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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Brescia

Un giro turistico per la città non può prescindere da una visita all'imponente fortezza, che si erge sul colle Cidneo. La sua conformazione attuale si deve all'opera della Serenissima Repubblica, che mantenne il possesso della città quasi ininterrottamente dal 1426 al 17971. La più importante testimonianza delle precedenti realizzazioni Viscontee è rappresentata dal Mastio, residenza del capitano della guarnigione e ora sede del Museo delle Armi antiche 'Luigi Marzoli'.
Dopo i fatti d'arme seguenti alla formazione della Lega di Cambrai (dicembre 1508), la fortezza non fu più coinvolta in vicende belliche per i successivi tre secoli, quando ebbe parte nella repressione dell'insurrezione bresciana del 1849. Venne poi utilizzata come carcere militare: funzione che mantenne fino alla sua dismissione ai primi del Novecento.
Se si escludono i trinceramenti approntati sui rilievi collinari a nord del nucleo urbano, in previsione di uno sfondamento Austro-Ungarico, le opere di difesa territoriale novecentesche si concentrarono sulla 'terza dimensione'. Già nel 1915-1916 la città era stata sottoposta ad alcune incursioni aeree, ma nel primo dopoguerra l'evoluzione tecnologica dei velivoli aveva sensibilmente incrementato la minaccia da essi rappresentata.
I primi piani per lo sfollamento e la costruzione di ricoveri vennero redatti fin dalla seconda metà degli anni Trenta ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale colse la città largamente impreparata2.
Al 3 marzo 1941 la popolazione poteva contare su venticinque ricoveri pubblici mentre altri sedici si trovavano in fase di approntamento3. All'inizio del 1944 – quando ancora le bombe non avevano cominciato a colpire la città – erano disponibili sessantasei ricoveri pubblici anticrollo (per una capienza di 17.900 persone) e sei ricoveri antiscoppio (per una capienza di 2.100 persone). Vi era poi la galleria sotto il colle Cidneo, ancora in costruzione (per una capienza di 5mila persone, incrementabili a 14mila al completamento dei lavori). I ricoveri casalinghi potevano ospitare 27mila persone mentre quelli collettivi 24mila4.
Nonostante la presenza di numerose industrie di interesse bellico5, la difesa contraerea – di competenza della 7^ Legione DICAT – non godette di particolare attenzione: la scarsità complessiva dei pezzi disponibili e la lontananza dalle basi aeree nemiche fece sì che vi venissero assegnati solo pochi pezzi antiquati. Al 10 giugno 1940 erano presenti quattro batterie, per un totale di sedici cannoni da 76/40. Un numero identico, oltre a dodici mitragliere da 20/65, erano presenti al 30 giugno 1942. Un anno dopo erano ulteriormente aumentate le armi automatiche (otto da 37/54 e tredici da 20/65) mentre i cannoni erano stati sostituti da trentadue pezzi da 75/34 di preda bellica (adattamento in funzione contraerea di cannoni da campagna francesi mod. 1897)6.
Le incursioni aeree Alleate colpirono ripetutamente il tessuto urbano a partire dal 14 febbraio 1944, provocando circa 430 vittime.

Sinteticamente, per quanto riguarda gli insediamenti militari, si segnala:
● (Anno di costruzione: 1917-1918 ca.; Tipologia: trinceramento; Località: monte Picastello, adiacenze sentiero 17; Coord.: 45.572985,10.194985; Stato di conservazione: esistente; Modalità di accesso: visitabile);
Campo d'aviazione di Piazza d'armi (Anno di costruzione: 1914; Località: adiacenze via Foscolo/via Campo di Marte/via Montenero/via Gorizia; Coord.: 45.547084,10.217954; Stato di conservazione: tracce (ancora esistente la casermetta-officina, all'angolo sud-est dell'area); Uso attuale: parco pubblico ('Campo di Marte') e abitazioni civili; Note: ubicato nell'allora piazza d'armi, probabilmente cessò di ospitare reparti operativi dall'agosto 1917. Venne smobilitato nel primo dopoguerra)7);
Polveriera di Mompiano (Località: via Valle di Mompiano; Coord.: 45.561542,10.265800; Stato di conservazione: esistente);
● (Numero manufatti: due; Anno di costruzione: 1917-1918 ca.; Tipologia: postazione per arma contraerea; Località: crinale sud-occidentale Monte Maddalena, adiacenze sentiero dei büs; Coord.: 45.523006, 10.279438; Stato di conservazione: esistente; Modalità di accesso: visitabile; Note: postazione nota col nome di 'Forte Garibaldi', una delle due piazzole è stata utilizzata quale basamento per una croce).

