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Uno sguardo sulle fortificazioni italiane in età contemporanea

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Palmanova (UD)

Edificata dalla Serenissima Repubblica a partire dal 1593, l'imponente fortezza aveva il duplice scopo di difendere il confine friulano dalle incursioni dei Turchi e dalle mire espansionistiche degli Asburgo d'Austria.
La cinta muraria interna era a pianta ennagonale regolare, munita di nove bastioni e diciotto cavalieri (localizzati agli estremi di ciascuna cortina). Un fossato la separava dalla seconda cerchia difensiva, eretta a partire dal 1658 e formata da nove rivellini, posti a parziale copertura delle cortine.
Una terza linea – strutturata su nove lunette, edificate sul prolungamento delle linee capitali dei bastioni – è riconducibile al periodo napoleonico, dopo che la pace di Presburgo (26 Dicembre 1805) aveva assegnato il territorio al Regno Italico. Alla stessa epoca risalgono le tenaglie di terra rettilinee, a protezione delle cortine1. Le vie di accesso erano tre, ricavate al centro di altrettante cortine (porte Udine, Cividale e Aquileia) e le strade convergevano al centro, dove era sita la piazza d'armi a pianta esagonale.
La piazzaforte fu oggetto di fatti d'arme durante il periodo napoleonico e in occasione dei moti del 1848.
Annessa nel 1866 al Regno d'Italia, dal 18832 ebbe un'amministrazione civile, pur mantenendo una significativa presenza militare.
Durante il primo conflitto mondiale fu utilizzata come base logistica dal Regio esercito, e subì danni per incendio il 29 ottobre 1917, nei giorni della rotta di Caporetto.
Nel 1960 fu dichiarata Monumento Nazionale3.
Nel secondo dopoguerra, nei pressi dell'abitato di Jalmicco, venne realizzato uno dei caposaldi della linea difensiva lungo il fiume Torre. L'opera era volta a difendere il ponte lungo la SP504, di cui era comunque prevista l'interruzione tramite cariche esplosive. Tali postazioni – definitivamente dismesse nel 20125 – erano in carico al 53° Reggimento Fanteria d'Arresto 'Umbria' (53° Battaglione Fanteria d'Arresto 'Umbria', dopo la riforma del 1976).

Sinteticamente, le fortificazioni permanenti di Palmanova sono (da ovest ad est):
Cinta magistrale (Anno di costruzione: 1593-1623, 1658-1691, 1806-1813; Tipologia: mura di cinta a linea bastionata, strutturata su nove bastioni, diciotto cavalieri, nove rivellini e nove lunette; Estensione: 1,5 kmq ca.; Configurazione (1813, in senso orario): bastione Barbaro, lunetta VII, rivellino Valaresso, bastione Donato, lunetta VIII, rivellino Grimani, bastione Monte, lunetta IX, porta Cividale, rivellino Da Lezze, bastione Garzoni, lunetta I, rivellino Donà, bastione Contarini, lunetta II, rivellino Redentore, bastione Villachiara, lunetta III, porta Marittima (Aquileia), rivellino Molin, bastione Foscarini, lunetta IV, rivellino Gradenigo, bastione Savorgnan, lunetta V, rivellino Giustinian, bastione Grimani, lunetta VI, porta Udine, rivellino Corner; Stato di conservazione: esistente; Note: All'interno delle mura si conservano tuttora in buone condizioni numerosi edifici di origine militare: il palazzo del Governatore alle Armi (1613), la Loggia della Gran Guardia (1599-1601), i quartieri militari seicenteschi e le tre caserme difensive ottocentesche con copertura alla prova (1808-1813), il laboratorio delle polveri (1811), una piccola polveriera veneziana (1595) e le tre polveriere napoleoniche (1808-1811));
Sbarramento 'Est Clauiano' (Tipologia: complesso fortificato a corpi staccati; Comune: Palmanova; Località: Jalmicco, adiacenze SP50; Note: opera strutturata su nove postazioni: cinque di tipo 'P' (cannoni da 90/50 in torretta enucleata), disposte ad X sul terreno, tre di tipo 'M' (torrette a quattro feritoie) ed una 'PCO').

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1 Cfr: FARA Amelio, Napoleone architetto nelle città della guerra in Italia, Firenze, Olschki, 2006, pagg. 119-133.
2 Regio Decreto 17 Giugno 1883 n.1439 'che manda a radiare dal novero delle fortificazioni dello Stato le piazze di Palmanova e di Portoferraio e le fortificazioni di Porto Longone' (G.U. 20 Luglio 1883 n.169).
3 Decreto del Presidente della Repubblica 21 Luglio 1960, n.972 (G.U. 14 Settembre 1960 n.226).
4 Cfr: MAGRIS Giancarlo - BASILISCO Marco, Quaderni d'Arresto, Vol.5: Russiz, Subida, Cormons, Nord Medeuzza, San Vito al Torre, Clauiano, Sud Percoto, Caserma Lago - Jalmicco, San Francisco, Blurb.com, br., 2012, pagg. 80-89.
5 'Con decreto interdirettoriale n. 62/2/5/2012 del 18 aprile 2012 è stato disposto il passaggio dalla categoria dei beni del demanio pubblico militare a quella dei beni patrimoniali dello Stato delle opere costituenti l'ex sbarramento difensivo denominato 'Est Clauiano', site nel comune di Palmanova (Udine) […]' (G.U. 11 Agosto 2012 n.187).

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