L'imponente cinta magistrale cinquecentesca progettata dagli ingegneri della Serenissima venne in gran parte demolita dalle truppe napoleoniche all'inizio dell'Ottocento. La pace di Lunéville (9 febbraio 1801), spostando il confine sulla linea dell'Adige, aveva diviso la città in due parti, e i Francesi temevano che un colpo di mano austriaco potesse portare all'occupazione della città ed alla sua trasformazione in una testa di ponte contro di loro. In riva destra sopravvissero solo i bastioni di San Francesco e di Spagna1. Dopo la Restaurazione, l'Impero Asburgico intraprese i lavori di ricostituzione delle difese cittadine. Innanzitutto si riedificò la cerchia muraria: nuovi bastioni in terrapieno, protetti da fossati, caponiere e muri alla Carnot, vennero eretti nei settori spianati mentre ci si limitò ad un aggiornamento nei tratti ancora esistenti2. Nello stesso periodo prese forma un primo gruppo di dieci opere avanzate (forti San Procolo, Sofia, San Leonardo, San Mattia, Biondella e Scholl, oltre a quattro torri massimiliane), ubicati in maggioranza sul fronte collinare, dove ancora persistevano le originali mura scaligero-viscontee, solo rimaneggiate dai Veneziani. A causa della guerra con lo Regno Sardo – scoppiata nel marzo 1848 – venne redatto un piano d'emergenza per la costituzione di una cerchia esterna di sette ridotte in terra da edificarsi in destra Adige, lungo il margine del terrazzamento naturale (rideau), a sud-ovest della cinta magistrale. Il progetto venne portato a termine in pochi mesi. Cessate le operazioni belliche, si potenziò il campo trincerato con il completamento delle opere appena realizzate e con la costruzione di nuovi forti che raggiunsero complessivamente il numero di dodici (Kaiser Franz Joseph, Strassoldo, Radetzky, Wallmoden, Liechtenstein, D'Asprè, Schwarzenberg, Alt-Wratislaw, Clam, Culoz, Hess e, in riva destra, Kaiserin Elisabeth). La distanza media dal fronte bastionato era di circa 1-2,5 km. Insieme alle opere di difesa permanente, l'Austria intraprese i lavori necessari per fare di Verona non solo una piazzaforte di manovra ma anche un centro logistico (piazza di deposito). A questo scopo, vi vennero insediate numerose infrastrutture atte a far fronte alle esigenze di un'armata: polveriere, magazzini ed arsenali di artiglieria, depositi di alimenti e di foraggi, caserme, ospedali, centri di comando, ecc.. Parte vennero edificati ex novo e parte ricavati da acquartieramenti militari veneti già esistenti oppure da edifici religiosi o civili requisiti. L'armistizio di Villafranca e la successiva pace di Zurigo (10 novembre 1859) avevano fatto del Veneto una regione di frontiera. Per fare fronte alla nuova situazione strategica, l'Impero Austriaco approntò rapidamente un piano di rafforzamento e di estensione del campo trincerato, anche in conseguenza dell'aumento di gittata offerto dalle artiglierie ad anima rigata, recentemente comparsi sui campi di battaglia. A Verona la linea fortificata venne allargata mediante la creazione di un'ulteriore cerchia di sette opere staccate, poste ad una distanza di 3-4 km dal corpo di piazza. A sud, in riva destra d'Adige, videro la luce i forti Erzherzog Albrecht, Prinz Rudolph, Erzherzogin Gisella, Neu-Wratislawe e Stadion. Ad est, in riva sinistra d'Adige, il forte Preara ed una batteria all'interno del castello scaligero di Montorio. La conclusione dell'alleanza italo-prussiana (8 aprile 1866) fece presagire la prossima apertura delle ostilità. Vennero così rapidamente approntate grandi batterie campali ad integrazione della prima linea: Fenilone, Alberti, Torcolo, Legnago, Palazzina, Sant'Andrea (in riva destra) e Sandri (in riva sinistra) 3. Inoltre vennero realizzate due opere semipermanenti di impianto innovativo: Ca' Vecchia (in riva destra) e Ca' Bellina (in riva sinistra). La sconfitta austriaca a Sadowa per mano delle truppe prussiane obbligò l'Imperial-Regio governo alla pace, che venne firmata a Vienna (3 ottobre 1866). Il Veneto entrò così a far parte del Regno d'Italia. Col passare degli anni l'importanza di Verona quale cardine difensivo venne a tramontare e il sistema non venne più aggiornato in quanto i programmi militari prevedevano una linea di arresto sui confini montuosi. Le opere di origine austriaca vennero così radiate e in parte adibite a polveriere. Le prime incursioni aeree subite da alcune città italiane nel 1915-19164 obbligarono l'esercito a riconsiderare il concetto di difesa territoriale: batterie contraeree e squadriglie di caccia vennero dedicate alla difesa degli spazi metropolitani. La questione della protezione contro le offese dall'aria venne nuovamente affrontata dalle forze armate alla fine degli anni Venti. La lontananza dagli allora prevedibili aeroporti ostili fece sì che la città non venisse inserita nel programma minimo di difesa contraerea territoriale attiva. Tuttavia, in quanto importante centro demografico e logistico, si ritenne necessario dotarla di artiglierie non appena ciò fosse stato possibile5. Pochi giorni dopo la dichiarazione di guerra alla Francia ed alla Gran Bretagna, la 8^ Legione DiCAT (ora MACA) – competente per la difesa veronese – poteva disporre di ventiquattro cannoni da 76/40. Le esigenze belliche in altre aree del fronte giudicate più urgenti fecero sì che venissero ritirate. Al 30 giugno 1942 erano presenti solo dieci mitragliere da 20/65 Breda, destinate al tiro contro il volo radente, anch'esse in seguito rimosse6. Ad eccezione di una sporadica incursione nel 1940, le bombe cominciarono a cadere sulla città dopo l'armistizio. Alla sua difesa vennero destinate numerose risorse, anche come prima linea contro gli aerei diretti verso il sud della Germania. Oltre alla Flak, vi si insediarono elementi del 1° e del 5° Reggimento Ar.Co.7.Per quanto attiene alla difesa civile passiva, il comune di Verona, oltre ai consueti apprestamenti di ricoveri anticrollo in edifici già esistenti, provvide ad adattare come rifugi pubblici alcuni passaggi sotterranei – poterne o cunicoli di contromina – presenti lungo la cinta magistrale8. Venne anche intrapreso lo scavo di caverne9 e di gallerie10, queste ultime da utilizzare per fini viabilistici a guerra conclusa. I bombardieri Alleati colpirono pesantemente la città fino agli ultimi giorni di guerra11, provocando oltre un migliaio di vittime, Attualmente sopravvivono – integri o allo stato di rudere – diciannove dei trentuno forti di epoca austriaca. La cinta magistrale, rimasta a lungo bene demaniale, si è conservata fino ai giorni nostri, fatta eccezione per alcuni tratti abbattuti per esigenze viabilistiche. Per quanto riguarda le opere novecentesche, è possibile ancora individuare ricoveri e tracce di postazioni contraeree.
