 in barbetta + quattro mitragliere in casamatta; Armamento (novembre 1918): sei cannoni da 76/40; Località: Lio Grando, lungomare San Felice /via Forte vecchio; Stato di conservazione: esistente; Modalità di accesso: non visitabile; Note: edificato sul sito occupato dal preesistente ridotto. Vi sono presenti due torri telemetriche);
Batteria 'Amalfi' (poi Marine-Küsten-Batterie 'Amalfi') (Anno di costruzione: 1915-1917; Tipologia: batteria corazzata con armamento principale in pozzo. Perimetro protetto da una duna artificiale sul fronte d'attacco; Armamento (novembre 1918): due cannoni da 381/40 in cupola binata; Armamento (1942): due cannoni da 381/40 + due cannoni da 76/40; Località: Ca' Savio, via Amalfi; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: parco pubblico; Modalità di accesso: visitabile esternamente);
Batteria 'Vettor Pisani' (Anno di costruzione: 1912-1915 ca.; Tipologia: batteria chiusa con armamento principale in barbetta. Perimetro protetto da una duna artificiale sui fianchi e sul fronte d'attacco, da muro di recinzione apprestato a difesa e da due caponiere sul fronte di gola. Due postazioni telemetriche sulle ali; Armamento (aprile 1913): sei obici da 280/L in barbetta + due mitragliere; Località: Ca' Vio, via Vettor Pisani; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: sede museale; Modalità di accesso: visitabile);
Batteria 'San Marco' (poi Marine-Küsten-Batterie 'San Marco') (Anno di costruzione: 1909-1912; Tipologia: batteria corazzata con armamento principale in pozzo. Perimetro protetto da una duna artificiale sui fianchi e sul fronte d'attacco; Armamento (aprile 1913): due cannoni da 305/50 in cupole singole + due mitragliatrici; Armamento (1942): due cannoni da 305/50 + due cannoni da 76/40; Località: Ca' Vio, via delle; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: strutture utilizzate dal Camping Village Mediterraneo; Note: gemella batterie 'Dandolo' ed 'Emo');
Batteria 'Radaelli' (poi Marine-Küsten-Batterie 'Radaelli') (Anno di costruzione: 1909-1914; Tipologia: batteria corazzata con armamento principale in pozzo. Perimetro protetto da una duna artificiale sui fianchi e sul fronte d'attacco; Armamento (aprile 1913): quattro cannoni da 152/50 in cupole singole + quattro mitragliatrici; Armamento (1942): quattro cannoni da 152/50; Località: Ca' Ballarin, via Radaelli; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: strutture utilizzate dal Villaggio San Paolo);
Ridotto 'Cavallino' (già Redoute du Cavallino) (già Redoute Cavallino, F.P. 68) (Anno di costruzione: 1811-1814; Località: bocca di porto di Jesolo; Stato di conservazione: scomparso).

Per quanto riguarda gli altri insediamenti militari, si segnala (all'incirca da ovest ad est):
Batteria 'V.678' (poi Marine-Küsten-Batterie 'Punta Sabbioni') (Tipologia: batteria contraerea; Armamento (1942): sei cannoni da 100/47; Località: Punta Sabbioni, adiacenze via Adige; Stato di conservazione: parzialmente esistente; Note: ivi presenti ancora numerosi manufatti, elencati nella sezione successiva);
Torre telemetrica cosiddetta 'Lio Grando' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Lio Grando, lungomare San Felice 13; Stato di conservazione: esistente);
Torri telemetriche cosiddette 'di Forte Treporti' (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Lio Grando, lungomare San Felice; Stato di conservazione: esistenti; Proprietà: Demanio dello Stato);
Batteria 'V.470' (Tipologia: batteria contraerea; Armamento (1942): quattro cannoni da 76/40; Località: Lio Grando (c/o forte Treporti));
Palazzina ufficiali, Batteria 'Amalfi' (Località: Ca' Savio, via Amalfi; Stato di conservazione: esistente);
Casermetta truppa, Batteria 'Amalfi' (Località: Ca' Savio, via Amalfi; Stato di conservazione: esistente);
Torre telemetrica, Batteria 'Amalfi' (Località: Ca' Savio, Via Amalfi; Stato di conservazione: demolita);
Corpo di guardia del deposito protetto munizioni, Batteria 'Amalfi' (Località: Ca' Savio, Via Fausta; Stato di conservazione: esistente);
Deposito protetto munizioni, Batteria 'Amalfi' (Località: Ca' Savio, via Fausta/via Isonzo; Stato di conservazione: esistente);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Savio' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Ca' Savio, via di Ca' Savio; Stato di conservazione: esistente/in ristrutturazione);
Batteria 'V.689' (Tipologia: batteria contraerea; Armamento (1942): quattro cannoni da 76/40; Armamento (1945): sei cannoni da 90/53; Località: Ca' Vio (c/o batteria Vettor Pisani));
Caserma (Anno di costruzione: 1911 ca.; Località: Ca' Vio, via di Ca' Vio; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Scarpi' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Ca' Vio, via Fausta 198 ca.; Stato di conservazione: esistente/ristrutturata);
Torre telemetrica cosiddetta 'San Marco' (Anno di costruzione: 1915 ca.; Località: Ca' Vio, via delle Batterie/via Battaglione San Marco; Stato di conservazione: esistente);
Caserma e annessa torre telemetrica (Anno di costruzione: 1911 ca.; Località: Ca' Pasquali, via di Ca' Pasquali; Stato di conservazione: esistente);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Crepaldo' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Ca' Ballarin, via Pordelio 168 ca.; Stato di conservazione: esistente);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Padovan' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Ca' Ballarin, via Utilia 10; Stato di conservazione: esistente);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Tortato' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Ca' Ballarin, via Pordelio/via Passarelle; Stato di conservazione: esistente);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Bodi' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Ca' Ballarin, via degli Arditi 4; Stato di conservazione: esistente);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Sansonio' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Cavallino, via Pordelio 344; Stato di conservazione: esistente/ristrutturata);
Torre telemetrica cosiddetta 'Ca' Vignotto' (Anno di costruzione: inizi XX Secolo; Località: Cavallino, via Pordelio 362; Stato di conservazione: esistente).

