Il territorio delle Legazioni non era ancora formalmente annesso allo Stato Sabaudo e già si poneva il problema della sua sicurezza e, più in generale, di quella dei nuovi confini. Bologna, distante meno di ottanta chilometri dalla testa di ponte Austriaca di Borgoforte, venne giudicata in posizione ottimale per ostacolare forze ostili dirette verso la Toscana e l'Italia centrale. A questo scopo si ritenne fondamentale realizzarvi un vasto campo trincerato, destinato non solo a proteggere la città ma anche a sbarrare gli sbocchi delle valli percorse dai fiumi Reno e Savena, proteggendo il tal modo le relative strade carreggiabili (della Porretta e delle Filigare) colleganti Bologna con la Toscana attraverso i passi appenninici. I lavori per la realizzazione del sistema difensivo – basato su fortificazioni di tipo semipermanente – iniziarono nel marzo 1860 e terminarono nel dicembre 1861. Interventi di rafforzamento – soprattutto sui rilievi più esterni di monte Capra, Croara e Calvo – vennero completati entro il 1865, a seguito dei suggerimenti di una apposita Soccocommissione, nominata dalla Commissione permanente per la difesa generale dello Stato e riunitasi nel giugno 18621. In pianura le difese si sviluppavano per circa quattordici chilometri ed erano strutturate su tre linee. La più interna era costituita da un trinceramento continuo, rafforzato da alcune batterie (Sampieri, Cospo, Sole, Paderno, Sassatelli e Tabboni). In posizione lievemente più avanzata vi erano diciassette opere, in parte staccate ed in parte addossate al trinceramento stesso, con armamento variabile tra quattro e otto pezzi (lunette Garagnani, Ghisello, Fornace Bassi, Otto Colonne, Ferrovia 2^ linea, Canaletta, Mariotti, Bistega, Spisni, Bersani, Casaralta, Alvisi, Casino, Gozzadini, Pizzardi, Gamberoni e Mazzacurati). La prima linea era formata da dodici opere, ubicate ad una distanza dal perimetro urbano fra i 1.400m e i 4.200m, che partivano da Casalecchio sul Reno per arrivare quasi all'altezza di Camaldoli (testa di ponte di Casalecchio; forti Canonica, Bastia, Villa Contri, San Felice, Ferrovia, Beverara, Galliera, San Donato, San Vitale, Strada Maggiore e Beldiporto). In collina le difese – non collegate da trinceramenti continui – potevano considerarsi appartenenti ai gruppi di monte Capra, monte San Luca, monte Paderno, Camaldoli e monte Calvo. Il primo gruppo, a sinistra del Reno, era strutturato su sei opere (forti Monte Capra e Monte Castellano; batterie La Cina, Flora, Virginia, Emma e Beccadelli). Il secondo, a destra del Reno, su undici (forti Mazzacavallo, Cipressone, Mandorli, Superiore, Osteria, Costantini e Mandria; lunette Cocca e Ramino; batterie Bassa e San Luca). Idem per il terzo, disposto attorno alla val Ravone e val d'Aposa (ridotto Monte Albano; forti Pradone, Paderno, Serra, Ratta, Ronzano, San Vittore e Barbiano; ridotta Barbiano; batterie La Bassa e Capri). Il quarto gruppo, a sinistra del Savena, era composto da sette opere (forti Iole, Bandiera, Grifone, Monte Donato e Camaldoli; batterie Bonovera e Dozza). Il quinto infine, a destra del Savena, da tre (forti Croara, Calvo e Calvadello). Il campo trincerato poteva disporre di 496 pezzi d'artiglieria, fra obici e cannoni, dei quali duecentoquattro per le fortificazioni di pianura e i rimanenti per quelle di montagna. Per il servizio di munizionamento vennero apprestate polveriere in val di Reno, a San Luca, a monte Paderno, presso il rio Fontane, verso Barbiano, in val d'Aposa, a monte Donato e in val di Savena. Gli esiti positivi della Terza Guerra d'Indipendenza e della crisi di Mentana fecero perdere interesse per le opere appena erette, che vennero lasciate decadere. Studi successivi, volti a munire il campo trincerato di fortificazioni permanenti, non vennero attuati, anche per motivi finanziari2. Durante la Grande Guerra, alcuni forti vennero adibiti a stabilimenti di interesse militare: produzione di fulminato di Mercurio (lunetta Gamberini), di polveri nere (forte Beldiporto), caricamento di proiettili e recupero dei bossoli provenienti dal fronte (lunetta Casaralta e forte Villa Contri). Attualmente non restano più tracce di quanto venne edificato in pianura. A ricordare il campo trincerato restano solo alcuni toponimi: lunetta Gamberini, lunetta Mariotti, via dello Spalto... Le forze armate tornarono a occuparsi della difesa della città, nel primo dopoguerra. Quale