Sinteticamente, le fortificazioni della piazza di Verona in sinistra d'Adige sono (all'incirca da ovest ad est): ● Cinta magistrale (Anno di costruzione: XVI Secolo; Tipologia: mura di cinta a linea mista (bastionata e turrita), strutturata su un castello, due bastioni, sei rondelle e almeno diciannove torri; Lunghezza: 7km ca.; Configurazione (1590, in senso orario): torre, porta San Giorgio, rondella di San Giorgio, torre, rondella delle Boccare, due torri, rondella della Bacola, torre, castel San Felice, rondella della Grotta, due torri, rondella di San Zeno in Monte, otto torri, rondella di Santa Toscana, porta Vescovo, bastione delle Maddalene, torre, bastione di Campo Marzio + torre, due torri; Configurazione (1866, in senso orario): complesso fortificato a sinistra di porta San Giorgio (Bastion Sankt Giorgio, XI), porta San Giorgio, rondella di San Giorgio + batteria di controscarpa (Rondell Sankt Giorgio, XII), torre (1), rondella delle Boccare (Rondell Boccare, XIII), torri (2, 3), rondella della Bacola (Rondell Bacola, XIV), torre (4), castel San Felice + rivellino San Felice (Castell Sankt Felice + Ravelin Sankt Felice, XV), rondella della Grotta (Rondell della Grotta, XVI), torri (5, 6), rondella di San Zeno in Monte (Rondell Sankt Zeno in Monte, XVII), torri (7, 8, 9, 10, 11), batteria di scarpa San Zeno (Escarpe-Batterie, XVIII), torri (12, 13, 14), batteria di controscarpa (Kontrescarpe-Batterie, XIX), bastione di Santa Toscana (Bastion Sankt Toscana, XX), porta Vescovo, bastione delle Maddalene (Bastion delle Maddalene, XXI), porta Campofiore, bastione di Campo Marzio (Bastion Campo Marzo, XXII), batteria Pellegrini (Grabens-Batterie Pellegrini, XXIII), porta Vittoria, blockhaus davanti a Porta Vittoria (XXIV); Stato di conservazione: esistente); ● Forte Sofia (Werk Sofia, Werk XXXVI) (Anno di costruzione: 1838; Tipologia: torre casamattata per artiglieria a pianta circolare ('torre massimiliana'). Recinto esterno a tracciato poligonale irregolare, con due tamburi sul fronte di gola. Fronte principale a saliente arrotondato, protetto da fossato, terrapieno e caponiera. Armamento principale in casamatta e in barbetta; Armamento (1866): quattordici cannoni ad anima liscia; Località: via Monte Novegno 2; Coord.: 45.453082,10.990832; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Verona); ● Forte San Leonardo (Werk San Leonardo, Werk XXXV) (Anno di costruzione: 1838; Tipologia: opera permanente a pianta simmetrica. Fronte principale a saliente arrotondato, protetto da fossato e caponiera. Spalto a due ordini di fuoco, in casamatta e in barbetta. Ridotto casamattato a due piani, a pianta arcuata, protetto sul fronte di gola da un recinto curvilineo; Armamento (1866): sei cannoni ad anima liscia; Località: via dei Colli; Coord.: 45.454630,10.994533; Stato di conservazione:tracce; Proprietà: privata, Congregazione dei Padri Stimmatini di Verona; Uso attuale: chiesa (santuario della Madona di Lourdes); Note: nel 1955 il forte fu ceduto alla Scuola Apostolica Bertoni dei Padri Stimmatini, in permuta di un fabbricato costruito sul terreno demaniale della Caserma 'Passalacqua'. I lavori di conversione in tempio votivo iniziarono nel 1958); ● Forte San Mattia (Werk San Mattia, Werk XXXIV) (Anno di costruzione: 1843; Tipologia: opera permanente a tracciato irregolare. Fronte principale a saliente ottuso, protetto da fossato, terrapieno e caponiera. Fianco occidentale obliquo, composto da un recinto con feritoie per fucilieri, formante anche un tamburo. Batteria casamattata sul vertice orientale del fronte di gola. Ridotto casamattato a tracciato lineare spezzato, a pianta arcuata, con funzione – sul fianco orientale – anche di caponiera. Armamento principale in casamatta e in barbetta; Armamento (1866): quattro cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone) + quattro cannoni ad anima liscia; Località: via dei Colli 36; Coord.: 45.460968,10.995778; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Verona); ● Torre San Giuliano n. 1 (Türme San Giuliano n. XXX) (Anno di costruzione: 1837; Tipologia: torre casamattata per artiglieria a pianta circolare ('torre massimiliana'); Armamento (1866): quattro cannoni ad anima liscia; Località: crinale di San Giuliano, via Torricelle; Coord.: 45.468086,11.007118; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: demanio dello Stato, in concessione ad Ente pubblico; Uso attuale: utilizzato dall'Ispettorato Regionale delle Foreste; Modalità di accesso: non visitabile; Note: radiata con R.D. 12 Agosto 1927 n.1882); ● Torre San Giuliano n. 2 (Türme San Giuliano n. XXXIII) (Anno di costruzione: 1837; Tipologia: torre casamattata per artiglieria a pianta circolare ('torre massimiliana'); Armamento (1866): due cannoni da 9cm rigati a retrocarica (9cm Htld. Kanone) + quattro cannoni ad anima liscia; Località: crinale di San Giuliano, via Santa Giuliana; Coord.: 45.470980,11.001277; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: demanio dello Stato, in concessione ad Ente pubblico; Uso attuale: sede di una stazione meteo; Modalità di accesso: non visitabile; Note: radiata con R.D. 12 Agosto 1927 n.1882); ● Torre San Giuliano n. 3 (Türme San Giuliano n. XXXII) (Anno di costruzione: 1837; Tipologia: torre casamattata per artiglieria a pianta circolare ('torre massimiliana'); Armamento (1866): quattro cannoni ad anima liscia; Località: crinale di San Giuliano, via Torricelle; Coord.: 45.473449,11.005385; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: demanio dello Stato, in concessione ad Ente pubblico; Uso attuale: serbatoio dell'acquedotto comunale; Modalità di accesso: non visitabile; Note: radiata con R.D. 12 Agosto 1927 n.1882); ● Torre San Giuliano n. 4 (Türme San Giuliano n. XXXI) (Anno di costruzione: 1837; Tipologia: torre casamattata per artiglieria a pianta circolare ('torre massimiliana'); Armamento (1866): due cannoni da 9cm rigati a retrocarica (9cm Htld. Kanone) + sei cannoni ad anima liscia; Località: crinale di San Giuliano, via Sant'Anna Bonuzzo; Coord.: 45.476987,11.007543; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: demanio dello Stato, in concessione ad Ente pubblico; Uso attuale: utilizzato dall'Ispettorato Regionale delle Foreste; Modalità di accesso: non visitabile; Note: radiata con R.D. 12 Agosto 1927 n.1882); ● Forte Biondella (Werk Biondella, Werk XXIX) (Anno di costruzione: 1838; Tipologia: opera permanente a tracciato irregolare. Fronte principale terrapienato a saliente arrotondato. Fianchi obliqui, composti da muri con feritoie, divergenti verso il fronte principale. Fianco sinistro a linea spezzata. Perimetro protetto da fossato. Fronte di gola rientrante. Ridotto casamattato, con copertura in terra, con funzione anche di caponiera di gola. Armamento principale in casamatta e in barbetta; Armamento (1866): tre cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone); Località: via G.F. Caroto; Coord.: 45.445979,11.012762; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: privata, Fondazione Carlo Ederle; Modalità di accesso: visitabile su appuntamento); ● Forte Gazometro (Werk Scholl, Werk XXVIII) (Anno di costruzione: 1838-1839; Tipologia: opera casamattata per artiglieria a tracciato decagonale irregolare. Fronte principale su otto lati. Perimetro protetto da fossato. Fronte di gola ad angolo saliente, chiuso da un muro. Ridotto a tracciato circolare composito, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): sette cannoni ad anima liscia; Località: adiacenze via Campo Marzo; Coord.: 45.431550,11.004716; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiato con Decreto Luogotenenziale 4 Giugno 1916 n. 804. Demolito negli anni Trenta a seguito dell'ampliamento del cimitero monumentale); ● Recinto difensivo della stazione di Porta Vescovo (Vertheidigung des Bahnhofes) (Anno di costruzione: 1857-1859; Tipologia: muro perimetrale parzialmente munito di feritoie, protetto da fossato e da tre caponiere; Località: viale Stazione Porta Vescovo/corso Venezia; Coord.: 45.437258,11.026164; Stato di conservazione: parzialmente esistente); ● Forte Preara (Werk John) (Anno di costruzione: 1859-1860; Tipologia: opera permanente a tracciato irregolare. Fronte settentrionale terrapienato con postazioni per artiglieria in barbetta, protetto da fossato e da una caponiera. Corpo casamattato rettilineo, ad un piano, disposto sul fronte orientale, con annessa caponiera sull'angolo sud-est. Recinto, con feritoie e cannoniere, lungo i fronti meridionale e di gola. Fronte di gola ad angolo saliente, munito di caponiera; Armamento (1866): tre cannoni da 9cm rigati a retrocarica (9cm Htld. Kanone) + otto cannoni ad anima liscia; Località: Monte Preara, via Ponte Florio; Coord.: 45.462086,11.048868; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Verona; Modalità di accesso: non visitabile); ● Batteria annessa al castello di Montorio (Castell Montorio) (Anno di costruzione: 1859-1866; Tipologia: batteria chiusa a tracciato irregolare; Armamento (1866): nove cannoni da 12cm rigati ad avancarica (12cm gezogene V.L. Kanone) + nove cannoni ad anima liscia + due mortai da 24cm ad anima liscia; Località: via Castel Montorio; Coord.: 45.456246,11.054519; Stato di conservazione: tracce; Proprietà: Comune di Verona); ● Forte Ca' Bellina (Feldfort Ca' Bellina) (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente di tipo composito: poligonale e bastionato. Impianto simmetrico a lunetta. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Perimetro protetto da fossato, palizzata e da tre caponiere. Fronte di gola bastionato. Cortina protetta da un terrapieno avanzato. Traversa terrapienata lungo la magistrale; Armamento: previsti venti cannoni; Località: adiacenze via Mattarana/via San Michele (c/o casa circondariale di Verona Montorio); Coord.: 45.442627,11.050132; Stato di conservazione: scomparso; Note: progetto di Andreas Tunkler von Treuimfeld. In alcune copertura a volta venne utilizzato – probabilmente per la prima volta nella storia delle fortificazioni – il conglomerato cementizio. Fu radiato con R.D. 20 Aprile 1911 n.629); ● Forte San Michele (Werk Kaiserin Elisabeth, Werk XXXIX) (Anno di costruzione: 1854-1856; Tipologia: opera permanente a tracciato ottagonale simmetrico, leggermente schiacciato. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot, da una caponiera a 'orecchio di gatto' sul fronte d'attacco e da due caponiere semplici sui fianchi. Ridotto casamattato a pianta circolare composita, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): cinque cannoni da 12cm rigati ad avancarica (12cm gezogene V.L. Kanone) + ventiquattro cannoni ad anima liscia; Località: San Michele Extra, adiacenze SR71 via Unità d'Italia/via Cervino; Coord.: 45.430194,11.056028; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Sandri (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente; Armamento (1866): quattro cannoni da 12 libbre ad anima liscia; Stato di conservazione: scomparsa).
Le fortificazioni della piazza di Verona in destra d'Adige sono (in senso orario, procedendo per cerchi concentrici):
● Cinta magistrale (Anno di costruzione: XVI Secolo; Tipologia: mura di cinta a linea bastionata, strutturata su sei bastioni, due rondelle e tre cavalieri. Perimetro protetto da fossato; Lunghezza: 5km ca.; Configurazione (1590, in senso antiorario): porta Fura/porta Catena, bastione di Spagna, rondella di San Procolo, cavaliere di San Zeno, porta San Zeno, bastione di San Zeno, cavaliere di San Giuseppe, bastione di San Bernardino, porta Palio, rondella di Santo Spirito, cavaliere di Santo Spirito, bastione dei Riformati, porta Nuova, bastione della Santissima Trinità, bastione di San Francesco, bastione Crocefisso; Configurazione (1866, in senso antiorario): porta Fura/porta Catena, mezzo bastione della Catena + blockhaus (Halbbastion Catena, X), bastione di Spagna (Bastion di Spagna, IX), bastione di San Procolo (Bastion St. Procolo, VIII), cavaliere di San Zeno, porta San Zeno, bastione di San Zeno (Bastion St. Zeno, VII), cavaliere di San Giuseppe, bastione di San Bernardino (Bastion St. Bernardino, VI), porta Palio, bastione di Santo Spirito (Bastion St. Spirito, V), cavaliere di Santo Spirito, bastione dei Riformati (Bastion dei Riformati, IV), porta Nuova, bastione della Santissima Trinità (Bastion St. Trinità, III), bastione di San Francesco (Bastion St. Francesco, II), bastione Crocefisso (Bastion Crocifisso, I); Stato di conservazione: esistente); ● Forte San Procolo (Vorwerk St. Procolo, Vorwerk XI) (Anno di costruzione: 1840-1841; Tipologia: opera permanente a tracciato ettagonale asimmetrico. Perimetro protetto da fossato e da quattro caponiere. Ridotto centrale a corte, su pianta quadrata; Armamento (1866): due cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone) + dodici cannoni ad anima liscia; Località: via F. da Levanto; Coord.: 45.450966,10.974980; Stato di conservazione ridotto: rudere; Stato di conservazione opere in terra: scomparse; Proprietà: demanio dello Stato, in uso all'Esercito); ● Forte Spianata (Werk Wallmoden) (Anno di costruzione: 1848; Tipologia: opera semipermanente a tracciato esagonale, con impianto simmetrico a lunetta. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rientrante; Armamento (1866): disarmato; Località: adiacenze via Gobetti; Coord.: 45.445903,10.962381; Stato di conservazione: scomparso; Note: demolito negli anni Settanta dell'Ottocento); ● Forte San Zeno (Werk Radetzky, Werk XLVII) (Anno di costruzione: 1848-1850; Tipologia: opera permanente a tracciato endecagonale simmetrico. Fronte d'attacco su quattro lati convergenti sulla linea capitale. Fianchi obliqui, spezzati, divergenti verso il fronte principale. Fronte di gola a leggero rientrante, difeso da due tamburi ai vertici. Ridotto casamattato su due corpi, entrambi a pianta tondeggiante, collegati da muri; Armamento: dodici pezzi d'artiglieria; Armamento (1866): disarmato; Località: via Amendola; Coord.: 45.443399,10.952506; Stato di conservazione ridotto: rudere; Stato di conservazione opere in terra: scomparse; Proprietà: demanio dello Stato; Note: muro alla Carnot e caponiere risalenti all'ammodernamento del 1859. Radiato con R.D. 09 Gennaio 1887 n.4277); ● Forte San Massimo (Werk Liechtenstein, Werk XLVI) (Anno di costruzione: 1848, 1859; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola a leggero rientrante. Perimetro protetto da fossato. Ridotto casamattato su due corpi, collegati da muri, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento: quattordici pezzi d'artiglieria; Località: via Randaccio/via Piatti; Coord.: 45.435742,10.949881; Stato di conservazione: scomparso; Note: ridotto risalente all'ammodernamento del 1859. Radiato con R.D. 09 Gennaio 1887 n.4277); ● Forte Fenilone (Werk D'Asprè, Werk XLV) (Anno di costruzione: 1848-1849, 1859; Tipologia: opera permanente a tracciato semiottagonale asimmetrico. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da tre caponiere. Ridotto centrale a segmento di torre cilindrica, e ridotto di gola; Armamento: diciassette pezzi d'artiglieria; Armamento (1866): disarmato; Località: adiacenze via Piatti; Coord.: 45.428655,10.954058; Stato di conservazione ridotto: scomparso; Stato di conservazione opere in terra: tracce; Proprietà: privata; Note: muro alla Carnot e caponiere risalenti all'ammodernamento del 1859. Radiato con R.D. 09 Gennaio 1887 n.4277); ● Forte Santa Lucia (Werk Schwarzenberg) (Anno di costruzione: 1848, 1859; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato. Ridotto casamattato composito, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento: sei pezzi d'artiglieria; Armamento (1866): disarmato; Località: parco ferroviario della stazione di Porta Nuova FS; Coord.: 45.425864,10.962283; Stato di conservazione: scomparso; Note:ridotto risalente all'ammodernamento del 1859. Radiato con R.D. 09 Gennaio 1887 n.4277); ● Forte Palio (Werk Alt-Wratislaw, Werk XLIII) (Anno di costruzione: 1848-1850, 1859; Tipologia: opera permanente a tracciato esagonale. Impianto asimmetrico a lunetta. Fronte d'attacco su tre lati. Fianchi obliqui, divergenti verso il fronte principale. Fronte di gola a leggero rientrante, con muro piegato a tamburo. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da tre caponiere. Ridotto centrale a segmento di torre cilindrica; Armamento: otto pezzi d'artiglieria; Armamento (1866): disarmato; Località: scalo merci della stazione di Porta Nuova FS; Coord.: 45.426076,10.973690; Stato di conservazione: scomparso; Note: muro alla Carnot e caponiere risalenti all'ammodernamento del 1859. Radiato con R.D. 09 Gennaio 1887 n.4277. Demolito nel 1912); ● Forte Porta Nuova (Werk Clam, Werk XLII) (Anno di costruzione: 1848-1850; Tipologia: opera permanente a tracciato esagonale. Impianto asimmetrico a lunetta allungata. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte d'attacco. Fronte di gola a linee spezzate. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da tre caponiere. Ridotto centrale a segmento di torre cilindrica, e ridotto di gola a pianta trilobata; Armamento: quattordici pezzi d'artiglieria; Località: viale del Lavoro/viale della Fiera; Coord.: 45.421705,10.983307; Stato di conservazione: scomparso; Note: muro alla Carnot e caponiere risalenti all'ammodernamento del 1859. Radiato con R.D. 09 Gennaio 1887 n.4277. Demolito nel 1925/26); ● Torre Tombetta (Turm Culoz, Werk XLI) (Anno di costruzione: 1849; Tipologia: torre casamattata per artiglieria a pianta circolare ('torre massimiliana'). Perimetro protetto da fossato; Armamento: cinque pezzi d'artiglieria; Località: adiacenze via Legnago/via San Giovanni Lupatoto; Coord.: 45.414327,10.994880; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiata con R.D. 09 Gennaio 1887 n.4277. Demolita nel primo dopoguerra); ● Forte Santa Caterina (Werk Hess, Werk XL) (Anno di costruzione: 1850-1852; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, divergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rettilineo. Perimetro protetto da fossato, da una caponiera sul fronte d'attacco e da due orecchioni raccordati al fronte di gola. Ridotto centrale e ridotto di gola; Armamento (1866): due cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone) + ventinove cannoni ad avancarica con anima liscia (glatte V.L. Kanone) + due mortai da 24cm ad anima liscia; Località: via del Pestrino; Coord.: 45.421869,11.010397; Stato di conservazione ridotto: rudere; Stato di conservazione opere in terra: scomparse; Proprietà: Comune di Verona); ● Forte Parona (Werk Erzherzog Albrecht, Werk L) (Anno di costruzione: 1859-1860; Tipologia: opera permanente a tracciato ottagonale regolare. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da quattro caponiere 'a orecchio di gatto'. Ridotto centrale a pianta circolare; Armamento (1866): quattro cannoni da 12cm rigati a retrocarica (12cm Htld. Kanone) + ventiquattro cannoni ad anima liscia; Località: via Boscomantico; Coord.: 45.475693,10.935195; Stato di conservazione ridotto: scomparso; Stato di conservazione opere in terra: tracce; Proprietà: demanio dello Stato; Uso attuale: non utilizzato; Note: distrutto nel 1944 in conseguenza di un bombardamento aereo, e della conseguente esplosione delle munizioni ivi accumulate); ● Forte Chievo (Werk Kaiser Franz Joseph, Werk XLIX) (Anno di costruzione: 1850-1852; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rientrante. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da due caponiere. Ridotto casamattato su due corpi, con funzione anche di caponiera di gola; Armamento (1866): due cannoni da 9cm rigati a retrocarica (9cm Htld. Kanone) + sei cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone) + diciannove cannoni ad anima liscia; Località: via Bionde 61; Coord.: 45.460056,10.937918; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Verona; Uso attuale: sede della Protezione civile e di associazioni); ● Forte Croce Bianca (Werk Strassoldo, Werk XLVIII) (Anno di costruzione: 1851; Tipologia: opera permanente a tracciato esagonale. Impianto simmetrico a lunetta. Fronte d'attacco su tre lati. Fianchi obliqui, divergenti verso il fronte principale. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da tre caponiere. Fronte di gola rettilineo, con muro piegato a tamburo. Ridotto casamattato a pianta tondeggiante asimmetrica; Armamento (1866): dodici cannoni ad anima liscia; Località: via Monte Crocetta; Coord.: 45.451286,10.944351; Stato di conservazione: scomparso; Note: muro alla Carnot e caponiere risalenti all'ammodernamento del 1859); ● Forte Lugagnano (Werk Prinz Rudolph, Werk LI) (Anno di costruzione: 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi paralleli. Fronte di gola rettilineo, difeso da una caponiera. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da due caponiere 'a orecchio di gatto'. Ridotto centrale; Armamento (1866): quattro cannoni da 9cm rigati a retrocarica (9cm Htld. Kanone) + sei cannoni da 12cm rigati a retrocarica (12cm Htld. Kanone) + due cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone) + venti cannoni ad anima liscia; Località: via E. Ferrari; Coord.: 45.434875,10.929950; Stato di conservazione ridotto: esistente; Stato di conservazione opere in terra: scomparse; Proprietà: Comune di Verona; Note: terrapieno spianato nel primissimo secondo dopoguerra per dare lavoro ai disoccupati); ● Batteria Fenilone (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente; Armamento (1866): quattro cannoni da 12 libbre ad anima liscia; Località: adiacenze via Fenilon; Coord.: 45.423278,10.940888; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Dossobuono (Werk Erzherzogin Gisela, Werk LII) (Anno di costruzione: 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi paralleli. Fronte di gola rettilineo, difeso da una caponiera. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da due caponiere 'a orecchio di gatto'. Ridotto centrale; Armamento: sei cannoni da 12cm rigati a retrocarica (12cm Htld. Kanone) + due cannoni da 15cm rigati a retrocarica (15cm Htld. Kanone) + ventiquattro cannoni ad anima liscia; Località: via Mantovana; Coord.: 45.413652,10.941800; Stato di conservazione ridotto: esistente; Stato di conservazione opere in terra: parzialmente esistenti; Proprietà: Comune di Verona); ● Batteria Alberti (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente; Armamento (1866): quattro cannoni da 12 libbre ad anima liscia; Località: via Chioda; Coord.: 45.409844,10.953755; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Azzano (Werk Neu-Wratislaw, Werk LIII) (Anno di costruzione: 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi paralleli. Fronte di gola rettilineo, difeso da una caponiera. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da due caponiere 'a orecchio di gatto'. Ridotto centrale; Armamento (1866): cinque cannoni da 9cm rigati a retrocarica (9cm Htld. Kanone) + tre cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone) + ventidue cannoni ad anima liscia; Località: strada La Rizza 65/b; Coord.: 45.402734,10.962297; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Verona); ● Batteria Torcolo (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente; Armamento (1866): quattro cannoni da 12 libbre ad anima liscia; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Tomba (Werk Stadion, Werk LIV) (Anno di costruzione: 1860-1861; Tipologia: opera permanente a tracciato pentagonale. Impianto simmetrico a lunetta, con saliente ottuso. Fianchi obliqui, convergenti verso il fronte principale. Fronte di gola rettilineo, difeso da una caponiera. Perimetro protetto da fossato, muro alla Carnot e da due caponiere 'a orecchio di gatto'. Ridotto centrale; Armamento (1866): sei cannoni da 9cm rigati a retrocarica (9cm Htld. Kanone) + sei cannoni da 9,5cm rigati ad avancarica (9,5cm gezogene V.L. Kanone) + venti cannoni ad anima liscia + due mortai; Località: via Golino/SS12; Coord.: 45.399896,10.991594; Stato di conservazione ridotto: rudere; Stato di conservazione opere in terra: scomparse; Proprietà: Demanio dello Stato; Uso attuale: non utilizzato); ● Batteria Legnago (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente; Armamento (1866): quattro cannoni da 12 libbre ad anima liscia; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria Palazzina (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente; Armamento (1866): quattro cannoni da 12 libbre ad anima liscia; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Ca' Vecchia (Feldfort Ca' Vecchia) (Anno di costruzione: 1866; Tipologia: opera semipermanente di tipo composito: poligonale e bastionato. Impianto simmetrico a lunetta. Fianchi obliqui, divergenti verso il fronte principale. Perimetro protetto da fossato, palizzata e da tre caponiere. Fronte di gola bastionato. Cortina protetta da un terrapieno avanzato. Traversa terrapienata lungo la magistrale; Armamento (1866): nove cannoni rigati + ventidue cannoni ad anima liscia); Località: adiacenze autostrada A4/strada Corte Garofalo; Coord.: 45.402000,11.026194; Stato di conservazione: scomparso; Note: progetto di Andreas Tunkler von Treuimfeld).
Per quanto riguarda gli altri insediamenti militari, destinati a supportare la guarnigione della piazza, si segnala: ● Caserma erariale Catena (Aerarialcaserne Catena) (Anno di costruzione: XVII-XVIII Secolo, 1838-1840; Località: via Torretta; Coord.: 45.444850,10.980106; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito; Note: edificio militare di epoca veneziana. Attualmente noto come caserma 'Riva di Villasanta'); ● Caserma erariale di Porta San Zeno (Aerarialcaserne Porta St. Zeno) (Anno di costruzione: XVI Secolo, 1860 ca.; Località: piazza Bacanal; Coord.: 45.442983,10.976303; Stato di conservazione: parzialmente esistente; Proprietà: Comune di Verona; Uso attuale: esercizi commerciali, ufficio postale; Note: edificio militare di epoca veneziana. In parte demolito intorno al 1960 per questioni di viabilità); ● Caserma comunale San Bartolomeo della Levà (Comunalcaserne S. Bartolomeo) (Anno di costruzione: XII-XVIII Secolo; Località: stradone Porta Palio; Coord.: 45.436745,10.983300; Stato di conservazione: esistente, ampiamente ristrutturato; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito; Note: edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento, parte come caserma e parte come stabilimento del treno d'armata. Gravemente danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Attualmente noto come caserma 'Pianell'); ● Caserma erariale di Porta Nuova (Aerarialcaserne Porta Nuova) (Anno di costruzione: XVII Secolo; Località: corso Porta Nuova; Coord.: 45.443269,11.004635; Stato di conservazione: scomparsa; Note: edificio militare di epoca veneziana. Demolito nel 1938 per costruire il palazzo della G.I.L.); ● Caserme erariali del Campone (caserma di fanteria, caserma di cavalleria) (Aerarialcasernen Campone - Infanterie Caserne, Cavallerie Caserne) (Anno di costruzione: 1847-1854; Località: via del Lanciere/via del Fante; Coord.: 45.431702,10.994997; Stato di conservazione: esistenti; Proprietà: Comune di Verona; Note: danneggiate da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Caserma erariale Cappuccini Vecchi (Pionnier Etablissement ai Capucini) (Anno di costruzione: XII-XVII Secolo; Località: via del Pontiere/via Franceschine; Coord.: 45.433533,10.996530; Stato di conservazione: scomparsa; Note: edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento (caserma dei Pontieri + lo stabilimento dei materiali da ponte). Distrutto da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Caserma erariale Ospedaletto Vecchio (Aerarialcaserne Ospedaletto) (Anno di costruzione: 1622-1635; Località: via Tezone; Stato di conservazione: scomparsa; Note: edificio militare di epoca veneziana, originariamente destinato ad ospedale. Demolito nel primo dopoguerra); ● Caserma erariale Cittadella (Aerarialcaserne Cittadella) (Anno di costruzione: XVI-XVII Secolo; Località: piazza Cittadella; Stato di conservazione: scomparsa; Note: edificio militare di epoca veneziana, originariamente destinato alla cavalleria. Demolito nel secondo dopoguerra); ● Caserma erariale Tezzone (Aerarialcaserne Tezzone) (Anno di costruzione: XVI-XVII Secolo; Località: via Ospital Vecchio; Stato di conservazione: scomparsa; Note: edificio militare di epoca veneziana, originariamente destinato alla cavalleria. Demolito nel secondo dopoguerra); ● Caserma erariale Adigetto (Aearialcaserne Adigetto) (Anno di costruzione: XVII Secolo; Località: via Adigetto; Stato di conservazione: scomparsa; Note: edificio militare di epoca veneziana, originariamente destinato alla cavalleria. Demolito nel XX Secolo); ● Caserme erariali del Pallone A, B, C, D, E (Aerarialcasernen Pallone A, B, C, D, E) (Numero manufatti: cinque; Anno di costruzione: XV-XVII Secolo; Località: via Pallone/via degli Alpini; Coord.: 45.437249,10.994555; Stato di conservazione: 'A' quasi interamente scomparsa, 'B' esistente/ristrutturata, 'C' scomparsa, 'D' quasi interamente esistente, 'E' esistente/ampiamente ristrutturata; Proprietà: Comune di Verona; Note: edifici militari di epoca veneziana); ● Caserma comunale Gran Guardia (Caserne Museum) (Anno di costruzione: 1610-1614, 1819-1853; Località: piazza Bra; Coord.: 45.438026,10.992221; Stato di conservazione: esistente, ristrutturato; Proprietà: Comune di Verona; Uso attuale: centro espositivo polifunzionale); ● Caserma di Castelvecchio (Castell Vecchio) (Anno di costruzione: XIV-XVII Secolo; Località: corso Castelvecchio; Coord.: 45.439998,10.987892; Stato di conservazione: esistente, ristrutturata; Proprietà: Comune di Verona; Uso attuale: sede museale; Note: notevolmente rimaneggiato durante il periodo napoleonico (demolizione della torre dell'Orologio, abbassamento delle torri, abbattimento della merlatura e costruzione di una caserma difensiva). Il suo utilizzo come caserma rimase anche durante il Regno d'Italia. L'aspetto attuale risale ai restauri del 1923-1925); ● Comando, Caserma, Magazzino di Santa Eufemia (Ex Closter S.ta Eufemia) (Anno di costruzione: XIII-XVII Secolo; Località: piazzetta Sant'Eufemia/via San Michele alla Porta; Coord.: 45.443373,10.993334; Stato di conservazione: parzialmente esistente; Proprietà: Comune di Verona; Note: edificio religioso convertito all'uso militare alla fine del Settecento: prima come ospedale, poi come caserma di fanteria, quindi come magazzino e sede di uffici del Governatorato generale per gli affari civili e militari del Regno Lombardo-Veneto. Danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Caserme erariali (a traversa) di Campo Fiore I, II, III, IV (Artillerie Stallungen und Travers Casernen am Campo Fiore I, II, III, IV) (Anno di costruzione: 1852-1853; Località: Campo Marzo; Coord.: 45.435667,11.006625; Stato di conservazione: scomparse; Note: danneggiate da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Demolite nel secondo dopoguerra. Al loro posto sono sorti altri edifici militari); ● Caserma erariale Santa Toscana (Aerarialcaserne S.ta Toscana) (Anno di costruzione: XVII Secolo, 1852; Località: via Santa Toscana; Coord.: 45.440409,11.014138; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Verona; Note: edificio militare di epoca veneziana ancora in uso nell'Ottocento); ● Caserma erariale Allegri (Aerarialcaserne Allegri) (Anno di costruzione: XIV Secolo; Località: via San Vitale; Coord.: 45.441169,11.004484; Stato di conservazione: esistente, ristrutturato; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso al Ministero degli Interni; Uso attuale: caserma di Polizia; Note: edificio civile convertito all'uso militare nell'Ottocento, come sede del Comando Generale delle truppe del Regno Lombardo-Veneto. Danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Caserma e Magazzino San Zeno in Monte (Ex Closter St. Zeno in Monte) (Anno di costruzione: XV-XVII Secolo; Località: via San Zeno in Monte; Coord.: 45.444837,11.008079; Stato di conservazione: esistente, ampiamente ristrutturato; Proprietà: Istituto Don Calabria; Note: edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento); ● Caserma erariale di Castel San Pietro (Aerarialcaserne Castel St. Pietro) (Anno di costruzione: XIV-XVIII Secolo; Località: via Castel San Pietro; Coord.: 45.448084,11.002904; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Comune di Verona; Note: il castello visconteo venne quasi interamente demolito dalle truppe napoleoniche nel 1801. L'edificazione della caserma risale agli anni 1852-1858); ● Direzione del Genio e Cantiere delle Fortificazioni di Santa Lucia (Genie Direction und Fortifications Bauhof S.ta Lucia) (Anno di costruzione: XII-XVIII Secolo; Località: stradone Porta Palio; Coord.: 45.436241,10.982337; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito; Note: edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento); ● Ospedale di guarnigione di Santo Spirito (Garnisons Spital San Spirito) (Anno di costruzione: 1852-1856; Località: circonvallazione Oriani; Coord.: 45.434759,10.981860; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito; Uso attuale: ospedale militare); ● Governatorato generale civile e militare del Lombardo-Veneto (General- Zivil- und Militär- Gouvernement von Königreich Lombardo-Venetien) (Anno di costruzione: XVIII Secolo; Località: via Roma (c/o palazzo Carli); Coord.: 45.438732,10.988287; Stato di conservazione: esistente; Note: edificio civile alienato nel 1839. Utilizzato prima come Tribunale e poi (negli anni 1851-1857) come sede del Governatore generale per gli affari civili e militari del Regno Lombardo-Veneto. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, divenne sede di Comando di Corpo d'Armata, quindi del Comando della Divisione 'Verona'. Attualmente è sede del Comfoter, Comando delle Forze Operative Terrestri); ● Caserma comunale Gran Guardia Nuova (Hauptwache-Caserne) (Anno di costruzione: 1835-1851; Località: piazza Bra; Coord.: 45.437996,10.993895; Stato di conservazione: esistente, ristrutturato; Proprietà: Comune di Verona; Uso attuale: sede del Municipio; Note: sede del comando dell'Imperial Real città e fortezza di Verona. Gravemente danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Carcere di guarnigione di San Tommaso (Garnisons Stockhaus Tomaso) (Anno di costruzione: 1856-1858; Località: stradone San Tomaso; Coord.: 45.441952,11.002689; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato; Note: terreno già occupato da un edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento, quasi interamento demolito per edificare il carcere militare); ● Scuola di nuoto e Bagni militari della Campagnola (Militär Schwimm und Bade Austalt auf der Campagnola) (Anno di costruzione: 1861; Località: quartiere Borgo Trento, piazza Arsenale; Coord.: 45.441808,10.985685; Stato di conservazione: ancora esistente la vasca della piscina; Uso attuale: parco pubblico); ● Scuola di nuoto di Porta Vescovo (Schwimmschule Porta Vescovo) (Anno di costruzione: 1850 ca.; Coord.: 45.435776,11.023590; Stato di conservazione: scomparsa; Note: demolita in conseguenza dell'espansione del sedime ferroviario); ● Laboratorio d'artiglieria San Bernardino (Artillerie Laboratorium St. Bernardino) (Anno di costruzione: 1845-1850; Località: circonvallazione Maroncelli/via A. Saffi; Coord.: 45.438538,10.979369; Stato di conservazione: recinto ancora esistente, edifici interni non originari; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito); ● Stabilimento della provianda di Santa Marta (Verpflegs Etablissement S.ta Marta) (Anno di costruzione: 1863-1865; Località: adiacenze via Cantarane/via Santa Marta; Coord.: 45.437654,11.011338; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: sede universitaria); ● Arsenale d'artiglieria della Campagnola (Artillerie Arsenal Franz Josef I) (Anno di costruzione: 1854-1861; Località: quartiere Borgo Trento, piazza Arsenale; Coord.: 45.442493,10.986993; Stato di conservazione: parzialmente esistente,: demolito nella parte nord-orientale per esigenze viabilistiche; Proprietà: Comune di Verona, Curia diocesiana; Note: danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Stabilimento per la mascalcia del treno di San Procolo (Fuhrwesens Schmiede Procolo) (Anno di costruzione: XII-XV Secolo; Località: piazza San Zeno/via San Procolo; Coord.: 45.442057,10.979112; Stato di conservazione: esistente, restaurata; Proprietà: Comune di Verona; Note: edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento, come deposito carri. Gravemente danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Magazzino erariale dei letti San Bernardino (Bettenmagazin St. Bernardino) (Anno di costruzione: XV-XVIII Secolo; Località: vicolo San Bernardo; Coord.: 45.438746,10.980673; Stato di conservazione: parzialmente esistente; Proprietà: Provincia Veneta di Sant'Antonio di Padova; Note: edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento); ● Stabilimento d'artiglieria ai Riformati (Artillerie Etablissement ai Riformati) (Anno di costruzione: 1836-1837; Località: adiacenze piazza Simoni; Coord.: 45.433447,10.984926; Stato di conservazione: scomparso; Note: demolito nel secondo dopoguerra per esigenze viabilistiche); ● Stabilimento d'artiglieria Campo Fiore (Artillerie Etablissement am Campo Fiore) (Località: Campo Marzio; Coord.: 45.437300,11.009181; Stato di conservazione: scomparso; Note: demolito nel secondo dopoguerra); ● Cavallerizza coperta di Campo Fiore (Winterreitschule auf Campo Fiore) (Anno di costruzione: 1852-1853; Località: Campo Marzio; Coord.: 45.436661,11.011358; Stato di conservazione: scomparsa; Note: danneggiata da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Demolita nel secondo dopoguerra); ● Magazzino per il fieno (Heumagazin) (Anno di costruzione: 1863-1865; Località: Campo Marzio; Coord.: 45.436943,11.012265; Stato di conservazione: scomparso; Note: demolito nel secondo dopoguerra); ● Deposito affusti della Maddalena (Laffetendepot Maddalena) (Anno di costruzione: 1841; Località: bastione delle Maddalene; Coord.: 45.437783,11.012990; Stato di conservazione: scomparso; Note: danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Provianda militare Santa Caterina da Siena (Verpflegs Etablissement S.ta Catarina) (Anno di costruzione: XV-XVII Secolo; Località: via Cantarane; Coord.: 45.439186,11.009729; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito; Note: edificio religioso convertito all'uso militare nell'Ottocento); ● Magazzino erariale dei letti San Gregorio e San Giuseppe (Bettenmagazin St. Gregorio und St. Giuseppe) (Anno di