In relazione alle fortificazioni 'minori' risalenti al periodo bellico, si segnala (da ovest ad est):
● (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: piazzola per proiettore con annessa postazione 'Rs'; Località: Punta Sabbioni, adiacenze via Montegrappa/via Adige; Stato di conservazione: esistenti);
● (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: 1944 ca. Tipologia: bunker-ricovero per proiettore [Regelbau Fl 277]; Località: Punta Sabbioni, via Montegrappa/via Adige; Stato di conservazione: esistenti);
● (Numero manufatti: cinque; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker-ricovero; Località: Punta Sabbioni, adiacenze via Montegrappa/via Adige/via Montello; Stato di conservazione: esistenti);
● (Numero manufatti: tre; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker per arma c.a.; Località: Punta Sabbioni, adiacenze via Montegrappa/via Carso/via Adige; Stato di conservazione: esistenti);
● (Numero manufatti: cinque; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: piazzola per arma c.a.; Località: Punta Sabbioni, adiacenze via Adige; Stato di conservazione: esistenti);
● (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker; Località: Punta Sabbioni, via Adige/via Carso; Stato di conservazione: esistenti);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker D.T.; Località: Punta Sabbioni, via Carso/via Adige; Stato di conservazione: esistente);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: postazione 'Rs' [Regelbau 58]; Località: Punta Sabbioni, via Carso; Stato di conservazione: esistente);
● (Numero manufatti: cinque; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: postazione 'Rs'; Località: Punta Sabbioni, adiacenze via Montello; Stato di conservazione: esistenti);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker; Località: Punta Sabbioni, via Adige; Stato di conservazione: esistente);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker; Località: Ca' Vio, via delle Batterie, all'interno di un camping; Stato di conservazione: esistente; Note: interrato);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: basamento per arma c.a.; Località: Cavallino, adiacenze via Fausta; Stato di conservazione: esistente);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker-ricovero; Località: Marina di Cavallino, via Cook; Stato di conservazione: esistente);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker; Località: Marina di Cavallino, via del Faro, all'interno di un camping; Stato di conservazione: esistente);
● (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: postazione 'Rs'; Località: Marina di Cavallino, via del Faro, all'interno di un camping; Stato di conservazione: uno demolito ed uno esistente);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker per cannone con annessa postazione 'Rs'; Località: Marina di Cavallino, lungo l'arenile; Stato di conservazione: esistente);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker-ricovero con annessa postazione 'Rs'; Località: Marina di Cavallino, via del Faro, all'interno di un camping; Stato di conservazione: esistente);
● (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker-ricovero con annessa postazione 'Rs'; Località: Marina di Cavallino, via del Faro (c/o faro di Piave vecchia); Stato di conservazione: esistenti);
● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker per cannone; Località: Marina di Cavallino, via del Faro (c/o faro di Piave vecchia); Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: p.c.m.; Località: Marina di Cavallino, via del Faro (c/o faro di Piave vecchia); Stato di conservazione: scomparso).

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1 La batteria era composta da cinque corpi separati. Uno ospitava la torre girevole, due i gruppi elettrogeni (collegati al corpo principale tramite camminamenti protetti), uno la torre telemetrica e l'ultimo – all'esterno del complesso – la polveriera. Il personale era alloggiato in alcuni edifici siti all'interno del perimetro. I cannoni provenivano dallo stock che era stato realizzato per armare le quattro mai completate corazzate della classe 'Caracciolo' (quelli installati sull'Amalfi, in particolare, erano di provenienza Vickers-Terni).
2 Nel 1942 erano operative le seguenti batterie contraeree: V.678 (sei cannoni da 100/47), V.470 (quattro cannoni da 76/40) e V.689 (quattro cannoni da 76/40). Cfr: LAZZARINI Furio - CLERICI Carlo Alfredo, Gli artigli del leon: La batteria 'Amalfi' e le fortificazioni costiere di Venezia nelle due guerre mondiali, Parma, Albertelli, 1997, pag. 69.
3 L'M.A.A. 632 era stato costituita nell'ottobre 1943 al Lido di Venezia ed era composto da otto batterie. Dal marzo all'ottobre 1944 le opere al Cavallino vennero assegnate all'M.A.A. 634 di nuova costituzione, per ritornare al reparto originario dopo lo scioglimento di quest'ultimo.
4 Una mappa tedesca indicante le posizioni del sistema difensivo è riportata in: LAZZARINI Furio, L'Amalfi racconta: La batteria Amalfi negli anni di Salò attraverso i ricordi e le testimonianze dei protagonisti, le uniformi, i distintivi e i cimeli, Parma, Albertelli, 2008, pagg. 126-127

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