importante centro demografico e logistico, la città venne inserita nel programma minimo di difesa contraerea territoriale attiva. Nel 1928 era già in corso il posizionamento dei cannoni, articolati su cinque batterie. L'armamento – come per gli altri insediamenti urbani – sarebbe stato composto da pezzi residuati della Grande Guerra3.La lontananza dai confini fece sì che le unità destinate al contrasto degli aerei nemici ricevettero solo marginali miglioramenti. Al 10 giugno 1940 la 12^ Legione DICAT – competente per la difesa contraerea bolognese – poteva contare su ventiquattro cannoni da 76/40. Due anni dopo (30 giugno 1942) questi ultimi erano diminuiti a sedici: erano però presenti quattordici mitragliere da 20mm (otto Breda e sei Oerlikon). Al 10 giugno 1943 – quando ancora i bombardieri Alleati non avevano colpito la città – erano rimaste solo le sei Oerlikon mentre i cannoni erano stati incrementati a ventotto (quattro da 76/45 ed i rimanenti da 76/40)4. Per quanto riguarda la protezione antiaerea civile passiva – di competenza dei comitati/delegazioni locali del C.C.I.P.A.A. e dell'U.N.P.A. –, se si esclude l'apprestamento nel 1934 di un rifugio composto da un unico vano (destinato essenzialmente a scopo di studio e di propaganda presso la popolazione civile), i primi ricoveri – di tipo anticrollo – vennero allestiti verso la fine del 1936 in alcuni palazzi pubblici (Comune, Questura e Prefettura). Tali strutture crebbero fino a raggiungere – al 1° ottobre 1943 – una capienza complessiva di circa 26mila persone5. Le incursioni aeree Alleate, in Italia ed in Europa, avevano nel frattempo portato ad una accelerazione del programma ma soprattutto ad un suo ripensamento. Era ormai evidente che le opere di difesa passiva di cui la città si era dotata sino ad allora (ricoveri anticrollo o tubolari, e trincee paraschegge) non potevano garantire che una minima protezione ai cittadini. Due progetti relativi a strutture capaci di resistere a colpi in pieno non erano stati approvati per questioni finanziarie e per la scarsità delle materie prime occorrenti (ferro e cemento)6. Si decise quindi di ricavare rifugi antibomba scavandoli nelle montagnette artificiali ubicati all'interno della città vecchia, e ancor più nei rilievi collinari a sud di essa. Alla fine della guerra risultano essere stati realizzati almeno centonove ricoveri antiaerei pubblici anticrollo, quindici trincee paraschegge, una cinquantina di ricoveri tubolari e venticinque rifugi in galleria7.
Sinteticamente, le fortificazioni permanenti in pianura sono (all'incirca in senso orario): ● Testa di ponte di Casalecchio (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Comune: Casalecchio di Reno; Località: adiacenze via Martiri della Libertà/via Piave; Coord.: 44.478256,11.276566; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Bastia (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Comune: Casalecchio di Reno; Località: adiacenze via della Bastia; Coord.: 44.484354,11.285677; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Canonica (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato poligonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Comune: Casalecchio di Reno; Località: adiacenze via della Badia/via dei Canonici Renani; Coord.: 44.487557, 11.286490; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Garagnani (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato a lunetta; Località: adiacenze via Malatesta; Coord.: 44.490423,11.295132; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Ghisello (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Località: adiacenze via Fancelli; Coord.: 44.493173,11.301297; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Villa Contri (Anno di costruzione: settembre 1860; Tipologia: opera semipermanente a tracciato ettagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via Saragat/via della Certosa; Coord.: 44.496703,11.300434; Stato di conservazione: scomparso; Note: A partire dalla Prima Guerra Mondiale l'area venne adibita a recupero bossoli/caricamento proiettili. Venne gravemente danneggiata il 20 settembre 1944 durante una incursione dei partigiani della 7^ GAP); ● Lunetta Fornace Bassi (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze rotonda Romagnoli; Coord.: 44.500653,11.304861; Stato di conservazione: scomparsa); ● Opera Otto Colonne (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Località: adiacenze via Prati di Caprara; Coord.: 44.505629,11.309206; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte San Felice (Anno di costruzione: maggio 1861; Tipologia: opera semipermanente a tracciato poligonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via Prati di Caprara/via del Chiù (c/o ex caserma 'San Felice'); Coord.: 44.510832,11.307194; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Ferrovia (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato ettagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via Dalla Volta/via del Lazzaretto; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Ferrovia 2^ linea (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato esagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Stato di conservazione: scomparsa); ● Lunetta Canaletta (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via del Lazzaretto; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Beverara (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato esagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: via della Grazia; Coord.: 44.517098,11.326089; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Mariotti (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Località: adiacenze canale Navile (c/o parco Lunetta Mariotti); Coord 44.514229,11.332184; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria Sassatelli (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Località: adiacenze canale Navile (c/o parco di villa Angeletti); Coord.: 44.512785,11.333315; Stato di conservazione: scomparsa); ● Lunetta Bistega (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato esagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via Insolera; Coord.: 44.512266,11.339200; Stato di conservazione: scomparsa); ● Lunetta Spisni (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato a lunetta; Località: adiacenze via Crespi; Stato di conservazione: scomparsa); ● Lunetta Bersani (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via Faccini; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Galliera (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato esagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: Casaralta, adiacenze via Ferrarese (c/o ex caserma 'Sani'); Coord.: 44.516501,11.356165; Stato di conservazione: scomparso; Note: verso la fine dell'Ottocento, l'area venne adibita alla lavorazione di derrate alimentari destinate al Regio Esercito); ● Lunetta Casaralta (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato ettagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze piazza della Costituzione; Coord.: 44.512408,11.360639; Stato di conservazione: scomparso; Note: durante la Prima Guerra Mondiale l'area venne adibita a recupero bossoli/caricamento proiettili); ● Lunetta Alvisi (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato a lunetta; Località: adiacenze viale della Fiera; Coord.: 44.508267,11.367105; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte San Donato (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato poligonale composito; Località: adiacenze via Bertini; Coord.: 44.506262,11.372174; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Tabboni (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Stato di conservazione: scomparsa); ● Lunetta Casino (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Località: adiacenze via Mondo; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Gozzadini (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato a lunetta; Località: adiacenze via Grassetti/via Tartagni; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte San Vitale (Anno di costruzione: marzo 1861; Tipologia: opera semipermanente a tracciato ettagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: via del Parco 16 (c/o ex stabilimento militare Sta.Moto); Coord.: 44.491765,11.380955; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Pizzardi (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente con tracciato a lunetta; Località: adiacenze va Azzurra; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Strada Maggiore (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato poligonale, con impianto a lunetta; Località: adiacenze via Oretti/via dello Spalto; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Gamberini (Anno di costruzione: aprile 1860; Tipologia: opera semipermanente