costruzione: XIII Secolo; Località: via Madonna del Terraglio; Coord.: 45.450123,11.000925; Stato di conservazione: tracce; Proprietà: Istituto don Mazza; Note: complesso ospedaliero della Corporazione Laicale dei Penitenti, convertito all'uso militare nell'Ottocento. Danneggiato da bombardamenti aerei durante la Seconda Guerra Mondiale); ● Poligono di tiro Boschetto Mantico (Schießstätte Bosco Mantico) (Anno di costruzione: metà dell'Ottocento; Località: adiacenze via Boscomantico; Coord.: 45.469918,10.931597; Stato di conservazione: scomparso); ● Polveriera Spagna (Kriegspulvermagazin Spagna) (Anno di costruzione: 1862; Località: bastione di Spagna; Coord.: 45.446941,10.979296; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito); ● Polveriera San Procolo (Kriegspulvermagazin St. Procolo) (Anno di costruzione: 1859-1865; Località: via Lega Veronese; Coord.: 45.444332,10.975840; Stato di conservazione: esistente; Proprietà: Demanio dello Stato; Uso attuale: deposito di reperti archeologici); ● Polveriera San Zeno (Kriegspulvermagazin St. Zeno) (Anno di costruzione: 1859-1865; Località: circonvallazione Maroncelli; Coord.: 45.439855,10.977758; Stato di conservazione: discreto, avancorpo di ingresso demolito; Proprietà: Demanio dello Stato, in concessione a privati; Uso attuale: distributore di carburante); ● Polveriera Riformati (Kriegspulvermagazin Riformati) (Anno di costruzione: 1836-1837; Località: adiacenze via Cesare dal Fabbro (c/o stabilimento d'Artiglieria ai Riformati); Coord.: 45.432885,10.985458; Stato di conservazione: scomparsa; Note: demolita nel secondo dopoguerra per esigenze viabilistiche); ● Polveriera Campo Marzio (Kriegspulvermagazin Campo Marzo) (Anno di costruzione: 1837; Località: Bastione di Campo Marzio; Coord.: 45.434710,11.009018; Stato di conservazione: scomparsa; Note: demolita nel secondo dopoguerra per esigenze militari); ● Polveriera Santa Toscana (Kriegspulvermagazin S.ta Toscana) (Anno di costruzione: 1859-1860; Località: salita San Sepolcro; Coord.: 45.441437,11.013981; Stato di conservazione: scomparsa; Note: demolita nel Novecento); ● Polveriera Boccare (Kriegspulvermagazin Boccare) (Località: adiacenze via Moschini (c/o rondella delle Boccare); Coord.: 45.450703,10.998672; Stato di conservazione: esistente); ● Polveriera San Felice (Kriegspulvermagazin St. Felice) (Anno di costruzione: 1859-1865; Località: Castel San Felice; Coord.: 45.452750,11.008293; Stato di conservazione: discreto; Proprietà: Demanio dello Stato, in uso all'Esercito); ● Polveriera Vegron (Friedenspulvermagazin Vegron) (Anno di costruzione: 1842; Comune: San Martino Buon Albergo (VR); Località: via Vegron; Coord.: 45.435956,11.069405; Proprietà: Demanio dello Stato); ● Polveriera Chievo (Friedenspulvermagazin Chievo) (Anno di costruzione: 1842; Località: Boschetto Mantico, adiacenze via Turbina; Coord.: 45.466137,10.927279; Stato di conservazione: scomparsa); ● Deposito munizioni Lazzaretto Vecchio (Munitions Depot Lazzaretto Vecchio) (Anno di costruzione: XVI-XVII Secolo; Località: via Lazzaretto; Coord.: 45.423551,11.040241; Stato di conservazione: scomparso; Proprietà: Comune di Verona; Note: edificio religioso convertito all'uso militare. Adibito a polveriera nel 1853. Distrutto per cause accidentali il 20 maggio 1945).
In relazione ai periodi bellici novecenteschi, si segnala: ● Campo d'aviazione di Boscomantico (poi aeroporto di Verona) (Aeroporto armato presidiato n.57) (Anno di costruzione: 1910 ca.; Località: via Boscomantico, 6; Coord.: 45.472558,10.927797; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: aeroporto civile ('Angelo Berardi'); Note: fu una delle prime basi per dirigibili ad essere utilizzata dal Battaglione Specialisti del Servizio Aeronautico, primariamente impiegata come tale anche durante la Prima Guerra Mondiale. Il campo venne mantenuto in servizio nel primo dopoguerra e, dal 1930, fu parzialmente aperto anche agli aerei da turismo. Nel giugno 1940 era sede di Comando del 68° Gruppo O.A., fino al febbraio dell'anno successivo. A partire da tale data non ospitò più reparti aerei); ● Campo d'aviazione di Verona-Piazza d'armi (poi Campo d'aviazione di Verona-Tombetta) (Anno di costruzione: 1915 ca.; Località: adiacenze stradone Santa Lucia (c/o parco ferroviario di Porta Nuova FS); Coord.: 45.422788,10.980965; Stato di conservazione: scomparso; Note: ubicato nell'allora piazza d'armi, cessò di esistere già nel primo dopoguerra, in conseguenza dell'espansione a sud della stazione di Porta Nuova); ● Campo d'aviazione di Verona-Tombetta (Anno di costruzione: 1914 ca.; Località: adiacenze viale del Lavoro/viale dell'Agricoltura/via Scuderlando/viale dell'Industria; Coord.: 45.415339,10.983363; Stato di conservazione: scomparso; Note: A partire dal luglio 1914 fu sede della 12^ Squadriglia Farman da ricognizione. A seguito della dichiarazione di guerra all'Austria-Ungheria, subì numerosi avvicendamenti. I limiti dimensionali del campo spinsero il Regio Esercito ad espandere il sedime aeronautico nella vicina piazza d'armi. Il personale era alloggiato presso forte Porta Nuova, ubicato fra le due aree. Dopo una prima distinzione, i due campi vennero considerati un unico sistema aeroportuale); ● Batteria contraerea (Località: adiacenze salita Monte Grappa; Coord.: 45.451975,10.990830); ● Batteria contraerea (Anno di costruzione: 1944 ca.; Località: crinale di San Giuliano, via Santa Giuliana (adiacenze 2^ torricella); Coord.: 45.469533,11.001451; Stato di conservazione: tracce; Note: ancora esistente una piazzola); ● Batteria contraerea (Località: adiacenze via Montorio/via Carli/via San Felice Extra; Coord.: 45.448099,11.030430; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria contraerea (Anno di costruzione: 1944 ca.; Località: tangenziale Est/via Mattarana/via del Vegron; Coord.: 45.440492,11.060480; Stato di conservazione: tracce; Note: ancora esistenti un ricovero seminterrato (in un campo lungo la tangenziale), un ricovero tubolare (nel parcheggio di un ristorante), un ricovero seminterrato + un ricovero sotterraneo all'interno di un vivaio); ● Batteria contraerea (Anno di costruzione: 1944 ca.; Località: San Michele Extra, adiacenze via Rossi/via Aschieri; Coord.: 45.431444,11.061051; Stato di conservazione: tracce; Note: ancora esistenti almeno due strutture); ● Batteria contraerea (Località: adiacenze viale del Commercio/viale dell'Industria; Coord.: 45.412171,10.982059; Stato di conservazione: scomparsa; Note: insediata presso l'ippodromo di Tombetta); ● Batteria contraerea (Anno di costruzione: 1944 ca.; Località: adiacenze strada le Grazie/via Taddea da Carrara; Stato di conservazione: tracce); ● Batteria contraerea (Anno di costruzione: 1944 ca.; Località: adiacenze via Mantovana, all'esterno di forte Dossobuono; Coord.: 45.412407,10.942377; Stato di conservazione: tracce; Note: ancora esistente una piazzola); ● Batteria contraerea 'Fracazzole' (Località: Cadidavid); ● Batteria contraerea (Località: San Pancrazio, adiacenze via Lazzaretto; Coord.: 45.421460,11.024014; Stato di conservazione: tracce); ● Postazione radar (Anno di costruzione: 1944 ca.; Località: crinale di San Giuliano, via Sant'Anna Bonuzzo (adiacenze 4^ torricella); Coord.: 45.479304,11.008710; Stato di conservazione: tracce); ● Ricovero (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: ricovero fuoriterra; Località: via Corte Salvi; Coord.: 45.436830,10.912633; Stato di conservazione: esistente); ● Postazione protetta (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: opera fuoriterra per