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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Venezia: Sant'Erasmo

Esteso per una lunghezza di circa 4 km e con una larghezza variabile fra i 500 e i 900m (per una superficie complessiva di più di 3,2kmq), l'isola di Sant'Erasmo è la più vasta fra quelle della laguna se si escludono i litorali di Pellestrina, Lido e Cavallino.
Le prime fortificazioni di cui si ha notizia risalgono al XVI Secolo: alcune mappe dell'epoca ci segnalano la presenza di torri localizzate nella zona centrale dell'isola e sulla punta prospiciente il Lido. La costituzione di un sistema difensivo costiero risale però agli anni immediatamente successivi alla scomparsa della Serenissima Repubblica.
Alla prima dominazione austriaca (1798-1806) sono riconducibili una testa di ponte e un ridotto che – in associazione ad altre opere coeve nelle isole circostanti – avrebbero dovuto coprire le bocche di porto di Sant'Erasmo e di Tre Porti1.Durante il Regno Italico vennero eretti due ridotti in terra (uno sulla punta sud-occidentale dell'isola e l'altro su quella nord-orientale), ad ulteriore protezione degli ingressi lagunari. I Francesi avevano anche progettato un imponente forte bastionato nella parte centrale dell'isola, tuttavia la caduta dell'Impero fece forzosamente abbandonare il progetto.
Gli Austriaci – nel corso della loro seconda dominazione – effettuarono alcuni interventi di adeguamento agli apprestamenti difensivi già esistenti: i due ridotti orientali (oggi noti come 'Sant'Erasmo Vecchio' e 'Nuovo') vennero muniti di blockhaus, mentre all'interno di quello sud-occidentale (oggi noto come forte 'Sant'Erasmo') venne eretta una torre 'massimiliana'2. L'unica nuova opera – una batteria – risale al periodo della guerra con i Franco-Piemontesi.
Il Regno d'Italia – dopo l'annessione del Veneto nel 1866 – non apportò significative modifiche all'impianto difensivo che aveva ereditato. Durante la Prima Guerra Mondiale alcuni cannoni da 120mm contribuirono alla difesa della bocca di porto di Lido. Solo armi contraeree, invece, vennero posizionate nel conflitto successivo.

Sinteticamente, le fortificazioni permanenti principali sono (da ovest ad est, in senso antiorario):
Testa di Ponte Sant'Erasmo (già Tête du Pont de St. Erasme) (già Brückenkopf St. Erasmo, F.P. 61) (Anno di costruzione: prima dominazione austriaca; Tipologia: opera a corno. Perimetro protetto da fossato. Fronte di gola aperto; Località: via dei Forti/via de le Motte, fermata ACTV Capannone; Stato di conservazione: tracce; Uso attuale: non utilizzata; Modalità di accesso: visitabile; Note: ancora presente la polveriera);
Forte Sant'Erasmo (poi Batteria V.533) (già Redoute de St. Erasme) (già Redoute St. Erasmo Rechts, o Thurm St. Erasmo, F.P. 62) (Anno di costruzione: 1808 ca.; Tipologia: opera in terra chiusa a tracciato irregolare. Perimetro protetto da fossato; Armamento (aprile 1913): sei cannoni da 120/32 in barbetta + due cannoni da 120/40 in barbetta; Armamento (1916): quattro cannoni da 120/40 A91; Armamento (novembre 1918): due cannoni da 120/40 A91 + due cannoni da 76/40; Armamento (1942): sei cannoni da 76/40; Località: Ca' Gozzi, via dei Forti; Stato di conservazione: buono; Proprietà: in gestione all'Istituzione Parco della Laguna; Note: sito presidiato da batterie veneziane e austriache a partire dal 1796 ca.. Il ridotto – di origine napoleonica – venne munito di torre casamattata per artiglieria a pianta circolare, o 'torre massimiliana', nel 1843-1844. Presenti lungo il terrapieno le piazzole di una batteria contraerea);
Batteria Sant'Erasmo (già Strand-Batterie, F.P. 75) (Anno di costruzione: 1859 ca.; Tipologia: opera in terra chiusa a tracciato esagonale irregolare simmetrico, arrotondato nei punti di gola. Località: via dei Forti; Stato di conservazione: scomparsa);
Ridotto Sant'Erasmo Vecchio (già Redoute sur la direction du Canal du Tre Porti) (già Alte Redoute St. Erasmo, Redoute St. Erasmo Vecchio, F.P. 63) (Anno di costruzione: prima dominazione austriaca; Tipologia: opera in terra. Tracciato asimmetrico a lunetta esagonale. Fianchi rettilinei obliqui, convergenti verso il fronte principale. Perimetro protetto da fossato. Fronte di gola a leggero rientrante. Ridotto centrale a pianta trilobata; Località: via dei Forti; Stato di conservazione: scomparso; Note: munito di blockhaus intorno agli anni 1832-33);
Ridotto Sant'Erasmo Nuovo (già Redoute de la Pointe de St. Erasme) (già Redoute St. Erasmo Links, Redoute St. Erasmo Nuovo, F.P. 64) (Anno di costruzione: 1811-1814; Tipologia: opera in terra. Tracciato simmetrico a lunetta esagonale. Fianchi rettilinei paralleli. Perimetro protetto da fossato. Fronte di gola a leggero rientrante. Ridotto centrale a pianta trilobata; Località: Punta Vela; Stato di conservazione: cattivo; Proprietà: Demanio dello Stato, in gestione all'Istituzione Parco della Laguna; Modalità di accesso: non visitabile; Note: munito di blockhaus intorno agli anni 1832-33).

Per quanto riguarda gli altri insediamenti militari, si segnala (da ovest a est):
Torre telemetrica cosiddetta 'Bragadin' (Località: via dei Forti 44; Stato di conservazione: rudere; Proprietà: Demanio dello Stato; Uso attuale: non utilizzata; Modalità di accesso: non visitabile);
Torre telemetrica (Località: via dei Forti 62; Stato di conservazione: buono; Uso attuale: abitazione privata).

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1 La bocca di porto di Sant'Erasmo era difesa anche dall'isola trincerata del Lazzaretto Nuovo e da un ridotto alle Vignole; la bocca di porto di Tre Porti anche da batterie sull'isola di San Francesco del Deserto. Si deve ricordare che – prima della costruzione delle dighe foranee di punta Sabbioni e del Lido (risalenti agli anni 1882-1910) – la punta sud-occidentale di Sant'Erasmo era prospiciente il mare.
2 Edificata negli anni 1843-1844, l'opera ricalca nella tipologia le analoghe che l'arciduca Massimiliano Giuseppe d'Austria-Este aveva fatto costruire per il campo trincerato di Linz (venticinque opere, 1831-1835). Torri concettualmente simili – in Italia – erano state erette a Brescello sul Po (quattro opere, 1834-1836), a Verona (sei opere, 1837-1849) e a Trieste (tre opere).

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