con tracciato asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via Pellizza da Volpedo; Coord.: 44.480307,11.372769; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Mazzacurati (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Tipologia: opera semipermanente a tracciato poligonale, con impianto a lunetta; Località: adiacenze via dei Lamponi; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Beldiporto (Anno di costruzione: gennaio 1861; Tipologia: opera semipermanente a tracciato poligonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Località: adiacenze via delle Armi (c/o ex caserma 'Mazzoni'); Coord.: 44.472611,11.372413; Stato di conservazione: scomparso; Note: durante la Prima Guerra Mondiale l'area venne adibita a fabbricazione di polveri nere).
Sinteticamente, le fortificazioni permanenti in collina sono (all'incirca da ovest ad est): ● Batteria Flora (Anno di costruzione: 1863/1865 ca.; Comune: Sasso Marconi; Località: adiacenze via Monte Capra; Coord.: 44.457631,11.222831; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria La Cina (Anno di costruzione: 1863/1865 ca.; Comune: Sasso Marconi; Località: monte Capra; Coord.: 44.459427,11.222837; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Monte Capra (Anno di costruzione: maggio 1865; Comune: Sasso Marconi; Località: adiacenze via Monte Capra; Coord.: 44.458408,11.225333; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Emma (Anno di costruzione: 1863/1865 ca.; Comune: Sasso Marconi; Località: adiacenze via Monte Capra; Coord.: 44.458665,11.226304; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria Virginia (Anno di costruzione: 1863/1865 ca.; Comune: Sasso Marconi; Località: adiacenze via Monte Capra; Coord.: 44.456084,11.226835; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Monte Castellano (Anno di costruzione: 1863/1865 ca.; Comune: Casalecchio di Reno; Località: monte Castellano, adiacenze via Tizzano/via Leopardi; Coord.: 44.463447,11.243479; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Beccadelli (Anno di costruzione: 1863/1865 ca.; Comune: Casalecchio di Reno; Località: adiacenze via Belvedere; Coord.: 44.475942,11.266026; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria Sole (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Comune: Casalecchio di Reno; Località: adiacenze via Porrettana; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria Cospo (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Comune: Casalecchio di Reno; Località: monte San Luca; Coord.: 44.478285,11.288296; Stato di conservazione: scomparsa); ● Batteria Sampieri (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Comune: Casalecchio di Reno; Località: colle della Guardia, adiacenze via Panoramica; Coord.: 44.470968,11.285835; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Cipressone (Anno di costruzione: marzo 1860; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia, adiacenze sentiero dei Bregoli; Coord.: 44.476162,11.290308; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Cocca (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia; Coord.: 44.479863,11.290753; Stato di conservazione: scomparso); ● Lunetta Ramino (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia; Coord.: 44.481122,11.294100; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Mazzacavallo (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia, via di Monte Albano; Coord.: 44.473823,11.293457; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiato dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Forte Mandorli (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia, via di San Luca; Coord.: 44.477052,11.294296; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Superiore (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia, via di San Luca; Coord.: 44.479446,11.295229; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Nord San Luca (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Osteria (Anno di costruzione: agosto 1860; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia, via di San Luca; Coord.: 44.481750,11.300998; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Bassa (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: colle della Guardia; Coord.: 44.482518,11.299159; Stato di conservazione: scomparsa); ● Forte Costantini (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: via di San Luca; Coord.: 