arma leggera; Località: via San Marco/viale colonnello Galliano; Coord.: 45.440158,10.973977; Stato di conservazione: tracce); ● Ricovero (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: opera antiaerea dedicata, seminterrata; Località: via Battisti, 8 (c/o Educandato Statale agli Angeli); Coord.: 45.433957,10.990343; Stato di conservazione: esistente; Note: struttura ad uso della Wehrmacht Verkehrsdirektion); ● Ricovero (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: struttura militare (poterna) adattata a rifugio; Località: circonvallazione Oriani, con ingresso nella poterna sinistra del bastione di Santo Spirito; Coord.: 45.433102,10.982067; Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: struttura militare (poterna e galleria di contromina) adattata a rifugio; Località: circonvallazione Oriani, con ingresso nella poterna sinistra del bastione dei Riformati; Coord.: 45.431834,10.986483; Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: struttura militare (poterna) adattata a rifugio; Località: circonvallazione Raggio di Sole, con ingressi nelle poterne del bastione della Santissima Trinità; Coord.: 45.431338,10.990052, 45.431062,10.991990; Stato di conservazione: esistente; Note: già ricoveri pubblici, requisiti dal comando germanico e opportunamente riadattati); ● Ricovero (Tipologia: opera antiaerea dedicata, seminterrata; Località: stazione FS di Verona Porta Vescovo; Coord.: 45.433584,11.011520; Stato di conservazione: (probabilmente) scomparso); ● Ricovero (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: opera antiaerea dedicata, tubolare; Località: adiacenze via Chioda; Coord.: 45.407690,10.946595; Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: opera antiaerea dedicata; Località: Borgo Nuovo, via Gela/via Erice; Stato di conservazione: scomparso; Note: demolito nel 2006 ca.); ● Polveriera di Avesa (Tipologia: struttura civile (cava) adibita a deposito esplosivi/munizioni; Località: monte Arzan; Coord.: 45.477859,10.994370; Stato di conservazione: scomparsa; Note: saltata in aria all'alba del 26 aprile 1945 per mano tedesca).
_________________________ 1 In destra Adige scomparvero i bastioni di San Zeno (1538-1540 ca.), di San Bernardino (1538-1540 ca.), dei Riformati (1533-1535 ca.), della Santissima Trinità (1531 ca.), e le rondelle di San Procolo (1520-1525 ca.) e di Santo Spirito (1517-1525 ca.); vennero mantenuti solo i due bastioni estremi: di Spagna (1551 ca.) e di San Francesco (1551 ca.). In sinistra Adige venne abbattuto il torrione a guardia del ponte di Castelvecchio e subirono gravi danni i castelli di San Pietro (XIV-XVIII Secolo) e di San Felice (1321-1409, 1514, 1526-1546). Sopravvissero i bastioni delle Maddalene (1527 ca.) e di Campo Marzio (1565 ca.), le rondelle di San Giorgio (1525 ca.), delle Boccare (1525 ca.), della Bacola (1525 ca.), della Grotta (1523 ca.), di San Zeno in Monte (1523 ca.) e di Santa Toscana (1517-1521). 2 In destra Adige si eressero sei nuovi bastioni, che ripresero i nomi di quelli demoliti: (San Procolo (1836), San Zeno (1836), San Bernardino (1836), Santo Spirito (1836), Riformati (1835) e Santissima Trinità (1836). Inoltre si intervenne sul complesso di porta Fura/porta Catena, con la costruzione di una blockhaus (1840). In sinistra Adige si ripristinò forte San Felice (1833-1845) mentre sul sedime del demolito forte San Pietro si edificò una caserma. Significativi interventi riguardarono la configurazione difensiva di porta San Giorgio (costruzione di un bastione curvo munito di traversa casamattata, 1835-1840) e dell'omonima rondella (costruzione di una batteria di controscarpa, 1840). Le mura e le rondelle sul fianco orientale e il fronte bastionato meridionale vennero restaurati ed aggiornati, con l'aggiunta di opere minori: batteria di scarpa San Zeno (1840), batteria di controscarpa (1839), batteria Pellegrini (1838) e blockhaus esterna a Porta Vittoria (1838). Anche quattordici delle torri medioevali trovarono collocazione nel nuovo fronte difensivo, dopo essere state abbassate (1839-1840). Una quindicesima – ubicata lungo l'Adige, all'altezza di porta San Giorgio – subì interventi più consistenti e venne trasformata in casamatta d'artiglieria. 3 Cfr: JACOBACCI Vittorio, La piazzaforte di Verona sotto la dominazione austriaca: 1814-1866, Verona, Cassa di Risparmio di Verona Vicenza e Belluno, 1980, pag. 112. 4 Aerei Austro-Ungarici colpirono la città il 25 luglio 1915, il 14 novembre 1915 ed il 4 aprile 1916. 5 Cfr: DELLA VOLPE Nicola, Difesa del territorio e protezione antiaerea (1915-1943): Storia, documenti, immagini, Roma, USSME, 1986, pag. 150 (documento in data 27 Novembre 1928-VII). Nella primavera del 1939 risultavano assegnate quattro batterie, di cui solo due al momento insediate (op. cit., pag. 212, documento in data 08 Maggio 1939-XVII). 6 Cfr: VESCO Alessandra (a cura di), Piccolo e grande allarme: I rifugi antiaerei della Breda Meccanica Bresciana, Brescia, Associazione Museo della Melara, 2017, pagg. 109-111. 7 Risultano essersi avvicendate almeno le seguenti unità Flak: Stab./Flak-Regiment 39 (mot.) (ottobre 1943), Stab./Flak-Regiment 5 (mot) ('Flakgruppe Verona', 1943-1945), I./Flak-Regiment 37 (gem. mot.) (marzo 1945), schwere Flak-Abteilung 365 (ottobre 1943, gennaio 1945), schwere Flak-Abteilung 327 (marzo 1944), schwere Flak-Abteilung 523 (marzo 1944), leichte Flak-Abteilung 921 (marzo 1944), schwere Flak-Abteilung 487 (aprile 1944, febbraio 1945), schwere Flak-Abteilung 182 (luglio 1944), leichte Flak-Abteilung 734 (luglio 1944), leichte Flak-Abteilung 99 (Sf) (novembre 1944), schwere Flak-Abteilung 575 (novembre 1944-gennaio 1945), III. Flak-Lehr- und Versuchs-Abteilung/Flakartillerie-Schule 2 (dicembre 1944), schwere Flak-Abteilung 264 (aprile 1945), schwere Flak-Abteilung 547 (marzo 1944, dicembre 1944), schwere Flak-Abteilung 548 (marzo 1944, dicembre 1944), leichte Flak-Abteilung 723 (marzo 1945), 2./schwere Flak-Abteilung 483 (aprile 1945), Stab./leichte Flak-Abteilung 914 (aprile 1945), leichte Flak-Abteilung 945 (San Martino Buonalbergo, aprile 1945), Flakscheinwerfer-Abteilung 160 (marzo 1944), Flakscheinwerfer-Abteilung 259 (marzo 1944), Flakscheinwerfer-Abteilung 809 (marzo-maggio 1944, gennaio-aprile 1945) (cfr.: DEZENG IV Henry L., Luftwaffe Airfields 1935-45: Italy, Sicily and Sardinia, Settembre 2015, pag. 248; www.ww2.dk; www.dhi-roma.it). Per quanto riguarda l'ANR, a Verona si insediò il I. Gruppo/1° Reggimento Ar.Co. (strutturato su sette batterie), il II. Gruppo/5° Reggimento Ar.Co. (strutturato su quattro batterie) e – per un certo periodo – anche il V. Gruppo/5° Reggimento Ar.Co. (strutturato su quattro batterie) (cfr.: ARENA Nino, La guerra aerea in Italia. 1943-1945, Parma, Albertelli, 1995, pagg. 102-103). 8 Bastione di San Procolo (n.27b), cavaliere di San Zeno (verso porta San Zeno), porta Palio (n.21a), bastione di Santo Spirito (nn.20b-21), bastione dei Riformati (nn. 20-20a), porta Nuova (n.52), bastione della Santissima Trinità (nn.18-19), bastione di San Francesco (n.19a), bastione di Santa Toscana (n.41), controscarpa del rivellino di San Giorgio (nn. 31a-32), ecc.. 9 Via Coni Zugna (n.30c); via Tirapelle (n.30d); via Marsala (n.30e). 10 Galleria San Zeno in Monte (n.43a). 11 21 ottobre 1940, 25 settembre 1943, 30 dicembre 1943, 21 gennaio 1944, 8-14 febbraio 1944, 22 marzo 1944, 13 maggio 1944, 5-6-13-26-27 luglio 1944, 13 settembre 1944, 21 ottobre 1944, 18 novembre 1944, 6-29 dicembre 1944, 23 febbraio 1945, 3 marzo 1945, 4-10-26 marzo 1945, 6-7-8-24-25 aprile 1945. |