Per quanto riguarda le opere di protezione antiaerea, si segnala (in senso orario, procedendo per cerchi concentrici):
● (Tipologia: ricovero sotterraneo; Località: via Odorici (c/o parco pubblico); Coord.: 45.544342,10.216453; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: sede espositiva occasionale);
● (Tipologia: ricovero individuale; Località: via San Faustino, 74 (c/o Università degli Studi di Brescia); Coord.: 45.544228,10.220047; Stato di conservazione: esistente);
● (Anno di costruzione: 1943-1945; Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingressi galleria principale in piazza Martiri di Belfiore e in via Pusterla, ingressi gallerie laterali nelle adiacenze di contrada Santa Chiara (due vie d'accesso distinte) e contrada Sant'Urbano; Capienza: al completamento, 14mila persone; Coord.: 45.540335,10.223103; Stato di conservazione: esistente; Uso attuale: arteria stradale; Note: alla fine del conflitto i lavori non erano ancora terminati. Venne inaugurata al traffico civile il 25 aprile 1951, come galleria 'Tito Speri');
● (Tipologia: ricovero sotterraneo; Località: piazza Tebaldo Brusato; Coord.: 45.537658,10.229373; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: alveo sotterraneo abbandonato, attrezzato a ricovero; Località: piazza della Loggia; Stato di conservazione: esistente; Note: già letto del fiume Garza, prima, e dei confluenti Bova e Celato, poi, deviati dal loro percorso nel 1939);
● (Numero manufatti: tre; Tipologia: ricovero individuale; Località: via Foscolo/via Campo di Marte (c/o parco Campo di Marte); Coord.: 45.548193,10.217804, 45.546941,10.217601 e 45.547502,10.214962; Stato di conservazione: esistenti);
● (Tipologia: ricovero individuale; Località: viale della Bornata, 110 (c/o I.T.A.S. 'G. Pastori'); Coord.: 45.524770, 10.261573; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: ricovero individuale; Località: adiacenze via Sostegno/via Zima (c/o stazione Brescia FS); Coord.: 45.529861,10.222689; Stato di conservazione: scomparso);
● (Tipologia: ricovero sotterraneo; Località: ingressi in via del Sostegno; Coord.: 45.528979,10.221740; Stato di conservazione: esistente);
● (Tipologia: ricovero individuale; Località: via Lamarmora, 189 (c/o Centrale del Latte di Brescia); Coord.: 45.520377, 10.216247; Stato di conservazione: esistente; Note: parzialmente interrato);
● (Tipologia: ricovero individuale; Località: adiacenze via Vergnano (c/o scalo Brescia FS); Coord.: 45.534429,10.187952; Stato di conservazione: scomparso);
● (Tipologia: ricovero fuoriterra; Località: via del Rampino/via Rose (c/o Leonardo Sistemi di Difesa); Coord.: 45.540641,10.189519; Stato di conservazione: esistente; Note: struttura destinata al personale delle industrie Breda, sezione VI);
● (Numero manufatti: due; Tipologia: ricovero individuale; Località: via Prima Villaggio Badia (c/o parco dei Poeti); Coord.: 45.548629,10.161688 e 45.548232,10.161550; Stato di conservazione: esistenti);
● (Tipologia: ricovero individuale; Comune: Villa Carcina; Località: via Guaschino; Coord.: 45.636838,10.197866; Stato di conservazione: esistente).

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1 L'unica parentesi ci fu negli anni 1509/1512 A seguito della sconfitta delle forze Veneziane ad Agnadello (14 maggio 1509).
2 Cfr: PELI Santo, Operai e guerra. Materiali per un'analisi dei comportamenti operai nella prima e nella seconda guerra mondiale, pagg. 202-207, in: MUSSO Stefano (a cura di), Tra fabbrica e società. Mondi operai nell'Italia del Novecento, Torino, Feltrinelli.
3 Cfr: CHIARINI Roberto - PALA Elena (a cura di), Brescia sotto le bombe 1940-1945: Un percorso sui luoghi storici, Roccafranca (BS), La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, 2018, pag. 125.
4 Cfr: GALLI Lodovico, Incursioni aeree nel Bresciano (1944-1945). Con documenti inediti e l'elenco delle vittime, Brescia, Edizioni del Moretto, 1980, pag. 21.
5 Metallurgica Bresciana già Tampini, S.A. stabilimento Sant'Eustacchio, S.A. Ernesto Breda, S.A. Fabbrica Bresciana Automobili O.M., S.A. Tubificio e acciaierie Togni, ecc..
6 Cfr: VESCO Alessandra (a cura di), Piccolo e grande allarme: I rifugi antiaerei della Breda Meccanica Bresciana, Brescia, Associazione Museo della Melara, 2017, pagg. 109-111.
7 Cfr: RAGNI Franco, L'aviazione nella guerra bresciana, pag. 275, in: ATENEO DI BRESCIA. ACCADEMIA DI SCIENZE, LETTERE ED ARTI - COMITATO DI BRESCIA DELL'ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO, Brescia: Provincia di confine nella Prima Guerra Mondiale. Atti del Convegno (Brescia, 29-30 novembre 1986), Brescia, 1988.

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