44.485655,11.301766; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiato dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Forte Mandria (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: due cannoni; Località: via di San Luca; Coord.: 44.488158,11.306300; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiato dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Forte Pradone (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: dodici cannoni; Località: monte Pradone, adiacenze via di Casaglia; Coord.: 44.452719,11.296183; Stato di conservazione: scomparso); ● Ridotto Monte Albano (Anno di costruzione: gennaio 1861; Armamento: dodici cannoni; Località: adiacenze via di Monte Albano; Coord.: 44.468773,11.300397; Stato di conservazione: tracce); ● Forte Ronzano (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: dodici cannoni; Località: adiacenze via di Gaibola; Coord.: 44.471773,11.321223; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiato dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Batteria La Bassa (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Località: adiacenze via di Gaibola; Coord.: 44.469314,11.323452; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiata dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Batteria Capri (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Stato di conservazione: scomparsa; Note: radiata dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Forte Paderno (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: cinque cannoni; Località: monte Paderno, adiacenze via del Forte (c/o parco di Monte Paderno); Coord.: 44.450721,11.319525; Note: radiato dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Forte Serra (Anno di costruzione: 1865 ca.; Località: via delle Lastre; Coord.: 44.448030,11.329070; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Ratta (Anno di costruzione: 1865 ca.; Località: via delle Lastre; Coord.: 44.447777,11.336103; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte San Vittore (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: cinque cannoni; Località: adiacenze via San Vittore; Coord.: 44.466425,11.341456; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiato dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Forte Barbiano (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Armamento: dodici cannoni; Località: adiacenze via di Barbiano/via Santa Liberata; Coord.: 44.464362,11.345265; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiato dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Ridotta Barbiano (Anno di costruzione: 1860/1865 ca.; Località: adiacenze via di Barbiano/via Santa Liberata; Coord.: 44.462435,11.345536; Stato di conservazione: scomparso; Note: radiata dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 26 Marzo 1903 n.112); ● Batteria Bonovera (Anno di costruzione: 1860/1865 ca.; Località: adiacenze via di Monte Donato; Coord.: 44.451723,11.348683; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Iole (Anno di costruzione: giugno 1860; Armamento: cinque cannoni; Località: adiacenze via di Monte Donato; Coord.: 44.454303,11.349326); ● Forte Bandiera (Anno di costruzione: giugno 1860; Armamento: cinque cannoni; Località: adiacenze via di Monte Donato; Coord.: 44.456708,11.351064); Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Griffone (Anno di costruzione: ottobre 1860; Armamento: cinque cannoni; Località: adiacenze via di Monte Donato; Coord.: 44.458129,11.353778; Stato di conservazione: scomparso); ● Batteria Dozza (Anno di costruzione: 1860/1861 ca.; Località: adiacenze via della Palma; Coord.: 44.456364,11.357443; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Monte Donato (Anno di costruzione: novembre 1861; Armamento: dodici cannoni; Località: adiacenze via Siepelunga; Coord.: 44.462653,11.363222; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Camaldoli (Anno di costruzione: novembre 1861; Tipologia: opera semipermanente a tracciato ottagonale, con impianto asimmetrico a lunetta; Armamento: dodici cannoni; Località: adiacenze via Tagliacozzi; Coord.: 44.468103,11.366137); ● Forte Calvadello (Anno di costruzione: maggio 1865; Comune: Pianoro; Località: adiacenze via Montecalvo; Coord.: 44.424289,11.374483; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Monte Calvo (Anno di costruzione: maggio 1865; Comune: Pianoro; Località: adiacenze via di Falgheto; Coord.: 44.428551,11.379067; Stato di conservazione: scomparso); ● Forte Croara (Anno di costruzione: maggio 1865; Comune: Pianoro; Località: Monte Croara, adiacenze via della Ca' Bianca; Coord.: 44.438418,11.386100; Stato di conservazione: scomparso).
In relazione agli altri insediamenti militari, si segnala: ● (Anno di costruzione: 1944 ca.; Tipologia: bunker-ricovero; Località: via Pasubio/via Sabotino; Stato di conservazione: esistente; Note: inglobato in una palazzina); ● (Tipologia: ricovero antiaereo in galleria; Località: via Saragozza 210 (c/o villa Benni); Stato di conservazione: esistente; Note: struttura ad uso del locale comando germanico. Presente una garitta all'ingresso secondario della villa); ● (Tipologia: ricovero antiaereo in galleria; Località: piazzale Bacchelli 4 (c/o Seminario arcivescovile); Stato di conservazione: esistente; Note: struttura ad uso del centro Ortopedico e Mutilati 'Vittorio Putti', ivi insediatosi durante la guerra); ● Batteria 'San Pancrazio' (Tipologia: batteria contraerea; Località: Borgo Panigale, adiacenze via del Vivaio; Coord.: 44.536843,11.248293; Stato di conservazione: tracce); ● Batteria 'Alemanni' (Tipologia: batteria contraerea; Località: adiacenze via del Terrapieno; Coord.: 44.503887,11.379932); ● Batteria 'Sant'Anna' (Tipologia: batteria contraerea; Località: Frabazza, adiacenze via Ferrarese); ● Batteria 'Gaibola' (Tipologia: batteria contraerea; Note: sito dismesso dal demanio pubblico militare e trasferito al patrimonio dello Stato con Decreto interministeriale n.224 del 31 agosto 1961); ● Polveriera di val di Reno (Comune: Casalecchio di Reno; Località: via Rosa; Coord.: 44.464605,11.268357); ● Polveriera a San Luca (Località: via di San Luca; Coord.: 44.482037,11.302698); ● Polveriera di monte Paderno (Località: adiacenze monte Paderno, via dei Colli; Coord.: 44.454502,11.318962; Stato di conservazione: tracce); ● Polveriera (Località: fondovalle rio Fontane, via San Mamolo; Coord.: 44.478449,11.329099); ● Polveriera di val d'Aposa (Località: via di Roncrio; Coord.: 44.469229,11.336846; Stato di conservazione: esistente, rimaneggiata); ● Polveriera di San Vittore (Località: via di Barbiano; Coord.: 44.475143,11.342218); ● Polveriera di val di Savena (Località: adiacenze via del Paleotto (c/o parco del Paleotto); Coord.: 44.443336,11.351408; Stato di conservazione: scomparsa); ● Polveriera di monte Donato (Località: via Siepelunga; Coord.: 44.465583,11.360309; Note: radiata dal novero delle fortificazioni dello Stato con R.D. 21 Maggio 1914 n.501).
Per quanto riguarda le opere di protezione antiaerea, si segnala8: ● Ricovero 'Ettore Muti' (Gallerie AA. n.17) (Anno di costruzione: marzo-giugno 1943; Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingressi in via dell'Indipendenza (c/o parco della Montagnola); Note: successivamente ampliata di circa 72m); ● Ricovero 'Ettore Muti' (Gallerie AA. n.19) (Anno di costruzione: lavori iniziati il 12 aprile 1944, terminati prima del completamento; Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingressi nel parco della Montagnola e in via Irnerio); ● Ricovero 'Ettore Muti' (Gallerie AA. n.18) (Anno di costruzione: marzo-dicembre 1944, terminati prima del completamento; Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingressi in via del Pallone e lungo le mura di porta Galliera (c/o parco della Montagnola)); ● Ricovero 'Loris Bulgarelli' (Galleria AA. n.16) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingresso in via del Guasto; Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero 'Lino Zambrini' (Galleria AA. n.20) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: viale Pichat); ● Ricovero 'Eugenio Facchini' (Galleria AA. n.21) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: viale Ercolani); ● Ricovero 'Dario Bernini' (Galleria AA. n.25) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: due ingressi in viale Carducci; Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero 'Umberto Amaduzzi' (Galleria AA. n.23) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: Borgo Panigale); ● Ricovero 'Tullo Pacchioni' (Galleria AA. n.22) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: Corticella); ● Ricovero 'Cesare Toschi' (Galleria AA. n.1) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingresso in via Porrettana/via Saragozza; Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero 'Luigi Nerieri' (Galleria AA. n.2) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: tre ingressi nelle adiacenze di via Saragozza (c/o villa Spada); Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero 'Giorgio Moccheggiani' (Galleria AA. n.10) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: (c/o villa Comi)); ● Ricovero 'Tommasino Bartolo' (Galleria AA. n.3) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: viale Risorgimento); ● Ricovero 'Arturo Galuppi' (Galleria AA. n.11) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: viale Risorgimento); ● Ricovero 'Renato Rosso' (Galleria AA. n.4) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: in via Vallescura); ● Ricovero 'Ezio Biondi' (Galleria AA. n.5) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: via Cino da Pistoia); ● Ricovero 'Umberto Degli Esposti' (Galleria AA. n.6) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: via Alamandini); ● Ricovero 'Corrado Mazzoni' (Galleria AA. n.7) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: via Codivilla (allora via Panoramica)); ● Ricovero 'Italo Stegher' (Galleria AA. n.14) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: via di Roncrio (La Fontanina)); ● Ricovero 'Felice Trizio' (Galleria AA. n.15) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingresso in via San Vittore (c/o villa Gazzoni); Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero 'Paolo Paladini' (Galleria AA. n.8) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingressi in via Castiglione e in via Barbiano; Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero 'Guido Paglia' (Galleria AA. n.9) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: ingresso nelle adiacenze di via Santa Margherita al Colle (c/o villa Altura); Stato di conservazione: esistente); ● Ricovero 'Guido Petropoli' (Galleria AA. n.12) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: monte Donato); ● Ricovero 'Leopoldo Reverberi' (Galleria AA. n.13) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: via Toscana); ● Ricovero 'Alfonso Samoggia' (Galleria AA. n.24) (Tipologia: ricovero in galleria; Località: due ingressi in via Toscana; Stato di conservazione: esistente).
_________________________ 1 Cfr: FARA Amelio, Luigi Federico Menabrea (1809-1896): Scienza, ingegneria e architettura militare dal Regno di Sardegna al Regno d'Italia, Firenze, Olschki, 2011, pagg. 80-84. Ulteriori apprestamenti vennero effettuati nel 1867, in conseguenza di timori di una guerra contro la Francia, legati all'impresa garibaldina nello stato pontificio. Si iniziò la costruzione di un forte ad Arcoveggio ed uno all'estremo sud collinare, presso il monte Sabbiuno. Cfr: APOLLONIO Fabrizio Ivan - ASCOLI Massimo, Bologna antesignana del moderno campo trincerato, in: 'Il Carrobbio: Rivista di Studi Culturali', Anno XVI, 1990, pag. 28; APOLLONIO Fabrizio Ivan, La corona estrema: Manfredo Fanti e il vallo fortificato, in: GRESLERI Giuliano - MASSARETTI Pier Giorgio (a cura di), Norma e arbitrio: Architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, Venezia, Marsilio, 2001, pag. 128. 2 Cfr: MARINELLI Lodovico (gen.), II Campo trincerato di Bologna: 1859-1860, in: 'Il Comune di Bologna. Rassegna mensile di cronaca amministrativa e di statistica', Anno XIII, n.2, Febbraio 1927, pag. 92. 3 Cfr: DELLA VOLPE Nicola, Difesa del territorio e protezione antiaerea (1915-1943): Storia, documenti, immagini, Roma, USSME, 1986, pagg. 138-144 (documento in data 27 Novembre 1928-VII). Nella primavera del 1939 risultavano però effettivamente insediate solo tre (op. cit., pag. 212, documento in data 08 Maggio 1939-XVII). 4 Cfr: VESCO Alessandra (a cura di), Piccolo e grande allarme: I rifugi antiaerei della Breda Meccanica Bresciana, Brescia, Associazione Museo della Melara, 2017, pagg. 109-111. 5 Cfr: AGNOLI Mario, Bologna 'città aperta' (Settembre 1943 – Aprile 1945), Bologna, Tamari, 1975, pag. 19. 5 Cfr: BENEVOLO Giancarlo-BRUNELLI Massimo (a cura di), Ricerche sulla Montagnola di Bologna. Le fortezze papali, le ghiacciaie, i rifugi antiaerei, San Giovanni in Persiceto, Maglio Editore, 2013, pag. 80. 7 Cfr: BENEVOLO Giancarlo-BRUNELLI Massimo (a cura di), op. cit., pag. 105; CIANCABILLA Luca (a cura di), Bologna in guerra: La città, i monumenti, i rifugi antiaerei, Argelato (BO), Minerva Soluzioni Editoriali, 2009, pag. 199. 8 Cfr: AGNOLI Mario, op. cit., pag. 20. |